Globalization of walls
“The first person who, having enclosed a plot of land, took into his hand to say ‘this is mine’ and found people simple enough to believe him, was the true founder of civil society. What crimes, wars, murders, what miseries and horrors would the human race have been spared, had someone pulled up the stakes or filled in the ditch and cried out to his fellow man: ‘do not listen to this imposter. You are lost if you forget that the fruits of the earth belong to all and the earth to no one!”…
Pazienza, un 60° non compleanno
Buon Compleanno Paz! Oggi, 23 maggio, ricorrono i 60 anni dalla nascita di Andrea Pazienza, artista disegnatore fumettista. E’ morto quando ne aveva 32. Lui stesso in un’intervista rilasciata nel 1987, parlando del Dams mai finito e ironizzando sul fatto che la laurea sarebbe arrivata ad honorem a sessant’anni, si chiedeva “chissà se ci sarò io quando avrò […]
Mahi Binebine, Il grande salto dei kamikaze
“Forse l’Inferno è l’incapacità di cambiare le cose. Invece la fede ci faceva vedere il Paradiso”. Parla un kamikaze e lo fa nel nuovo libro di Mahi Binebine, ex studente e professore di matematica a Parigi e oggi pittore e scrittore a New York. Nato nel 1959 a Marrakech.
Il grande salto (titolo originale Les étoiles de Sidi Moumen) è un romanzo ispirato a fatti realmente accaduti a Casablanca nel 2003. In Marocco è uscito sei anni fa “dopo una lunga gestazione”, e ora “è stato finalmente tradotto in italiano da Rizzoli. E mai pubblicazione è sembrata più attuale e necessaria”…
In nome del popolo sovrano…?
La classe politica “non viene giù dal cielo, né da un’altra dimensione. Viene dalle nostre stesse famiglie, città, scuole, chiese, università, luoghi di lavoro” e non ci piace ammetterlo, ma riflette l’elettorato. “Se hai cittadini ignoranti ed egoisti, avrai guide ignoranti ed egoiste. Forse non sono i politici a fare schifo, forse è qualcos’altro”…
Genova, tirchia e generosa
Chiusi, freddi, scontrosi, ma anche tenaci, oculati, dotati… ogni grande città (e regione) italiana ha i suoi, e questi sono i primi stereotipi che si sentono dire in giro sui genovesi. “Alcuni son sampdoriani”, scherza qualcuno. Ma soprattutto si dice siano tirchi (il famoso “braccino corto”) e, al contempo, si dice siano generosi, ma gli stereotipi negativi tendono a essere più famosi di quelli positivi. Il che basterebbe come prova della fallibilità dello stereotipo, essendo in grado, nel corso del tempo, di affermare tutto e il contrario di tutto…
Leicester, la classe operaia va in paradiso
Il Leicester è campione d’Inghilterra, una vittoria che forse ridà un po’ di credibilità al sistema calcio, travolto da una parte da continui scandali e dall’altra sempre più nelle mani di ricchi magnati che hanno inondato di soldi togliendo quello spirito di sacrificio e identificazione che rende le vittorie più belle. Facile trionfare quando si investono centinaia di milioni…
Principesse, specchio (delle brame) della società
Belle e magre, aggraziate e armoniose, romantiche e sempre alla ricerca dell’amore, gentili e disponibili, affabili e amorevoli, servizievoli e attente. L’italiano fornisce un’infinità di sinonimi per descrivere il ruolo di genere sempre uguale delle principesse delle favole: personaggi tendenzialmente irreali nei quali, però, molte bambine cercano di rispecchiarsi. Un immaginario portato avanti soprattutto dalle […]
Lord Lhus, American, European, International
Far from the superiority complex of most Americans when it comes to rap, Lord Lhus is co-founder of the international collective Empty Handed Warriors with Unknown Mizery and the Dutch men Psl, Rob Ster and Cerebros, of the Rotterdam label Eastgarden Music. The movement got bigger, with members that goes from Iran to Slovakia and it’s ready to gather artists in many ways to build a worldwide community…
Bordertown, arriva in Italia il nuovo cartone sull’immigrazione
Negli Stati Uniti ha esordito ad inizio 2016, il 3 gennaio, il 4 maggio approderà anche in Italia, trasmesso dal canale Fox Animation di Sky. È Bordertown, il nuovo cartone ideato da Mark Hentemann e prodotto da Seth McFarlane, cervelli dietro al successo dei Griffin.
Il filone è più o meno lo stesso dei precedenti cortometraggi animati, più apprezzati dagli adulti per una comicità apparentemente cinica ma che fa riflettere su svariati temi. Bordertown entra più a fondo nella stretta attualità: come fa intendere il titolo, che vuol dire città di confine, l’argomento principale della serie è l’immigrazione, nello specifico dal Messico agli Stati Uniti…
Nouri Bouzid, il problema dell’Islam sta nella testa della gente
In questi anni si è parlato molto di Paesi come l’Iraq, l’Afghanistan, la Siria, perdendo di vista quello che stava accadendo ai nostri più vicini, che consideriamo tali anche da un punto di vista economico e turistico, almeno fino a ora. Rapporti che all’improvviso vanno ripensati. Il primo che viene in mente è l’Egitto che […]