Questa storia racconta una dinamica ricorrente da centinaia di anni, se non millenni. Gli esempi possono essere infiniti: Maria Montessori, Marie Curie, Louisa May Alcott, Indira Gandhi, Jane Austen, Irena Sendler, Rita Levi-Montalcini, Agatha Christie, Virginia Woolf, Hedy Lamarr, Emmeline Pankhurst… praticamente nessuna ha avuto una vita e una carriera facile, solo perché donna. E tutte furono colpite nella loro presunta “amoralità”…
“Tutto o niente”, uno stereotipo assoluto
“Tutto o niente” è un modo di dire che sembra provenire dall’antica Roma, sottintendendo il potere, e che ricorre in molti Paesi (“all or nothing”, “todo o nada” ecc.). Oggi è comune usarlo in senso generale, come una sorta di filosofia esistenziale, di solito pronunciata da, o associata a chi sa come “vivere davvero” la vita o “amare sul serio” una persona. E cioè al massimo dell’intensità, “sennò non serve a nulla”, “non vale la pena”… ma ha davvero senso?