Waiter, there are many flies in my soup!
Eating insects. Surely it’s a disgusting picture for most of us (Europeans). In fact, we tend to undermine them and judge “backward” the societies that (still) eat them. (Pre) judgments that might come from those who consume animals that can suggest the same disgust, such as snails, oysters, prawns and shrimps…
Molestia, violenza… non è proprio la stessa cosa
Il primo dato che colpisce, in questo effetto valanga di cronache, e opinioni sulle cronache (Weinstein, Hoffman, Spacey e le “molestie” di Hollywood sulle sue attrici…), è l’intercambiabilità della parola “molestia” con la parola “violenza”. Quando sono ben diverse – “le parole sono importanti” gridava un esasperato Nanni Moretti in Palombella rossa. Le molestie sono sì fastidiose, ma sono molestie, appunto, “un disagio, un disturbo, una noia”. Altra cosa è la violenza, “un danno, un abuso di forza fisica, una costrizione, un’oppressione, l’obbligo a cedere la propria volontà”. Ciò non toglie che una molestia può diventare violenta, se fatta in determinati contesti…
Buonismo? No, Stato sociale
Scriveva sulle pagine del Corriere il politico e sociologo Luigi Manconi. “Non è buonismo chiedere che la legge sia uguale per tutti, pretendere il rispetto dei diritti umani, sbugiardare le balle di tanta informazione. Né è buonista aspettarsi che uno Stato democratico, con tanto di Costituzione, abbia una politica che protegga i soggetti più deboli. Si chiama Stato sociale. Si chiama democrazia rappresentativa e redistributiva”.
“Il razzismo è negli occhi di chi guarda”
Non ha veramente senso prendere la foto di una bambina che sorride, con indosso una maglia sportiva, per insultare qualcuno. A maggior ragione se questa bambina è Anna Frank, una ragazzina quando diventò, suo malgrado, una delle più grandi scrittrici del Novecento…
The quiet revolution of Marion Dougherty
If we think about the history of cinema, dozen of directors and actors come immediately to our minds. Maybe we know a few screenwriters. But probably none of us laymen can mention a casting director. Here, in this field, Marion Dougherty has been a milestone, one of those people who can change the course of events…
“Questo è Halloween”
Né totalmente pagano o cristiano, Halloween è uno dei tantissimi esempi di sincretismo religioso. Di tradizione celtica, dunque pre-cristiana, viene ripreso nel corso dell’VIII secolo dal monaco Alcuino di York, formatosi in Irlanda, che sovrappone alla festa di Samhain, ricordo gioioso dei cari estinti, la più recente (all’epoca) celebrazione di Ognissanti…
Personal Hells
Each religion and society had its own vision of hell. For some was just the absence of light, the Ancient Egyptians and Latins introduced punishment. But it was Judaism which changed the concept of the battle between good and evil, influencing the other monotheistic religions…
Conspiracy, a scientific religion
Conspiracy theories are a way of thinking, almost a surrogate of religion. Rational and scientific until they can be, conspiracies reinforce themselves when the final piece to the puzzle is missing. Of course something can’t be explained, “they” are able to hide evidence. And that’s a substantial difference with plots. Conspiracies attribute to generic groups (“they”) the course of events…
La moda dei media
Negli anni ’70 gli studiosi Maxwell McCombs, Donald Shaw, Robert McLure e Thomas Patterson arrivarono alla teorizzazione dell’agenda setting, che a sua volta ricalcava le idee di Walter Lippmann sulla comunicazione di mezzo secolo prima. In sostanza, una manipolazione dei temi da trattare, stabilendo una gerarchia di importanza che, gioco forza, condiziona la “scaletta” dell’opinione pubblica…
The vir(tu)al democracy disorient us
One of the first and coolest stand up comedian in Italy talks about “a disoriented train of life, the confusion created today by a virtual and viral form of democracy we were not prepared for: there’re so many opportunity of expression offered by technology. 7 billion people, suddenly, speak, express opinions, and add information. The result is an agglomeration of contradictions that ends up disorienting us”.