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Domiziano, da “dominus et deus” alla damnatio memoriae
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Lucia Annunziata racconta gli “inquilini” degli ultimi 10 anni
Hybris di Rezza e Mastrella a teatro, i due lati della porta
Eminem, 50 anni del bianco che ha segnato il rap
Rachel Carson, agli albori dell’ambientalismo moderno
Il Pride di Bologna e il suo orgoglio
Sheila Ribeiro, arte che invita al “non-dominio sulle cose”
World Press Photo, il fotogiornalismo del 2021
Dario Argento al Museo del Cinema di Torino
Non mi lascio commuovere dalle fotografie – la mostra per i 100 anni di Pasolini
Anni Interessanti, l’Italia 1960-1975
Armi biologiche: da Wuhan alla guerra in Ucraina
Romics, dai Millennials alla Generazione Z
Sport e politica, l’arma del boicottaggio
Se i proverbi se la prendono (solo) con le donne
Il dispotico smartphone
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La “dittatura” del politicamente corretto (nun se po’ più dì)
Perché ci sentiamo in obbligo di giustificare il violento?
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Il giornalismo sui social e la gestione del conflitto
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Uruguay 1980, the P2 Lodge, football and the Gold Cup (on TV)
“Definire è limitare”
Bambine-streghe, quando le “catene del pregiudizio” sono reali
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Trascrittori forensi, “chiediamo giustizia alla Giustizia”
“Duel” a Palazzo Merulana, Amici miei vs Compagni di scuola
new york skyline 11 settembre torri gemelle
11 settembre 2001, i 20 anni dall’attentato
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Horror movies, the fine line between trash and cult
Europei di calcio, dalla Guerra Fredda all’edizione condivisa
Trap, giovani e società

Tag: noia

Coronavirus, un karma per tutti

Di questi tempi è difficile guardare ai lati positivi, ma per fortuna ci sono sempre. In questi giorni li abbiamo notati e condivisi tra amici e conoscenti, e al 45esimo giorno di quarantena, cominciano a essere parecchi. Dai ribaltamenti di prospettiva alla natura liberata, oggi parleremo soprattutto di quanto ogni cosa sembra riacquistare il proprio significato, quello “vero e originale”, oppure il contrario, ne prendono uno completamente nuovo che mai avevamo considerato…

Non c’è arte senza noia

Noia, ozio, attesa, lentezza, incertezza… non sono parole dal grande appeal. Anzi, ci inducono un certo fastidio al solo pensarle, una sensazione che però era sconosciuta ai nostri antenati. O almeno a molti di loro. Vale per tutte le cose del mondo: anche ciò che diamo per scontato non lo è mai per sempre. E la prova è che perfino alla naturalezza di sentimenti, sensazioni e occasioni, l’uomo è stato in grado di dare significati diversi che sono cambiati e cambieranno ancora col tempo…

Odio il cellulare

In un bus affollato squilla un cellulare. Un ragazzo lo tira fuori dalla tasca, disattiva la suoneria, e lo rimette a posto. Alla signora appiccicata a lui scappa un sorrisetto e con aria complice gli chiede: “non le va di rispondere eh?” e lui “no adesso non è proprio il momento”. Lei sospira in segno di comprensione e commenta “utile il cellulare eh… ma talvolta è proprio una bella scocciatura!” “Già” fa lui mentre altri intorno annuiscono in silenzio.
In metropolitana, in strada, al cinema, a tavola, in bagno, a letto, e perfino in sauna… il cellulare spunta dappertutto. E se tutti ce l’hanno – sembreresti pazzo a non averlo – pochi osano ammetterlo: il cellulare è una vera maledizione…

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