Dopo il racconto della “quarantena degli altri”, un’ultima carrellata di piccole storie, stavolta tutte italiane, e soprattutto tutte vere. Tra “eroi” dimenticati e tabaccaie “in prima linea”, stakanovisti pentiti e tensioni di famiglia che (invece) si allentano, ricerche epidemiologiche che rivelano l’assurdità della loro giustificata lentezza e un “distanziamento fisico” che non deve diventare davvero “sociale”…
Le vite (da quarantena) degli altri
Vogliamo raccontare una storia che inizia dalle nostre esperienze (da quarantena) e finisce con quelle degli altri, attraverso messaggi e parole che vengono da amici e persone a noi più vicine (nonostante tutto), ma non residenti in Italia, mentre l’Italia passava da uno (sfatato) ruolo di “untrice” (che non si dice) a (un più sentito) pezzettino di cuore che, forse, è in Europa…