Le testimonianze “dal basso”, delle persone che si conoscono, sono sempre più “vere”, in termini di intenzioni. Sono voci che vanno oltre la semplice intervista, e sono la parte più “antropologica” di StereoType. In questo caso sono citazioni di “amici” in qualità di “lavoratori” (e viceversa) che stanno affrontando il “nuovo mondo” del lavoro in quarantena. Per molti lavorare da casa non era un’abitudine, anzi, è stata una costrizione a cui si sono dovuti abituare per forza, e anche velocemente. Così, perfino in “Fase 2”, continuano a sperimentare un senso di “reclusione” senza benefici o addirittura con meno benefici rispetto al classico “lavoro in ufficio”. Il tutto a causa del famigerato “smart working”. Ma la colpa non è sua, siamo noi (italiani) che gli diamo il significato sbagliato, e da lì tutto il resto a cascata…
Traffico: l’inquinamento delle auto che possiamo eliminare subito
Qual è la più grave piaga del mondo? Si potrebbe rispondere “il traffico”, come in un noto film. Già, perché non è solo Palermo a soffrirne, anzi, in Italia non è neanche tra le città peggiori. Ovunque c’è traffico e infatti, dopo impianti industriali e inceneritori, sono le macchine a produrre il 25% dell’intero inquinamento […]