Per il centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, la regione Lazio ha dedicato una mostra fotografica a quello che è stato probabilmente l’intellettuale più completo e discusso del dopoguerra italiano. 160 scatti esposti per la mostra “Non mi lascio commuovere dalle fotografie”…
Europei di calcio, dalla Guerra Fredda all’edizione condivisa
Nel 1953, con la morte di Stalin e l’avvento di Nikita Kruscev, la Guerra Fredda vede una prima fase di distensione (relativa). Comunque abbastanza per l’organizzazione di un torneo ufficiale per Nazionali sotto l’egida dell’UEFA…
Uruguay 1980, il Mundialito della P2
Da Mussolini in poi (mondiali Italia 1934), i regimi autoritari (ma non solo) hanno sfruttato le grandi manifestazioni sportive internazionali per propaganda politica. A volte l’evento è persino creato dal nulla, come il Mundialito disputato in Uruguay a cavallo tra 1980 e 1981…
Lo scudetto di Erdoğan (calcio e regime pt. 3)
Il primo scudetto del Başakşehir in Turchia non è una bella favola modello Davide contro Golia, ma rientra in un più ampio progetto propagandistico di Erdoğan, in cui il calcio è il solito strumento per dare popolarità e quindi legittimazione…
Notti magiche, 30 anni fa i mondiali di Italia ’90
30 estati fa si giocavano i mondiali di Italia ’90, ultimi di una certa era calcistica e di una ben determinata epoca storica. Se, dal punto di vista sportivo, dopo USA ’94 non sarà più la stessa cosa, da quello geopolitico il mondo sarà diverso. Meno di dodici mesi prima è stato abbattuto il Muro di Berlino, il comunismo crolla più o meno ovunque e con esso il bipolarismo dei blocchi contrapposti nella Guerra Fredda…
Streghe d’oriente e garofani rosa, il Giappone ripartì dallo sport femminile
Negli anni ’60 il Giappone deve ancora finire di ricostruire società, economia e soprattutto immagine dopo il suo ruolo nella Seconda Guerra Mondiale. Nel 2011 bisogna superare la tragedia di Fukushima. In entrambi i casi, a fare da collante nazionale sono stati (anche) due successi sportivi al femminile, portati a termine dalle “streghe d’oriente” (pallavolo) e dai “garofani rosa” (calcio)…
Omosessualità nel calcio, un tabù difficile da infrangere
Per uno sportivo, soprattutto di sesso maschile, dichiarare la propria omosessualità sembra essere un tabù duro a morire. Febbraio è stato il mese europeo per l’azione contro l’omofobia nel calcio e negli sport…
Arpad Weisz, dallo scudetto ad Auschwitz
Nel 2002 Enzo Biagi, da vecchio tifoso del Bologna, si chiede più o meno: “che fine ha fatto Arpad Weisz? Le notizie su di lui si fermano alla promulgazione delle leggi razziali del 7 settembre 1938: gli ebrei stranieri presenti in Italia da dopo il 1919 devono lasciare il Paese. In quel momento Weisz è all’apice della carriera da allenatore…
Calcio e regime (pt. 2): il no di Carlos Caszely
Solitamente il calcio e lo sport in generale sono stati sfruttati dal regime del momento per propagandare la forza del Paese. Ma può succedere anche il contrario. Carlos Caszely, forte e popolare attaccante cileno degli anni Settanta e Ottanta, è stato decisivo nella campagna elettorale che ha sancito la fine di Pinochet nel referendum del 1988…
Calcio e regime
Mussolini è stato uno dei primi a capire come il calcio potesse essere veicolo di propaganda e sicuramente il primo a sfruttare un evento sportivo importante come i mondiali del 1934. Da una parte si mostra il lato migliore all’estero, nascondendo ogni altra nefandezza, dall’altra si compatta il popolo verso l’obiettivo finale, la vittoria. Il tutto ovviamente intriso di una stucchevole retorica, che sarà scopiazzata in tutto il mondo quando necessario al potere e al regime di turno…