I pirati ai giorni nostri
Nonostante il nome in comune, i pirati di oggi non hanno molto a che spartire con quelli del passato, se non l’etimologia stessa del termine inteso come “assaltare”. E difficilmente scalzeranno i classici…
11 settembre 2001, i 20 anni dall’attentato
20 anni fa New York e il mondo intero venivano scossi dall’attentato alle Torri Gemelle. Un evento epocale, tanto che la data 11 settembre 2001 non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Ma non per tutti gli addetti ai lavori è stato un avvenimento, nella sua grande rilevanza, tale da “aver cambiato il mondo”, come invece vuole la narrazione più classica. Più che l’attentato, ha pesato il modo in cui gli USA hanno deciso di reagire…
Bronx, luogo di nascita dell’hip hop (una Storia, due Americhe)
Se l’hip hop vede la luce nella spontaneità delle feste casalinghe del Bronx, il primo disco, l’ingresso nel mondo commerciale, è tutt’altro che genuino. Una mera operazione discografica dell’etichetta Sugarhill Records, che assembla la Sugarhill Gang. Il singolo è Rapper’s Delight,, l’anno il 1979…
Mediterraneo per morire
Mare nostrum, Mare bianco per i turchi, Grande mare per gli ebrei, Mare di mezzo per i tedeschi, Grande verde per gli egizi. il Mediterraneo ha assunto diversi ruoli nel corso dei periodi storici, mantenendo sempre una certa centralità nelle vicende geopolitiche…
Horror movies, the fine line between trash and cult
Horror movies have been interpreted differently according to times and places or the filters created by a specific cultural vision. Sometimes they moved along the fine line which separates trash and cult, but somehow we all had to do with them. In the end, exorcising fear is an activity as old as humanity…
Europei di calcio, dalla Guerra Fredda all’edizione condivisa
Nel 1953, con la morte di Stalin e l’avvento di Nikita Kruscev, la Guerra Fredda vede una prima fase di distensione (relativa). Comunque abbastanza per l’organizzazione di un torneo ufficiale per Nazionali sotto l’egida dell’UEFA…
The Third Wave, how to end up conformed
The Sixties had been a time of great social changes, pushed by movements of students, women, blacks, workers or artists. In this political and historical context, professor Ron Jones decides to try an innovative and hazardous experiment. When the chapter on World War II arrives, Jones lingers on the worst aspect for planning, numbers and timing: the holocaust. And on two classic questions: how was it possible to let it happen? How did the German population feel during the Third Reich?
Auguri e figli poveri
Oggi mi chiedevo: perché sono stata plasmata per un mondo che non esiste? Non ho modo di contribuire alla società nel modo in cui mi è più congeniale perché non ho un lavoro. D’altra parte, ho un curriculum che nemmeno avrei potuto scrivere, figuriamoci lavorare. Ho trentuno anni, studio da più di sedici, lavoro da […]
Portugal, european champion in fatalism (2)
The second and last episode of a traveling story between places, stereotypes and legends. Stereotypes are passed down. But how were they formed? Fortunately, every now and then, beyond our conjectures and inferences, there is someone who studies them.
Colleferro, Willy e come tutto cambia dalla realtà alla cronaca
“Colleferro non è un deserto culturale, né un paradiso terrestre”. I cittadini non accettano definizioni distorte, perché è vero che oggi offre molto di più rispetto a pochi anni fa, ma in questo senso non può nemmeno essere descritta come una città che ha tutto e dove è particolarmente piacevole vivere. Colleferro è una città nata intorno all’industria, e come tutte le città che sono nate intorno alle industrie, il “bel vivere” non è stato la priorità. La produzione pare debba richiedere sacrifici e Colleferro ha percorso tutta la strada della floridezza e decadenza, di cui molti si approfittano in termini umani e ambientali… ma 5 anni fa qualcosa era già cambiato. La Colleferro che ha fatto da scenario alla tragica fine di Willy (e nuove cronache) era già una città diversa…