Flash Story
Aragosta
Quando l’aragosta era cibo per detenuti
Domiziano, da “dominus et deus” alla damnatio memoriae
World Press Photo 2023, il mondo raccontato per immagini
PerCorti di Vita a Torino
Lucia Annunziata racconta gli “inquilini” degli ultimi 10 anni
Hybris di Rezza e Mastrella a teatro, i due lati della porta
Eminem, 50 anni del bianco che ha segnato il rap
Rachel Carson, agli albori dell’ambientalismo moderno
Il Pride di Bologna e il suo orgoglio
Sheila Ribeiro, arte che invita al “non-dominio sulle cose”
World Press Photo, il fotogiornalismo del 2021
Dario Argento al Museo del Cinema di Torino
Non mi lascio commuovere dalle fotografie – la mostra per i 100 anni di Pasolini
Anni Interessanti, l’Italia 1960-1975
Armi biologiche: da Wuhan alla guerra in Ucraina
Romics, dai Millennials alla Generazione Z
Sport e politica, l’arma del boicottaggio
Se i proverbi se la prendono (solo) con le donne
Il dispotico smartphone
biancaneve
La “dittatura” del politicamente corretto (nun se po’ più dì)
Perché ci sentiamo in obbligo di giustificare il violento?
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Il giornalismo sui social e la gestione del conflitto
logo mundialito 1980
Uruguay 1980, the P2 Lodge, football and the Gold Cup (on TV)
“Definire è limitare”
Bambine-streghe, quando le “catene del pregiudizio” sono reali
Inferno a Roma, quando il Diavolo non ci faceva paura
Trascrittori forensi, “chiediamo giustizia alla Giustizia”
“Duel” a Palazzo Merulana, Amici miei vs Compagni di scuola
new york skyline 11 settembre torri gemelle
11 settembre 2001, i 20 anni dall’attentato
rambaldi profondo rosso
Horror movies, the fine line between trash and cult
Europei di calcio, dalla Guerra Fredda all’edizione condivisa
Trap, giovani e società

Status

Status. Ruoli, poteri e gerarchie

Status (definizione): posizione o condizione di un soggetto in relazione a un determinato contesto sociale.

Status. Roles, powers and hierarchies

Status (definition): position or condition of an individual in relation to a specific social context.

Photo by Philippe Oursel on Unsplash
Bordeaux, France. Photo by Philippe Oursel on Unsplash

sheila ribeiro neither national nor geographicSheila Ribeiro, arte che invita al “non-dominio sulle cose”

Ci sono mostre, e mostre. Arte molto estetica, senza contenuto. O tanti contenuti, senza arte. Quella dell’artista brasiliana Sheila Ribeiro, classe 1973, riesce a combinare entrambi nella sua prima collaborazione con la galleria PostmastersRome. Diretta da Paulina Bebecka e Eugenia Carabba è la filiale romana della newyorkese PostMasters. Un forte impatto estetico, con un ancor più forte (e profondo) contenuto, a cui bisogna dare (comunque) il giusto tempo di emergere…

imbarco al porto di civitavecchiaAnni Interessanti, l’Italia 1960-1975

Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’Italia è un Paese da ricostruire, sia in senso letterale che sociale, politico, economico. Sono anni in cui alle enormi difficoltà si risponde con entusiasmo e voglia di ripartire. Ma non sono anni facili e spensierati, nonostante la più che comprensibile voglia di leggerezza. Perché al progresso economico o alla effervescente scena dello spettacolo, non si accompagna un’adeguata crescita sociale. Le sperequazioni sono evidenti: tra Nord e Sud, uomini e donne, città e campagne, operai e ceto medio…

ivan-diaz-_ts3NfjvaXo-unsplashArmi biologiche: da Wuhan alla guerra in Ucraina

Che sia arrivata la guerra dopo una pandemia in cui NON si è parlato a sufficienza di armi biologiche… è quantomeno inquietante. Soprattutto. E se il problema serio non fosse tanto sui vaccini? Quanto l’usare i virus come armi anche quando sarebbe internazionalmente vietato?

272331419_310537767793486_2129696957448966643_nPerché ci sentiamo in obbligo di giustificare il violento?

“Un giudice donna”, “un poliziotto donna”, “un presidente donna”. Donna, donna, donna. Vicino a ogni “nuova” professione. Oppure interi testi lunghi pagine (!) scritti con la schwa perché si vuole dimostrare di essere inclusivi. Perché invece la gente non vede che così si fa solo peggio e che sarebbe tanto più semplice modificare l’uso della lingua secondo regole (maschili/femminili) che già possiede?

supermagicsegreti2022-foto-web-miguel-munos-2Supermagic, Magia, illusionismo e i Segreti di una Storia longeva

“Un gioco di prestigio ha successo se viene eseguito in modo tale da apparire prodigioso agli spettatori, i quali non vi scorgono un rapporto di causa a effetto: l’illusionista deve usare metodi ordinari, ma produrre effetti il più possibile ‘irreali’ dal punto di vista dell’osservatore”…

yasin-yusuf-fmh-vtumhqs-unsplash-1“Definire è limitare”

La definizione più comune di “identità” è riferita alla persona, ovvero “l’essere quello e non un altro”, una sorta di consapevolezza di sé stessi, mentre il “razzismo” è una sistematica “discriminazione” basata su “un’ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente «superiori», destinate al comando, e di altre «inferiori», destinate alla sottomissione”. Eppure l’identità è anche un “recinto” dal quale è difficile uscire, mentre il razzismo si trasforma spesso in “vittimizzazione”, un “nuovo” modo per discriminare…

7settembre_03Trascrittori forensi, “chiediamo giustizia alla giustizia”

Un classico stereotipo è lamentarsi sempre dei tempi della Giustizia italiana. Ma non tutti considerano che, dietro certi funzionamenti, c’è spesso il problema di come l’Italia tratti i suoi lavoratori. In vista dello sciopero nazionale indetto da Cobas, e previsto per domani 10 Dicembre 2021, pubblichiamo la lettera aperta di tutti quei professionisti, mai considerati, che lavorano “all’ombra della Giustizia”…

amici miei mymoviesDuel, a Palazzo Merulana Amici miei vs Compagni di scuola

Amici miei e Compagni di scuola hanno diversi punti di contatto, nonostante soggetto e trama divergano. Sono innanzitutto due commedie di grande spessore, in un certo senso formative, necessarie a capire il contesto storico in cui sono immerse, ma con uno sguardo al futuro. A margine della Festa del Cinema di Roma, inizia anche la rassegna di “duelli” a sfondo cinematografico…

gabe-bult-fBk6WpZHg1w-unsplashIl dispotico smartphone

Esistono diverse marche di cellulari, anche se non sembra, e anche in questo ambito pare che il mondo sia spaccato a metà, come a delineare le prime bozze di due “archetipi di cellulare”. Le differenze ci sono, ma non tanto su tecnica e pulizia del design, quanto sul suo insito e sottile “dispotismo”…

biancaneveLa “dittatura” del politicamente corretto (nun se po’ più dì)

A sentire le discussioni sui media (non solo sui social) sembra sia in atto una guerra all’ultimo sangue tra dittatori del politicamente corretto e paladini della libertà di espressione (o di insulto?), secondo cui “non si può più dire niente”. Ma non sempre la percezione coincide con la reale portata di un fenomeno, spesso più marginale di come appaia…

logo mundialito 1980Uruguay 1980, il Mundialito della P2

Abbiamo visto come, da Mussolini in poi (mondiali Italia 1934), i regimi autoritari (ma non solo) abbiano sfruttato le manifestazioni sportive per propaganda politica. A volte l’evento è persino creato dal nulla, come il Mundialito disputato in Uruguay a cavallo tra 1980 e 1981, sulla cui organizzazione ha pesato molto la P2, la loggia deviata che aveva stretti rapporti con le giunte militari che opprimevano il Sud America in quegli anni…

La questione della moralità nel giudicare le donne

Ancora oggi la solita storia? Grandi donne attaccate sul piano della moralità. Se poi ci metti pure la politica… allora va bene anche annientarle. L’importante è arginare il loro avvicinamento al “potere” (a meno che non ragionino più o meno come gli uomini, ovvio!). Questa storia racconta una dinamica ricorrente da centinaia di anni, se non millenni. Da ieri a oggi i nomi che vengono in mente possono essere infiniti…

terza onda Sergio SouzaLa Terza Onda, come cadere facilmente nell’omologazione

Le persone esterne al liceo Cubberley che venivano a sapere dell’esperimento del professor Ron Jones del 1967, non si spiegavano come avessero fatto gli studenti a cadere nella trappola, a non farsi domande, a non capire di far parte di un gruppo pseudo-nazista. Ma è proprio quella la lezione di Jones, il totalitarismo fa scivolare subdolamente verso il consenso dettato dalla propaganda, verso il senso di appartenenza che molti cercano. L’uso della forza da solo non basta…

…continuavano a chiamarli pirati

Nonostante il nome in comune, i pirati di oggi non hanno molto a che spartire con quelli del passato, se non l’etimologia stessa del termine inteso come “assaltare”. E difficilmente scalzeranno i classici…

carabinieri piacenza mele marceUna mela marcia al giorno…

In tutti i mestieri ci sono mele marce, questo viene ripetuto all’infinito ed è ovviamente vero. Però non tutti i suddetti pomi possono essere equiparati senza una valutazione del contesto, del danno causato o di come venga trattato il problema…

executive outcomes eeben barlow contractorsContractor, né eroi né mercenari

La professione dei cosiddetti contractors, militari ingaggiati da privati come sorta di guardie del corpo per civili in zone di guerra (o comunque “calde”), risente di un doppio stereotipo. Se da una parte si attinge all’epica eroica del valoroso soldato, dall’altra c’è un accostamento dispregiativo ai mercenari…

floyd polizia violenza manifestazioneLe vite dei bianchi

È ovvio che tutte le vite contino, ma il pregio degli slogan (come #blacklivesmatter) è anche il loro difetto. Sono incisivi ma, proprio perché sintetici, non possono essere esaustivi del tutto. Forse sarebbe bastato aggiungere un too (anche) alla fine per essere inattacabile. Ad ogni modo, il messaggio del movimento non è ritenere che le vite dei neri siano più importanti di quelle degli altri, è porre l’accento su due problemi radicati negli Stati Uniti (e non solo): razzismo e violenza (specialmente delle forze dell’ordine). Rafforzare i diritti di qualcuno non vuol dire toglierne ad altri, al massimo ne erode i privilegi…

Lo smart working non è semplice “lavoro da casa”

Lo smart working è un nuovo termine, anche in inglese, che più o meno dal 2014 intende sottolineare le ulteriori possibilità che le nuove tecnologie danno al lavoro contemporaneo. Si precisa che “lo smart working non è remote working, ma viceversa sì. Il grave problema, non solo lessicale che abbiamo in Italia, invece fa sì che il “vecchio” lavoro in ufficio sia stato semplicemente trasferito a casa, o peggio, abbia semplicemente preso tutto il negativo del lavoro d’ufficio unendolo a tutto il negativo del lavoro da casa, senza quindi prendere alcuna caratteristica né “intelligente” né “agile“…

pipistrelli habitatIl pipistrello non è “untore”, ma “antivirus”

Che fossero visti come demoni, divinità o supereroi, i pipistrelli non sono mai stati considerati con indifferenza. E anche l’approccio puramente scientifico (a volte antropocentrico) non li valuta neutrali. Per l’utilità nello sviluppo dell’agricoltura, essendo in grado di impollinare anche a grandi distanze, per la difesa dalle zanzare (possono mangiarne anche un migliaio a notte), ora anche come “antivirus” naturale. Ma, giustamente, alle sue condizioni…

sterilizzazione coronavirusIl coronavirus e la retorica di “guerra”

In tempi di pandemia globale e di quarantena forzata si sentono spesso fare paralleli con le situazioni di guerra. Se da una parte si possono riscontrare indubbie analogie tra le due circostanze di emergenza, dall’altra psicologia, strategia e sistema sociale giocano un ruolo diametralmente opposto…

Nuovi media, vecchie criticità

Siamo abituati a pensare che internet prima e i social network poi abbiano rivoluzionato e democratizzato il mondo dell’intrattenimento e dell’informazione, rendendo obsoleto ogni altro media antecedente. Ovviamente non è così, non del tutto almeno. Perché se il mezzo è certamente più rapido e capillare di tutti i precedenti, le dinamiche alle spalle sono grosso modo sempre le stesse…

iran usaStati Uniti e Iran, buoni e cattivi non sono nel copione

In meno di 70 anni il ribaltarsi dei rapporti tra Iran e Stati Uniti, la tessitura di trame contorte, la volubilità degli attori in gioco ha tenuto e continua a tenere il mondo in apprensione. Ma ha anche evidenziato la validità del legame causa-effetto, così come l’assurdità del mantenere posizioni rigide a favore dell’una o dell’altra parte, a seconda dell’ideologia o del nazionalismo. Ché la divisione tra buoni e cattivi, nella maggior parte dei casi, si adatta più a Topolino contro Gambadilegno…

imballaggi commestibiliIl ciclo del riciclo e la leadership dell’Italia

Nel campo della trasformazione delle plastiche il nostro Paese è il secondo mercato europeo dopo la Germania. L’Europa non è messa benissimo visto che produce all’anno 69 milioni di tonnellate di plastica, ma la quota di circolarità è ancora bassa, sotto il 10%… La crisi climatica ci fa pensare solo al sistema energetico, ma in realtà non è risolutivo da solo: la de-carbonizzazione degli Accordi di Parigi si ottiene anche con l’economia circolare. Se sviluppata, nel 2050 può abbattere le emissioni di Co2 del 45%! La cosiddetta “carbon strategy” deve cioè passare per la “circular strategy“…

Calcio e regime (pt. 2): il no di Carlos Caszely

Solitamente il calcio e lo sport in generale sono stati sfruttati dal regime del momento per propagandare la forza del Paese. Ma può succedere anche il contrario. Carlos Caszely, forte e popolare attaccante cileno degli anni Settanta e Ottanta, è stato decisivo nella campagna elettorale che ha sancito la fine di Pinochet nel referendum del 1988…

Calcio e regime

Mussolini è stato uno dei primi a capire come il calcio potesse essere veicolo di propaganda e sicuramente il primo a sfruttare un evento sportivo importante come i mondiali del 1934. Da una parte si mostra il lato migliore all’estero, nascondendo ogni altra nefandezza, dall’altra si compatta il popolo verso l’obiettivo finale, la vittoria. Il tutto ovviamente intriso di una stucchevole retorica, che sarà scopiazzata in tutto il mondo quando necessario al potere e al regime di turno…

Greta Thunberg, se un simbolo è ancora necessario (Iconoclastia pt. 2)

Simbolo e ragione non devono necessariamente parlare la stessa lingua. Il primo è più immediato e viene compreso più facilmente dall’inconscio. Solo dopo, eventualmente, si passerà al livello successivo, ci sarà il processo di razionalizzazione. I simboli sono stati fondamentali nella costruzione delle identità, individuali e collettive, essenziali nella narrazione che è servita a cementare clan, tribù, Stati nazionali, comunità religiose o di pensiero, tifoserie. E tutta la tecnologia a disposizione non ha cambiato poi così tanto le cose…

Riti di passaggio, come guadagnare l’età adulta

Diventare grandi è certamente un processo graduale, ma per convenzione si è sempre cercato di stabilire un momento ben preciso in cui avvenisse la trasformazione da ragazzino/ragazzina a membro che contribuisce alla comunità – anche solo attraverso la propria fertilità. Così in tutti i tempi, luoghi (e laghi) i popoli organizzavano celebrazioni pubbliche che sancissero la crescita dell’individuo, denominate dall’antropologo francese Arnold van Gennep “riti di passaggio”…

La condanna a morte per iniezione letale non è “più umana”

Dal 1977 gli Stati Uniti hanno iniziato a usare l’iniezione letale per eseguire le condanne a morte, sbandierando il fatto che si trattasse di una soluzione più “umana” della sedia elettrica. La realtà è ben diversa da quello che si crede: più che scivolare dolcemente verso una morte – comunque ingiusta indipendentemente dai crimini commessi – si può arrivare fino a quasi 45 minuti di agonia. Ma anche nei casi non così eccezionali gli anestesisti di professione ipotizzano una sensazione di “fuoco nelle vene”…

In barba alle mode

Nel corso dei secoli il simbolismo assunto dalla barba ha condizionato le mode delle diverse popolazioni. Portarla poteva essere sintomo di povertà come in buona parte dell’epoca faraonica dell’antico Egitto, di ribellione come nel Risorgimento o contravvenire a norme igieniche come nel protocristianesimo. L’imperatore romano Giuliano l’Apostata scrisse addirittura un’opera satirica dove metteva nel mirino i detrattori della barba (Misopogon)…

La censura non c’è ma si vede

Nel 2015 l’Associazione mondiale della carta stampata e il Center for International Media Assistance hanno riportato una nuova forma di censura, definita “soft”. Riprendevano un altro rapporto, realizzato da Open Justice Initiative nel 2005, che descriveva un sistema di potere che influenza i media senza interdizione legale, censura o minaccia economica diretta. Esercitando, di fatto, una sorta di ricatto, di pressione psicologica…

Il ruolo della paura nella società

Dal punto di vista sociale e culturale, la paura è stata trattata in maniera ambivalente. Da una parte l’epica e la retorica del coraggioso eroe senza macchia. Dall’altra le fiabe, che hanno invece sempre invitato a scavare nel proprio inconscio per affrontare e accettare i propri limiti. Poi c’è il ruolo che la paura assume nella società, quella più arcaica e quella attuale di massa…

Trap, giovani e società

La trap è frutto dell’ambiente circostante, né più né meno. Non tenta di modificarlo in meglio ma si adatta perfettamente ai “valori” più popolari, soldi, sesso e droga. E il suo modo per comunicarli fa breccia facilmente. Più che chiederci quale influenza possa avere sui giovani, insomma, dovremmo domandarci come mai tanti giovani sono attratti dal genere e si identifichino in certi valori…

Piove, governo ladro (o della cleptocrazia)

Il termine cleptocrazia, dal greco “governo del furto”, fu coniato nel XIX secolo in riferimento alla politica spagnola dell’epoca, ma divenne particolarmente popolare nella seconda metà del Novecento “grazie” al dittatore dell’allora Zaire Mobutu Sese Seko…

Open space, più chiusura in se stessi

Ethan Bernstein e Stephen Turban, della Harvard Business School, hanno condotto un’indagine in cinquecento aziende in transizione verso l’open space, arrivando alla conclusione, grazie all’uso di apparecchi in grado di captare il contatto visivo e le conversazioni, che il rapporto interpersonale diretto è diminuito addirittura del 70% …

Contro ogni pronostico (vita da underdogs pt. 2)

La Croazia non è riuscita nell’impresa di ribaltare il pronostico contro la Francia. Ma per quanto sfavorita, era una squadra con giocatori di livello e una buona tradizione calcistica. Non si poteva dunque parlare del classico Davide contro Golia. Ma ci sono stati successi che hanno superato la fantasia, come Danimarca e Grecia agli europei o l’Iraq in coppa d’Asia nel 2007…

La legge di Jante

Siamo abituati a pensare alla socialdemocrazia scandinava come un modello di governo specifico in grado di coniugare collettivismo e liberalismo in un sistema ben realizzato. Magari non perfetto, ma non che ci sia di meglio in giro per il mondo. Si crede che un pilastro della socialdemocrazia di inizio del secolo scorso sia stato la Legge di Jante, decalogo creato dallo scrittore danese Aksel Sandemose…

La responsabilità dell’intrattenimento

Si dibatte da sempre sulle responsabilità che ha l’intrattenimento verso il pubblico, sull’influenza che il cinema, la musica, lo spettacolo, lo sport, la letteratura più “leggeri” possono esercitare. Sono realmente in grado di plasmare la visione che abbiamo della vita? I personaggi famosi vanno considerati modelli di comportamento, positivo o negativo a seconda del messaggio veicolato?

movimento 5 stelleIl paradosso del MoVimento 5 Stelle (trilogia dell’orrore pt.3)

Il MoVimento 5 Stelle vive del paradosso che deriva dall’essere stato fondato da un comico. Non perché la satira non possa occuparsi di politica, anzi, in Italia c’è stata una sovraesposizione di eroi della libertà contro i tiranni della politica. Ma perché da navigato comico qual è, Beppe Grillo sa bene che quest’arte vive di esagerazioni e appunto paradossi…

berlusconiIl centrodestra dopo Berlusconi (trilogia dell’orrore pt.2)

Silvio Berlusconi è stato il protagonista indiscusso della storia del centrodestra nella Seconda Repubblica e nel male e nel peggio ha segnato la Storia del Paese, ben prima che entrasse in politica. Ha cambiato anche le regole della televisione e del calcio, sempre facendosi rincorrere dagli avversari in un circolo vizioso. Ma il suo ruolo nella coalizione sembra ormai esautorato…

Sinistra cercasi (trilogia dell’orrore pt.1)

Si è spesso indagato sulle ragioni del divisionismo a sinistra, apparentemente insito nel dna, per cui c’è sempre qualcuno più ortodosso, più fedele alla linea, più purista e qualcun altro più centrista, all’americana, che agli ideali antepone un risultato che (troppo spesso) non c’è…

Giochi Militari Internazionali (o le anti-Olimpiadi)

Meno famosi e sicuramente molto meno nello spirito delle Olimpiadi sono i Giochi Militari Internazionali, nati e cresciuti in Russia nel 2015 e giunti già alla terza edizione nell’estate 2017, proprio a metà tra Rio e Pyongchang. La manifestazione è esattamente quello che sembra, una competizione tra eserciti per dimostrare chi ha l’arsenale e il potenziale militare migliore…

Il razzismo è negli occhi di chi guarda (pt. 2)

La nota azienda di abbigliamento H&M è stata accusata di razzismo per la pubblicità della linea di felpe con la scritta “La scimmia più ‘cool’ della giungla”, in cui è un bambino nero a indossare il capo della discordia. Dure reazioni, indignazione, perfino vandalismo in alcuni negozi in Sudafrica, Belgio e altri Paesi…

Charles Manson, fascino e banalità del male

Charles Manson e il male, una sovrapposizione, un’identificazione che ha riguardato pochi altri in maniera così forte – se si escludono capi politici o militari. Perché attorno a Manson si è costruita una mitologia…

una visualizzazione del tempoLo stereotipo del tempo

Come immaginate il tempo? Come una retta? O come un cerchio? Quasi tutta l’umanità è portata a pensare al tempo in modo lineare… ma in realtà il tempo è circolare…

Iconicità dei capelli

I capelli non hanno nessuna funzione o utilità per la sopravvivenza della specie, eppure nessun popolo è mai riuscito ad ignorarne la forte simbologia. Nell’immaginario collettivo rappresentano uno status associato, per uomini e donne, alla personalità, alla sicurezza di sé, alla seduzione e alla sensualità…

sante puttaneDonne, l’eterna lotta tra “sante” e “puttane”

Era ora che le donne insorgessero contro le molestie (anche) nel mondo dello spettacolo! Ma come al solito, quando il dibattito su importanti questioni sociali va a finire sui media – e ci finisce sempre – tende a sfuggirci un po’ di mano. Quello che conta, tra troie e leccatine, è che “la prevaricazione dell’uomo sulle donne” è un fatto vecchio come il cucco, e non solo nel cinema, ma ovunque, dalla politica alle mura di casa, e oggi per la prima volta molte donne lo stanno facendo sapere a tutti. Questo processo porterà anche a falsità ed esagerazioni, ma dov’è il beneficio di vivere in un mondo facendo finta che le cose vadano diversamente? E perché la violenza sulle donne è (ancora) accettabile?

Uno vale uno (o della satura libertà di espressione)

Fino a pochi anni fa il potere, per reprimere la libertà di espressione, censurava. Ora siamo all’estremo opposto, il problema è la saturazione delle opinioni. Per citare Romanzo Criminale, “se a Roma comandano tutti, non comanda nessuno”. Ovvero, se parlano tutti non parla nessuno…

La moda dei media

Negli anni ’70 gli studiosi Maxwell McCombs, Donald Shaw, Robert McLure e Thomas Patterson arrivarono alla teorizzazione dell’agenda setting, che a sua volta ricalcava le idee di Walter Lippmann sulla comunicazione di mezzo secolo prima. In sostanza, una manipolazione dei temi da trattare, stabilendo una gerarchia di importanza che, gioco forza, condiziona la “scaletta” dell’opinione pubblica…

Iconoclastia (Columbus Day off)

Molti personaggi assumono il valore iconico di eroi della Patria, finché un certo revisionismo porta alla luce le diverse contraddizioni o crimini di cui si sono macchiati. Allora si abbatte la furia iconoclasta, estremo opposto che non permette di trovare un punto di equilibrio e una valutazione ragionata e imparziale…

Grammar nazi

I grammar nazi non piacciono a nessuno (che non sia dei loro). Altrimenti avrebbero avuto un altro appellativo, magari più leggero rispetto all’accostamento alla notoriamente tollerante dottrina nazionalsocialista. Non che abbiano tutti i torti, anzi. La difesa della correttezza del linguaggio e della cultura sono valori apprezzabili, ma tutto ciò che diventi un’ossessione finisce inevitabilmente col perdere il divertimento di fondo e/o la focalizzazione sul punto della questione…

scena da screamStalker, vecchia storia nuova tecnologia

“Ci vogliono dalle 24 alle 48 ore per creare un’identità credibile per fare da stalker o bullizzare una persona. Il paradosso sta tra l’enorme fragilità dell’identità digitale e l’estrema fiducia a scambiare informazioni…

Cyberbullismo, vecchia storia nuova tecnologia

In questi anni 2000 stiamo imparando che la tecnologia crea spartiacque importanti a cui è necessario abituarsi. È vero che internet ti può piazzare in un attimo sotto gli occhi di tutti, ma è anche vero che oggi gli occhi dimenticano presto quello che vedono. Perché ormai vedono troppa roba. E perché è importante acquisire un certo distacco, per non uscirne pazzi. Il cyberbullismo mette alla prova i più giovani, lo stalking gli adulti. Di solito…

Strega, premio “editoriale” dal 1947

Premio Strega. Ha vinto Cognetti. Che sopresa per noi mortali, appassionati di libri! Ma gli “addetti ai lavori” lo sapevano da mesi… perché mantenere un Premio che ogni anno è già deciso, e va più alla (grossa) casa editrice che a libro e autore?

giappone anzianiGiappone, un Paese per vecchi. Ma fino a un certo punto

Il Giappone è uno dei Paesi dal maggiore tasso di longevità e salute, ma con l’allungarsi delle aspettative di vita aumentano anche le problematiche legate alla senilità, come demenza e morbo di Alzheimer. Il governo di Shinzo Abe sta faticando a trovare misure efficaci che incrementino l’assistenza a una popolazione che invecchia progressivamente…

La “libertà” di stampa…

Si parla sempre del potere che mette a tacere i giornalisti. Ma di che potere si tratta? Potere politico, il più delle volte, ma anche potere mediatico e, nel nostro stesso sud-est Europa, c’è anche il potere dei trafficanti di droga. Poi, c’è anche l’altro giornalismo, quello che non riceve alcuna pressione…

Il lupo solitario, fenomenologia di un falso mito

Ispirato da un personaggio della letteratura, in meno di un secolo il “lupo solitario” si è evoluto da criminale comune, a terrorista di estrema destra, a terrorista islamico. L’erronea fenomenologia (di un altrettanto erronea metafora), dettata anche dalle tempistiche dell’informazione…

Mediterraneo per morire

Mare nostrum, Mare bianco per i turchi, Grande mare per gli ebrei, Mare di mezzo per i tedeschi, Grande verde per gli egizi. il Mediterraneo ha assunto diversi ruoli nel corso dei periodi storici, mantenendo sempre una certa centralità nelle vicende geopolitiche, per via della posizione “privilegiata”, punto di incontro fra tre continenti…

La fantasia al portiere

Solitario in uno sport di squadra, nel calcio il portiere gode di uno status tutto particolare. Rischia di diventare un grigio burocrate che si limita a svolgere il compitino senza iniziativa, o può compiere gesta esaltanti. In particolare il Sudamerica ha una tradizione di un certo livello, da Gatti a Higuita, da Campos a Chilavert…

reatotorturaL’inutile banalità della tortura

Viviamo nell’illusione che la democrazia sia refrattaria alla tortura, ma la sola differenza con la dittatura è la sua tranquilla amministrazione. In Italia per esempio la tortura non è reato. Lo Stato ufficiale magari si indigna, ma poi c’è la ragion di stato che prosegue nella distinzione fra legittimo e legale, di fatto giustificandola. Il rapporto potere-tortura non è accidentale, magari non si può definire, ma si può descrivere, mentre la retorica cerca di derubricare la violenza (si è perfino discusso se il waterboarding, piacevole pratica per cui si è inondati d’acqua avendo la sensazione di non respirare, fosse tortura o meno). Il “male minore” indebolisce la concezione del male, perché non ci rendiamo più conto che è male comunque…

matrix-mappa-del-mondo-189376Da Matrix a Trump, simulazione e ipocrisia

Gli autori di Matrix, uno dei film (trilogie) più “cult” degli anni ’90, in un’intervista dichiararono che erano stati ispirati da un libro del 1985 del filosofo e sociologo francese Jean Baudrillard, Simulacri e simulazione. Nonostante gli anni passati è un saggio che ha molto di attuale, visto che sosteneva una questione piuttosto evidente oggi: “nella società capitalista, sia la cultura che i media forniscono una rappresentazione fittizia della realtà sotto una struttura economica di sfruttamento. Alcune persone si isolano, riuscendo a uscire da questo condizionamento culturale, conducendo una crociata contro la tecnologia che è appunto quella che simula, inganna e opprime gli esseri umani”. Come fanno gli abitanti di Zion, che nel film è l’ultima città abitata da umani sul pianeta Terra…

odi-et-amo-catulloOdi et Amo (troppo)

Da sempre tendiamo a dare alle parole dei giudizi a priori, che possono essere di tipo positivo o negativo. Un po’ come faceva Gaber con la destra e la sinistra, si potrebbe dire cos’è bene e cos’è male per quasi tutti gli opposti, caldo/freddo, magro/grasso, chiaro/scuro. Ma la categoria su cui facciamo più nette divisioni è quella dei sentimenti: sappiamo perfettamente quali sono quelli buoni…

riccanza-cast-gianmaria_684Ciao povery 

Giovani e ricchi, i nuovi miti spinti dai social come Instagram, fanno sfoggio dei loro beni davanti a migliaia, milioni di follower, che guardano col naso appiccicato alla vetrina di un negozio per loro inaccessibile, fra ammirazione e invidia. Cosa c’è dietro a questa risalita del dio denaro in tutte le sue forme? Spoiler: un bel niente…

clint-eastwood-cowboy-wallpaperLa sindrome del vaccaro

Dalla diffusione dei film western degli anni ’30 o di fumetti come Tex Willer, il termine cowboy è entrato nel linguaggio comune italiano. E non è stato tradotto, perché il cowboy viveva emozionanti avventure, uccideva qualche nativo di tanto in tanto – perché non gli bastava sottrargli la terra – ma di certo non si annoiava. Non come il vaccaro, che pure è la traduzione letterale, che conduce un’esistenza poco affascinante. Senza appeal, si potrebbe dire pensando di aggiungere qualcosa solo proferendo un termine in lingua straniera, rendendolo più interessante. La si potrebbe denominare sindrome da vaccaro…

altanreferendumLe ragioni del nì

Stavolta il quorum non è necessario (perché il referendum del 4 dicembre è confermativo), significa che sulla Costituzione si potrà decidere anche in 3 persone. Perché, tra accozzaglie da sì e accozzaglie da no… che ne è di tutti quegli italiani indecisi che magari alla fine non voteranno? E non solo perché non hanno capito una benemerita riguardo la riforma (e non certo per colpa loro)…

world-humor-awards-climate-change-2-premio-giacomo-cardelli-italiaLe tematiche ambientali non sono noiose… anche perché si muore (2)

Negli ultimi anni le evidenze degli effetti del riscaldamento globale (desertificazione, inondazioni e uragani, malattie, scioglimento dei ghiacci) hanno convinto anche gli scettici che il problema c’è e va affrontato. Anche se, perfino in un ambito del genere, c’è e perdura il negazionismo: ¼ degli americani nel 2015 non crede nel cambiamento climatico. E il grande problema è che, tra questa minoranza di “negazionisti dell’ovvio”, c’è anche il neo-presidente Trump che in un sol colpo potrebbe rendere inutili tutti gli sforzi fatti da Obama…

humor-world-awards-cambiamento-climatico-elena-ospina-colombiaLe tematiche ambientali non sono noiose… anche perché si muore! (1)

Le tematiche ambientali nel tempo sono state stereotipate parecchio. Percepite da quasi tutti, a parte pochi fanatici “green”, come molto secondarie, quasi inutili. Nelle notizie arrivano sempre a fondo Tg, nel lavoro vengono viste come occupazioni marginali, nella vita di tutti i giorni nessun peso. Tanto il sole, la luna, il cielo, è tutto ancora lì come lo abbiamo sempre visto. Temi che al massimo attirano compassione o scherno, alla meglio, una certa noia…

p11993086_b_h10_abNarcos, o della politica dell’equilibrio

La politica dell’equilibrio è una dottrina secolare. Quando qualcuno diventa troppo forte da poter da solo sopraffare gli altri, gli altri mettono da parte le loro divergenze per riportare il bilanciamento. Così Stato colombiano e narcotrafficanti rivali si unirono per sconfiggere Pablo Escobar, la cui fama sinistra danneggiava il Paese e la sua immagine all’estero. Con lo zampino della Dea…

teorie-del-complottoComplottismo, una religione scientifica

Il complottismo è una forma mentale, praticamente un sostituto della religione. Razionale e scientifico finché riesce ad esserlo, quando manca un tassello che possa provare la veridicità di certe teorie, ricorre quasi alla fede, rinforzandosi. È ovvio che non si possa spiegare tutto, “loro” sono abili a nascondere le prove…

good_evilIl fascino del male

Il lato oscuro esercita una forte attrazione a sé, anche verso chi, razionalmente, lo combatte. Alla base c’è una rappresentazione distorta del malvagio, figura complessa che sfugge alla “banalità” del bene, spesso dipinto come intelligente, brillante, sicuro di sé, magari raffinato come Hannibal Lecter…

IKN11590902.jpgFemmicidio, uomini abituati a odiare le donne

Mi sa che almeno una volta nella vita ci passiamo di mezzo tutte. Un fidanzato un po’ troppo geloso, un marito che ti spia le mail, quello a cui piace fare le piazzate in mezzo alla strada, l’ex che ti telefona mille volte per sapere dove sei, il mezzo sconosciuto che ha deciso di aspettarti …

communism-fascism-and-nazism-5-638Fascismo rosso, inattese convergenze

Tante volte si è sentito equiparare fascismo e comunismo senza nessun distinguo, grossolanamente accomunati in uno stesso calderone. Le radici delle due ideologie sono totalmente diverse, antitetiche se vogliamo, sembra assurdo pensare a convergenze fra due sistemi così incompatibili. Eppure nell’immediato secondo dopoguerra frange estreme di ali già estreme hanno progettato un sodalizio per non far cadere l’Italia nei blocchi capitalista o sovietico e intraprendere la terza via. Le basi: antiborghesia e antiamericanismo…

stemmaLeicester, la classe operaia va in paradiso

Il Leicester è campione d’Inghilterra, una vittoria che forse ridà un po’ di credibilità al sistema calcio, travolto da una parte da continui scandali e dall’altra sempre più nelle mani di ricchi magnati che hanno inondato di soldi togliendo quello spirito di sacrificio e identificazione che rende le vittorie più belle. Facile trionfare quando si investono centinaia di milioni…

Le principesse Disney e l'immaginario che si portano appressoPrincipesse, specchio (delle brame) della società

Belle e magre, aggraziate e armoniose, romantiche e sempre alla ricerca dell’amore, gentili e disponibili, affabili e amorevoli, servizievoli e attente. Il ruolo di genere sempre uguale delle principesse delle favole: personaggi tendenzialmente irreali nei quali, però, molte bambine cercano di rispecchiarsi. Vero che le prime principesse erano tutte donnine sottomesse, ma era anche la realtà, prima devono trasformarsi le donne…

Nemico dell'Islam? di Stefano GrossiNouri Bouzid, il problema dell’islam sta nella testa della gente

“In questi anni si è parlato molto di Paesi come l’Iraq, l’Afghanistan, la Siria, perdendo di vista quello che stava accadendo ai nostri più vicini‪‎, che consideriamo tali anche da un punto di vista economico e turistico, almeno fino a ora. Rapporti che all’improvviso vanno ripensati. Il primo che oggi viene in mente è l’Egitto, ma un altro Paese “amico” di cui non si parla molto è la Tunisia…” Un incontro a Roma alla Casa del Cinema con il regista Nouri Bouzid

"Come ti senti quando non trovi il cellulare?"

Odio il cellulare

In un bus affollato squilla un cellulare. Un ragazzo lo tira fuori dalla tasca, disattiva la suoneria, e lo rimette a posto. Alla signora appiccicata a lui scappa un sorrisetto e con aria complice gli chiede: “non le va di rispondere eh?” e lui “no adesso non è proprio il momento”. Lei sospira in segno di comprensione e commenta “utile il cellulare eh… ma talvolta è proprio una bella scocciatura!” “Già” fa lui mentre altri intorno annuiscono in silenzio.
In metropolitana, in strada, al cinema, a tavola, in bagno, a letto, e perfino in sauna… il cellulare spunta dappertutto. E se tutti ce l’hanno – sembreresti pazzo a non averlo – pochi osano ammetterlo: il cellulare è una vera maledizione…

multitasking (1)Il dio malefico del multitasking (che non esiste)

Gira su internet una nuova ricerca che afferma che “le donne hanno bisogno di dormire più a lungo degli uomini poiché sono più spesso Multi Tasking”.
Peccato che il famigerato multi-tasking non esista!
“Quando la gente pensa di fare più cose in contemporanea, in realtà sta solo passando da un compito a un altro molto rapidamente”.
E questo fa male (e questo bisognerebbe dire!) sia a livello fisico che cognitivo, sia alle donne che agli uomini…

Blood Ivory Elephant AK47 by Victor van GaasbeekSe non volete il terrorismo, pensate agli animali

Nel mondo ogni aspetto è connesso agli altri, e occuparsi di ambiente, per esempio, non è mai occuparsi di qualcosa di marginale, anzi. Il mondo è talmente coeso, che esiste una correlazione perfino tra gli animali in via d’estinzione e il terrorismo islamico…

misinformationI media non raccontano la realtà

Alcuni articoli hanno il potere di trasformare la quasi irrilevanza di un fatto in questioni di Stato, perfino di continente, e l’ammonimento sociale in odio cieco e generalizzato. Quando le notizie sono non notizie sono come gusci vuoti in cui trovare la conferma dei propri pregiudizi: lontane dall’essere fatti, parole del genere portano solo a cristallizzare una situazione che si ritiene emblematica…

Rasputin_The-Mad-Monk_HD_768x432-16x9Sesso e potere, la scalata sociale di Rasputin

Sesso e potere vanno di pari passo, con vantaggi reciproci. Il cliché vuole uomini dall’importante status particolarmente sensibili al fascino femminile, ma ad inizio ‘900 fu il noto monaco mistico Rasputin a sfruttare il proprio corpo per salire nella scala sociale…

Gheddafi cartoonato

Entrino i clown

Mantenere il bambino interiore rende un personaggio sanguinario ancora più inquietante. Capricci, stravaganze, eccessi, manie irrazionali, ma anche culto della persona e autocelebrazione, il fanciullino che all’adulto darebbe al massimo un volto folkloristico, lotta contro la corruzione e la fame di potere totale, restandone travolto. Il risultato è agghiacciante…

Values-personal-purpose-person-20130505170344Valore Personale, la scienza diventa intangibile

La contrapposizione fra paradigmi matematici e valori intangibili sta cadendo sempre di più, Dall’Inghilterra arriva il Valore Personale, parametro che calcola l’impatto sociale di singoli individui, associazioni, comunità e via salendo fino a Nazioni intere, se non al Pianeta Terra nel suo complesso…

Morgan Lost e lo sguardo di Seth

Da Dylan Dog a Morgan Lost, i media e il narcisismo del male

È tornato in edicola un nuovo eroe dei fumetti, la versione 2015 di Dylan Dog, l’amato indagatore dell’incubo creato da Tiziano Sclavi, che ha accompagnato le letture di tanti adolescenti degli anni ’90. Dopo un lungo silenzio che durava da sette anni, Sergio Bonelli Editore ci riprova, cercando di ammaliare nuove generazioni di lettori facendole fa balzare direttamente in un presente futuristico di un’imprecisata metropoli, gotica e decadente come la vecchia Londra di Dylan, ma completamente inventata, New Heliopolis…

envyE se l’invidia fosse una spinta verso l’equità?

L’invidia viene considerata come un sentimento negativo, ma le emozioni che scaturiscono possono essere varie. Si può scivolare nello schadenfreude, che ci fa godere delle disgrazie altrui. Ma siamo sicuri che volere semplicemente migliorare la propria condizione ottenendo quello che non abbiamo sia per forza una cosa da evitare? Nelle corrette dosi non può essere un motore di sviluppo, di giustizia ed equità sociale?

Two-EscobarsI due Escobar

Bene e male sono nella maggior parte dei casi difficili da scindere, convivono strettamente in ognuno di noi. Altre volte non solo convivono, ma concorrono alla stessa causa, anche se per motivi diversi. Andrés e Pablo hanno in comune la “malattia” per il calcio e, casualmente, il cognome: Escobar. Ma un carattere diametralmente opposto…

tunnelFuga da Alcatraz. Versione Messico

La notizia non è certo positiva, ma per le modalità in cui si è svolta ha del grottesco. Solo pochi giorni fa Joaquin “El Chapo” Guzman, a detta di molti il più potente narcotrafficante del Messico, è evaso di galera, in puro stile Banda Bassotti. Se non sono lenzuola annodate alle sbarre fino ad arrivare a terra, allora si tratta di un altro grande classico. Il tunnel verso la libertà…

173-0119212027-juryProcessi mediatici, sempre una questione di tifo

Wikipedia, la bibbia dei pigri, fa risalire la nascita dei processi mediatici al 2006, anno in cui il piccolo Tommaso “Tommy” Onofri, 18 mesi, fu rapito e ucciso. La tv segue casi di cronaca nera da quando è stata inventata. Ma appunto, prima seguiva…

simboli_massoniciMassoneria, equità sociale contro le “cupole”

Ammettiamolo, nella narrazione di una storia che contempla poteri occulti e trame oscure la massoneria ci sta a pennello, come in From hell: La vera storia di Jack lo Squartatore. Qui la loggia vicina alla corona inglese esegue i delitti attribuiti al noto serial killer “precursore del XX secolo”…


drug war“Terra dei liberi”, le contraddizioni della guerra Usa alla droga

America, “terra dei liberi e casa dei coraggiosi”, come recita l’inno nazionale, lo Star-Spangled Banner (Bandiera adorna di stelle). Eppure secondo le statistiche se il 5% dei cittadini del mondo sono statunitensi, lo sono anche il 25% dei detenuti planetari. Una sproporzione evidente…

terre di mezzo Il Mondo di mezzo. Di corruzione, guerra fra poveri e altre amenità

Dimentichiamo l’u-topia e l’u-cronia – nel senso etimologico di “non luogo” e “non tempo” – del Signore degli Anelli e della sua Terra di Mezzo, l’aura romantica che accompagna le saghe, le lotte degli eroi contro “il cattivo”…

Rainer Voss negli uffici abbandonati di una banca di Francoforte

Master of the universe, uomini che si prostituiscono alla finanza

“Prima o poi ci sarà il collasso, e allora si dovranno inventare qualcosa”. Nel nuovo documentario  di Marc Bauder premiato a Locarno, Master of the universe, Rainer Voss, ex operatore finanziario “spietato” che ha lavorato per quei mercati che oggi sembrano comandare tutto, ci fa una rivelazione: “so che vi deprimerò con questa storia”, siamo in crisi da tanto, ma non finisce mica qui, “probabilmente arriverà qualcosa di ben peggiore”…

migranti mareMamma li turchi! La percezione di un’invasione che non c’è

Dalla metà del XV secolo iniziò a diffondersi l’espressione “mamma li turchi”, in un periodo di scorribande ottomane nei mari dell’Italia meridionale. Adattando la realtà dell’epoca alla situazione attuale non cambia molto, già che l’uomo medio si vede e sente invaso dai migranti venuti dal mare, perlopiù musulmani come gli “infedeli” seguaci del Saladino…

house-of-cards1Quando gli “Intrighi del potere” riscuotono successo

Miglior nuova serie tv ai Writers Guild Awards 2014, stesso riconoscimento al Roma Fiction Fest, miglior regia per i primi due episodi a David Fincher – quello di Fight Club e Seven, solo per citarne alcuni – innumerevoli nomination in altrettante premiazioni più o meno famose. House of Cards ha conquistato tutti fino al presidente

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