Viviamo nell’illusione che la democrazia sia refrattaria alla tortura, ma la sola differenza con la dittatura è la sua tranquilla amministrazione. In Italia per esempio la tortura non è reato. Lo Stato ufficiale magari si indigna, ma poi c’è la ragion di stato che prosegue nella distinzione fra legittimo e legale, di fatto giustificandola. Il rapporto potere-tortura non è accidentale, magari non si può definire, ma si può descrivere, mentre la retorica cerca di derubricare la violenza (si è perfino discusso se il waterboarding, piacevole pratica per cui si è inondati d’acqua avendo la sensazione di non respirare, fosse tortura o meno). Il fatto è che il “male minore” indebolisce la concezione del male, perché non ci rendiamo più conto che è male comunque…
Odi et amo (troppo)
Non si può vivere solo amando o solo odiando e basta. Una mente sana è in grado di provare tutto il range possibile di amore e odio, a seconda di ciò che le succede… ma è anche in grado di fermarsi al solo pensiero (o alla carta, alla musica, la tela del pittore…) Come Catullo, si può benissimo sentire di amare una persona, o odiarla, o entrambe le cose insieme. È assolutamente normale. (Senza odio non sapremmo cosa amiamo; da millenni l’uomo sublima le passioni più nere attraverso l’arte; l’arte non uccide nessuno). Ma tra il dire e il fare, si sa, c’è di mezzo l’a-mare…
Viva la sposa
Tema che accomuna i personaggi, poveri ma mai miserabili, è la consapevolezza di non essere consapevoli, “non si pongono il problema di quello che succederà il giorno dopo”, spiega Celestini, “altrimenti correrebbero ai ripari”, ogni azione riflette “l’opportunità nel presente. Per questo sono come burattini, come Pinocchio, che vive calato solo nell’istante che sta vivendo”…
Nouri Bouzid, il problema dell’Islam sta nella testa della gente
In questi anni si è parlato molto di Paesi come l’Iraq, l’Afghanistan, la Siria, perdendo di vista quello che stava accadendo ai nostri più vicini, che consideriamo tali anche da un punto di vista economico e turistico, almeno fino a ora. Rapporti che all’improvviso vanno ripensati. Il primo che viene in mente è l’Egitto che […]
Movimento delle Donne Curde: “il patriarcato non è naturale”
“Qualcuno di voi a scuola ha mai studiato le origini del patriarcato?”, chiede Dilar Dirik, ricercatrice in Sociologia all’università di Cambridge e attivista del Movimento delle Donne Curde. La domanda retorica scivola nel silenzio e allora Dilar cerca di riassumere solo seimila anni di umanità sulla Terra, quando dal lento passaggio dalla specie Habilis a quella “moderna” Sapiens, di mezzo ci fu la scoperta dell’agricoltura e della scrittura, che segnò l’ultima fase della Preistoria, il Neolitico. Si formarono allora le prime società “moderne” che erano organizzazioni matriarcali, dove le donne svolgevano le funzioni interne, sociali, economiche e politiche, e gli uomini quelle esterne, di sussistenza e difesa…
Umani vs animali
Un comportamento efferato viene definito “animalesco”, ma gli animalisti sostengono che la specie più crudele è l’uomo. Premettendo che generalizzare quando esistono 9 milioni di specie è assurdo, ecco il gioco che compara uomini e animali a colpi di cattiveria…
Ashin Wirathu: l’altra faccia del buddhismo
Non solo distacco dalle cose materiali e non violenza, non solo monaci che si danno fuoco pur di non reagire. Anche il buddhismo presenta aspetti molto terreni, che rientrano nell’alveo della tradizione occidentale…
Chi ha paura del lupo cattivo?
“Il miglior film del 2013”. Quentin Tarantino non usa mezze misure per commentare Big bad wolves, pellicola israeliana firmata Aharon Keshales e Navot Papushado dalle tinte horror/thriller…