Italy, best country in complaint
In Italy we’re doing what comes naturally, the complaint. For us complaining is a mono or dia-logical outburst over the impatience that comes from seeing that nothing goes as it should… day by day. The problem is that often we do absolutely nothing the change the situations we don’t like. We must also say that we’re very self-critical, when progress occur we aren’t able to see it, but this is the other side of the coin…
L’approccio multiculturale di Beltrami
Giacomo Costantino Beltrami in Italia è un Carneade qualsiasi, mentre negli Stati Uniti gode di grande fama e considerazione. Fu lui, nel 1823, a giungere per primo alle sorgenti del fiume Mississippi, a realizzare il primo vocabolario sioux-inglese e (pare) a ispirare James Fenimore Cooper nella scrittura de L’ultimo dei Mohicani. Catapultato quasi per caso nell’America che espandeva le frontiere verso ovest, a differenza dei contemporanei Beltrami ebbe un approccio antropologico e multiculturale, grazie al quale riuscì a carpire e tramandare molte tradizioni dei nativi…
Rosa Tomei, la “serva di Trilussa” era una poeta
“Trilussa andò a vivere nel famoso atelier di via Maria Adelaide nel 1915”, a 44 anni, all’apice della sua fama, quando la casa era frequentata da ospiti illustri, dalla Magnani a Petrolini e lui faceva tournee anche all’estero, in Francia, Brasile, Argentina, Egitto… raccontano che bastava scrivere “Trilussa Roma” sulle lettere che queste gli arrivavano. “Era lo stesso anno in cui a Cori, in provincia di Latina, nasceva Rosaria Tomei…”, racconta Ada Scalchi dell’Associazione 8 marzo, l’inizio di quella che fu un’unione speciale tra il grande poeta e la sua misconosciuta allieva e poeta lei stessa…
Is the unreal really unreal? (Or about post-truth)
Is unreal really unreal if, strongly believing in it, affects our lives? This could happen in many ways. Religion, economics & finance, politics, they all rely on fleeting bases of faith and trust. But they make the world turn, no matter if they right or wrong…
Il capro espiatorio
Da sempre a intere categorie etniche, sociali, politiche, religiose, di genere, come fossero catalizzatrici di tutti i mali del mondo, è stata affibbiata l’etichetta di capro espiatorio. Ultimamente tocca anche ad alimenti, sostanze, piante, che però di per sé sono neutrali, dipende dalle modalità di produzione. Così il glutine o l’olio di palma finiscono nella lista nera, ignorando la complessità dei problemi. Come sempre…
L’inutile banalità della tortura
Viviamo nell’illusione che la democrazia sia refrattaria alla tortura, ma la sola differenza con la dittatura è la sua tranquilla amministrazione. In Italia per esempio la tortura non è reato. Lo Stato ufficiale magari si indigna, ma poi c’è la ragion di stato che prosegue nella distinzione fra legittimo e legale, di fatto giustificandola. Il rapporto potere-tortura non è accidentale, magari non si può definire, ma si può descrivere, mentre la retorica cerca di derubricare la violenza (si è perfino discusso se il waterboarding, piacevole pratica per cui si è inondati d’acqua avendo la sensazione di non respirare, fosse tortura o meno). Il fatto è che il “male minore” indebolisce la concezione del male, perché non ci rendiamo più conto che è male comunque…
Vita su Marte
La conquista dello Spazio è un sogno ancestrale dell’uomo, da quando osservava l’ignoto e l’infinito col naso all’insù, poco più che ominide. Secondo gli scienziati molte delle avversità che presenta Marte potrebbero essere superate grazie alla tecnologia in pochi decenni, rendendo possibile la colonizzazione del pianeta rosso. Ma al di là del fascino iniziale, sarebbe veramente uno scenario preferibile all’estinzione?
Da Matrix a Trump, simulazione e ipocrisia
Matrix, uno dei film (trilogie) più “cult” degli anni ’90, si ispira a molti libri di fantascienza, ma soprattutto a un testo che ha del “vero”, pubblicato nel 1985, del filosofo e sociologo francese Jean Baudrillard, Simulacri e simulazione. Nonostante gli anni passati è un saggio che ha molto di attuale, visto che sosteneva una questione che oggi inizia soltanto a mostrarsi: “nella società capitalista, sia la cultura che i media forniscono una rappresentazione fittizia della realtà sotto una struttura economica di sfruttamento. Alcune persone si isolano, riuscendo a uscire da questo condizionamento culturale, conducendo una crociata contro la tecnologia che è quella che simula (inganna e opprime) gli esseri umani”. Comportandosi in piccolo come gli abitanti di Zion, che nel film è l’ultima città umana rimasta sul pianeta Terra…
Si arriverà a eliminare le carceri? Le nuove direttrici (2)
A Regina Coeli ci si interroga su sé stessi e il “sistema carcere”, tra stereotipi e comunicazione. Un direttorio completamente al femminile che cerca di attuare un cambiamento, un corpo di “agenti” stanchi di essere definiti ancora “guardie”, dentro un “luogo di costrizione”, migliorato nel tempo, che deve però proseguire nella sua evoluzione diventando quel “luogo di cura” immaginato da uomini illuminati, o semplicemente umani, già tanto tempo fa…
Freak show
Dal (probabilmente) falso mito del monte Taigeto di Sparta agli atroci esperimenti nazisti, per i nati con deformità e malattie rare la vita nel corso dei secoli non è mai stata facile, oltre che per le condizioni di salute per il pregiudizio. Non a caso il nome “mostri” che gli veniva affibbiato, in latino voleva dire “presagio, segno divino”, una colpa da espiare insomma. Particolarmente famosi sono stati i Freak Show nei circhi inglesi e americani a cavallo fra 1800 e 1900. Ora i numerosi programmi tv che parlano di questi casi puntano più sull’aspetto scientifico e medico, ma l’impressione è che un minimo di spettacolarizzazione resti…