Rachel Carson, agli albori dell’ambientalismo moderno
Sebbene le prime idee di sostenibilità siano già iniziate a circolare nel XIX secolo, contestualmente alla Rivoluzione Industriale, il moderno ambientalismo, diffuso nella cultura di massa, ha 60 anni. Era il settembre 1962 quando la biologa e zoologa Rachel Carson pubblicò Silent Spring, Primavera Silenziosa, libro di denuncia contro l’uso di pesticidi e biocidi tossici nell’agricoltura…
Il Pride di Bologna e il suo orgoglio
Giugno è il mese del (Gay) Pride. Ormai viene accorciato. Accogliendo molti più “generi” di quelli immaginati in un primo momento, durante quel primo “ultimo sabato del mese” del 1970 a Chicago. Definito come una “manifestazione pubblica” ormai internazionale “per l’accettazione sociale e l’auto-accettazione delle persone omosessuali e il riconoscimento dei relativi diritti civili e legali”… il Pride è da sempre aperto a chiunque…
Se i proverbi se la prendono (solo) con le donne
La maggior parte dei proverbi italiani nascevano con l’intenzione (tutta maschile) di “sminuire”, alla meglio “deridere” le donne. Considerate appartenenti al “sesso debole” e per lungo tempo anche prive di qualsiasi virtù. Proverbi che ancora vengono in parte utilizzati…
Perché ci sentiamo in obbligo di giustificare il violento?
“Un giudice donna”, “un poliziotto donna”, “un presidente donna”. Donna, donna, donna. Vicino a ogni “nuova” professione. Oppure interi testi lunghi pagine (!) scritti con la schwa perché si vuole dimostrare di essere inclusivi. Perché invece la gente non vede che così si fa solo peggio e che sarebbe tanto più semplice modificare l’uso della lingua secondo regole (maschili/femminili) che già possiede? Perché “oggi” ci sono anche i fluidi?
Bambine-streghe, quando le “catene del pregiudizio” sono reali
L’Aifa già dal 2019 aveva lanciato l’allarme per l’aumento nel consumo di ansiolitici e antidrepressivi in Italia (e in Europa). Ma forse, a noi europei, ormai sfuggono quali siano i veri problemi della vita. “Secondo l’OMS, il 75% dei casi di malattia mentale si concentrano nei Paesi a basso reddito”. Ma se hanno anche altre problematiche, come una guerra, si può intuire come il dramma diventi esponenziale: “In Somalia si possono perdere amici e parenti da un momento all’altro”. A Gaza, una striscia di pochi chilometri, “praticamente è come stare in uno zoo: da lì non si può uscire. E se esci, ti ammazzano”. A questo si aggiungono pratiche che uniscono “paura, povertà e superstizione”…
Inferno a Roma, quando il Diavolo non ci faceva paura
Forse non tutti sanno che… “nel #Medioevo il #Diavolo era considerato uno #spirito malizioso e ridicolo”. Solo con il cristianesimo “si pone l’accento sul suo terrificante dominio sugli uomini”. Imponendo “l’idea di un universo assoggettato alla forza devastatrice di Satana, causa di pestilenze, in grado di decimare le popolazioni, pronto ad allearsi con la bellezza femminile per indurre gli uomini al peccato, a insinuarsi nei corpi di eretici e streghe, a tentare gli eremiti…
Bronx, luogo di nascita dell’hip hop (una Storia, due Americhe)
Se l’hip hop vede la luce nella spontaneità delle feste casalinghe del Bronx, il primo disco, l’ingresso nel mondo commerciale, è tutt’altro che genuino. Una mera operazione discografica dell’etichetta Sugarhill Records, che assembla la Sugarhill Gang. Il singolo è Rapper’s Delight,, l’anno il 1979…
Colleferro, Willy e come tutto cambia dalla realtà alla cronaca
“Colleferro non è un deserto culturale, né un paradiso terrestre”. I cittadini non accettano definizioni distorte, perché è vero che oggi offre molto di più rispetto a pochi anni fa, ma in questo senso non può nemmeno essere descritta come una città che ha tutto e dove è particolarmente piacevole vivere. Colleferro è una città nata intorno all’industria, e come tutte le città che sono nate intorno alle industrie, il “bel vivere” non è stato la priorità. La produzione pare debba richiedere sacrifici e Colleferro ha percorso tutta la strada della floridezza e decadenza, di cui molti si approfittano in termini umani e ambientali… ma 5 anni fa qualcosa era già cambiato. La Colleferro che ha fatto da scenario alla tragica fine di Willy (e nuove cronache) era già una città diversa…
La questione della moralità nel giudicare le donne
Questa storia racconta una dinamica ricorrente da centinaia di anni, se non millenni. Gli esempi possono essere infiniti: Maria Montessori, Marie Curie, Louisa May Alcott, Indira Gandhi, Jane Austen, Irena Sendler, Rita Levi-Montalcini, Agatha Christie, Virginia Woolf, Hedy Lamarr, Emmeline Pankhurst… praticamente nessuna ha avuto una vita e una carriera facile, solo perché donna. E tutte furono colpite nella loro presunta “amoralità”…
Polonia, “povera” ma bella
“Gli stranieri spesso hanno un’immagine della Polonia come di un povero Paese di stile comunista, in cui fa sempre freddo e dove gli orsi polari passeggiano per le strade”, scrive StayPoland. In particolare “i polacchi sanno poco le lingue” e “si lamentano in continuità”; “ai polacchi non piacciono gli stranieri”, ma in compenso “piace la vodka”; infine “in Polonia i crimini sono all’ordine del giorno”. Tutti stereotipi! Che come tali hanno del vero e del falso e, soprattutto, potrebbero essere appiccicati a molti altri Paesi o categorie. Tutt’altra storia è farci un viaggio dentro, anche breve, anche “turistico” (nel senso, davvero ti perderesti il Colosseo la tua prima volta a Roma?), ma curioso di conoscere e aperto. La maggior parte delle volte basta non chiudersi nelle pizzerie… altrimenti, che senso ha viaggiare?