Aristotele definiva la catarsi nella tragedia come “imitazione di un’azione seria e compiuta in se stessa […] rappresentata da personaggi che agiscono e non narrata, la quale, mediante una serie di casi che suscitano pietà e terrore, ha per effetto di sollevare e purificare l’animo da siffatte passioni”… Continue reading
Ce l’abbiamo tanto con “i ricchi”, ma bisogna prendere atto che “perfino” loro hanno un ruolo positivo per tutta la comunità. Basti pensare al sostegno che hanno sempre garantito all’arte, dall’antica Roma a oggi. Certo, la logica dei soldi, anche in questo settore, sembra prendere il sopravvento sempre di più. D’altra parte il talento artistico è qualcosa che non si può nascondere e l’importante è quello: che si faccia vedere, da qualsiasi “fonte economica” provenga… Continue reading
Noia, ozio, attesa, lentezza, incertezza… non sono parole dal grande appeal. Anzi, ci inducono un certo fastidio al solo pensarle, una sensazione che però era sconosciuta ai nostri antenati. O almeno a molti di loro. Vale per tutte le cose del mondo: anche ciò che diamo per scontato non lo è mai per sempre. E la prova è che perfino alla naturalezza di sentimenti, sensazioni e occasioni, l’uomo è stato in grado di dare significati diversi che sono cambiati e cambieranno ancora col tempo… Continue reading
Di rapper fuori dai soliti cliché abbiamo già parlato, ma sempre nella loro veste di cantastorie dell’attualità. Se è vero che per capire il presente bisogna prima aver chiaro il passato (e che quindi la Storia è maestra di vita), forse bisognerebbe rappare di Storia. Assurdo, ma non troppo. Perché è stato fatto… Continue reading
Un po’ come la scrittura, i tatuaggi sono comparsi più o meno contemporaneamente in quasi tutte le aree del mondo. La simultaneità e l’ampia diffusione sono la prova che non ci sia stato un epicentro unico, ornarsi il corpo è stata dunque una sorta di esigenza espressiva istintuale, come le altre forme di arte e la comunicazione nel senso più ampio… Continue reading