E’ comune, come essere umani, “essere colpiti da ciò che più colpisce”, come l’odio o la violenza. Soprattutto se arriva da dove non ti aspetti. Di solito questo “shock” è il motore di azioni contrapposte…
New media, old issues
We’re used to think that first internet and then the social media revolutionized and democratized the entertainment and the information world, making any other previous media obsolete. But that’s not fully correct, because, if the tool is surely way faster and more widespread, dynamics behind its use are basically the same as always…
Lo smart working non è “semplice” lavoro da casa
Le testimonianze “dal basso”, delle persone che si conoscono, sono sempre più “vere”, in termini di intenzioni. Sono voci che vanno oltre la semplice intervista, e sono la parte più “antropologica” di StereoType. In questo caso sono citazioni di “amici” in qualità di “lavoratori” (e viceversa) che stanno affrontando il “nuovo mondo” del lavoro in quarantena. Per molti lavorare da casa non era un’abitudine, anzi, è stata una costrizione a cui si sono dovuti abituare per forza, e anche velocemente. Così, perfino in “Fase 2”, continuano a sperimentare un senso di “reclusione” senza benefici o addirittura con meno benefici rispetto al classico “lavoro in ufficio”. Il tutto a causa del famigerato “smart working”. Ma la colpa non è sua, siamo noi (italiani) che gli diamo il significato sbagliato, e da lì tutto il resto a cascata…
Coronavirus, un karma per tutti
Di questi tempi è difficile guardare ai lati positivi, ma per fortuna ci sono sempre. In questi giorni li abbiamo notati e condivisi tra amici e conoscenti, e al 45esimo giorno di quarantena, cominciano a essere parecchi. Dai ribaltamenti di prospettiva alla natura liberata, oggi parleremo soprattutto di quanto ogni cosa sembra riacquistare il proprio significato, quello “vero e originale”, oppure il contrario, ne prendono uno completamente nuovo che mai avevamo considerato…
Nuovi media, vecchie criticità
Siamo abituati a pensare che internet prima e i social network poi abbiano rivoluzionato e democratizzato il mondo dell’intrattenimento e dell’informazione, rendendo obsoleto ogni altro media antecedente. Ovviamente non è così, non del tutto almeno. Perché se il mezzo è certamente più rapido e capillare, le dinamiche alle spalle sono grosso modo sempre le stesse…
Vi ricordate ancora gli anni ’80?
C’era una volta la vita poco prima di internet e cellulare. Non è una storia antica, anche se già sembra successo tantissimo tempo fa. La forte accelerazione tecnologica nel passaggio dal Novecento al Duemila rende tutto velocemente obsoleto, compreso il nostro modo di vivere di pochi anni fa. Nel frattempo perdiamo i testimoni di “quelle vite”: quando questo succede si rischia di dimenticare guerre e ingiustizie, ma anche il “come si viveva” rimasto impresso nelle ultime persone che hanno vissuto senza internet, computer e cellulari, almeno per qualche anno. Non a caso sono anche gli unici a dimostrarsi (spesso) in grado di saper gestire “il nuovo” con più consapevolezza. L’ultima generazione che ha avuto questa fortuna è quella degli anni ’80, che è anche la mia, poiché a quei tempi, dopo decenni di ricerche già partite negli anni ’60, la storia di internet per le masse era appena cominciata…
Social per combattere analfabetismo e disturbi dell’apprendimento
Internet e i social network sono considerati tra i principali responsabili dell’imbarbarimento culturale, tra concetti stringati in 140 caratteri, slogan, scarso approfondimento, culto dell’immagine, odio e fake news -c’è più che un fondo di verità in tutto questo. Ma oltre ad alimentare il famigerato analfabetismo funzionale, questi strumenti possono combattere l’analfabetismo vero e proprio, insieme ad altri disturbi dell’apprendimento…
The sixth branch
The fourth branch of the Government is free press, the fifth is about free speech. The internet can combine them, creating a sort of sixth branch. But the real and the ideal not always coincide…
The internet is not Che Guevara nor Charles Manson
Technology progresses, but human mentality is basically the same since millenniums. Without understanding this we can’t argue on the internet with objectivity, without demonizing it or worshipping it and dropping our personal responsibilities that we all have to our actions…
Uno vale uno (o della satura libertà di espressione)
Fino a pochi anni fa se un potere voleva reprimere la libertà di espressione, censurava. Ora siamo all’estremo opposto, il problema è la saturazione delle opinioni. Per citare Romanzo Criminale, “se a Roma comandano tutti, non comanda nessuno”. Ovvero, se parlano tutti, non parla nessuno…