Flash Story
Aragosta
Quando l’aragosta era cibo per detenuti
Domiziano, da “dominus et deus” alla damnatio memoriae
World Press Photo 2023, il mondo raccontato per immagini
PerCorti di Vita a Torino
Lucia Annunziata racconta gli “inquilini” degli ultimi 10 anni
Hybris di Rezza e Mastrella a teatro, i due lati della porta
Eminem, 50 anni del bianco che ha segnato il rap
Rachel Carson, agli albori dell’ambientalismo moderno
Il Pride di Bologna e il suo orgoglio
Sheila Ribeiro, arte che invita al “non-dominio sulle cose”
World Press Photo, il fotogiornalismo del 2021
Dario Argento al Museo del Cinema di Torino
Non mi lascio commuovere dalle fotografie – la mostra per i 100 anni di Pasolini
Anni Interessanti, l’Italia 1960-1975
Armi biologiche: da Wuhan alla guerra in Ucraina
Romics, dai Millennials alla Generazione Z
Sport e politica, l’arma del boicottaggio
Se i proverbi se la prendono (solo) con le donne
Il dispotico smartphone
biancaneve
La “dittatura” del politicamente corretto (nun se po’ più dì)
Perché ci sentiamo in obbligo di giustificare il violento?
0 like prateek katyal
Il giornalismo sui social e la gestione del conflitto
logo mundialito 1980
Uruguay 1980, the P2 Lodge, football and the Gold Cup (on TV)
“Definire è limitare”
Bambine-streghe, quando le “catene del pregiudizio” sono reali
Inferno a Roma, quando il Diavolo non ci faceva paura
Trascrittori forensi, “chiediamo giustizia alla Giustizia”
“Duel” a Palazzo Merulana, Amici miei vs Compagni di scuola
new york skyline 11 settembre torri gemelle
11 settembre 2001, i 20 anni dall’attentato
rambaldi profondo rosso
Horror movies, the fine line between trash and cult
Europei di calcio, dalla Guerra Fredda all’edizione condivisa
Trap, giovani e società

Gender

 Generi. Donne, GLBTIQ e diversità

Genere (definizione): l’insieme dei caratteri essenziali per cui una cosa è simile ad altre o differisce da altre.

Genders. Women, GLBTIQ and diversity

Gender (definition): “the set of essential characters for which one thing is similar to others or differs from others”.

Hargeisa, Somalia. Photo by Yasin Yusuf on Unsplash

Rachel-Carson-al-suo-lavoro-scientifico-e-al-suo-pensiero-si-sono-ispirate-tutte-le-associazioni-1Rachel Carson, agli albori dell’ambientalismo moderno

Sebbene le prime idee di sostenibilità siano già iniziate a circolare nel XIX secolo, contestualmente alla Rivoluzione Industriale, il moderno ambientalismo ha 60 anni. Era il settembre 1962 quando la biologa e zoologa Rachel Carson pubblicò Silent Spring, Primavera Silenziosa, libro di denuncia contro l’uso di pesticidi e biocidi tossici nell’agricoltura. Il libro viene considerato un riferimento per l’ecologia. Un po’ perché smuove per la prima volta la collettività in questa direzione. Inoltre, perché consolida il concetto di ambiente sano non solo in funzione di salvaguardia della salute umana…

Il Pride di Bologna e il suo orgoglio

Giugno è il mese del (Gay) Pride. Ormai viene accorciato. Accogliendo molti più “generi” di quelli immaginati in un primo momento, durante quel primo “ultimo sabato del mese” del 1970 a Chicago. Definito come una “manifestazione pubblica” ormai internazionale “per l’accettazione sociale e l’auto-accettazione delle persone omosessuali e il riconoscimento dei relativi diritti civili e legali”… il Pride è da sempre aperto a chiunque…

sheila ribeiro neither national nor geographicSheila Ribeiro, arte che invita al “non-dominio sulle cose”

Ci sono mostre, e mostre. Arte molto estetica, senza contenuto. O tanti contenuti, senza arte. Quella dell’artista brasiliana Sheila Ribeiro, classe 1973, riesce a combinare entrambi nella sua prima collaborazione con la galleria PostmastersRome. Diretta da Paulina Bebecka e Eugenia Carabba è la filiale romana della newyorkese PostMasters. Un forte impatto estetico, con un ancor più forte (e profondo) contenuto, a cui bisogna dare (comunque) il giusto tempo di emergere…

imbarco al porto di civitavecchiaAnni Interessanti, l’Italia 1960-1975

Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’Italia è un Paese da ricostruire, sia in senso letterale che sociale, politico, economico. Sono anni in cui alle enormi difficoltà si risponde con entusiasmo e voglia di ripartire. Ma non sono anni facili e spensierati, nonostante la più che comprensibile voglia di leggerezza. Perché al progresso economico o alla effervescente scena dello spettacolo, non si accompagna un’adeguata crescita sociale. Le sperequazioni sono evidenti: tra Nord e Sud, uomini e donne, città e campagne, operai e ceto medio…

franz von stuck il peccato... donna. stereotipiSe i proverbi se la prendono (solo) con le donne

La maggior parte dei proverbi italiani nascevano con l’intenzione (tutta maschile) di “sminuire”, alla meglio “deridere” le donne, considerate appartenenti al “sesso debole” e per lungo tempo anche prive di qualsiasi virtù. Proverbi che ancora vengono in parte utilizzati. Oltretutto oggi si assiste alla pericolosa e triste tendenza a censurare e moralizzare il passato. Forse il punto non è tanto censurarli, ma riderci su. E magari arricchendo il futuro di nuovi proverbi per le donne, inventati dalle donne…

272331419_310537767793486_2129696957448966643_nPerché ci sentiamo in obbligo di giustificare il violento?

“Un giudice donna”, “un poliziotto donna”, “un presidente donna”. Donna, donna, donna. Vicino a ogni “nuova” professione. Oppure interi testi lunghi pagine (!) scritti con la schwa perché si vuole dimostrare di essere inclusivi. Perché invece la gente non vede che così si fa solo peggio e che sarebbe tanto più semplice modificare l’uso della lingua secondo regole (maschili/femminili) che già possiede?

saint-camille-photos-3Bambine-streghe, quando le “catene del pregiudizio” sono reali

Siamo sempre più abituati a seguire psicoterapie e assumere psicofarmaci. L’Aifa già dal 2019 aveva lanciato l’allarme per l’aumento nel consumo di ansiolitici e antidrepressivi in Italia (e in Europa). Ma forse, a noi europei, ormai sfuggono quali siano i veri problemi della vita. “Secondo l’OMS, il 75% dei casi di malattia mentale si concentrano nei Paesi a basso reddito”. Ma se hanno anche altre problematiche, come… una guerra, si può intuire come il dramma diventi esponenziale…

biancaneveLa “dittatura” del politicamente corretto (nun se po’ più dì)

A sentire le discussioni sui media (non solo sui social) sembra sia in atto una guerra all’ultimo sangue tra dittatori del politicamente corretto e paladini della libertà di espressione (o di insulto?), secondo cui “non si può più dire niente”. Ma non sempre la percezione coincide con la reale portata di un fenomeno, spesso più marginale di come appaia…

La questione della moralità nel giudicare le donne

Ancora oggi la solita storia? Grandi donne attaccate sul piano della moralità. Se poi ci metti pure la politica… allora va bene anche annientarle. L’importante è arginare il loro avvicinamento al “potere” (a meno che non ragionino più o meno come gli uomini, ovvio!). Questa storia racconta una dinamica ricorrente da centinaia di anni, se non millenni. Da ieri a oggi i nomi che vengono in mente possono essere infiniti…

Floyd e gli altri: se c’è il video (forse avrai giustizia)

Mostrare immagini forti riguardanti una persona amata non è una scelta facile da sostenere da nessun punto di vista e, soprattutto, non è giusto che si debba arrivare a questo solo per ottenere almeno un pezzo di giustizia… appunto. Eppure il meccanismo di “azione e reazione” sembra essere sempre lo stesso ormai: immagini scioccanti → pressione dell’opinione pubblica → Governo costretto a fare qualcosa di più incisivo – con l’aggravante del tempo però. Per cui se ieri bastava dire che stava succedendo qualcosa per “muovere” le persone, oggi non ci si “accontenta” nemmeno più di blande fotografie. Vedere (video hd) per credere. E forse agire…

Photo by Zuza Gałczyńska on UnsplashLa Polonia (e l’Europa) contro l’aborto

La Polonia fa parte dell’Unione Europea dal 2004, ma già dall’anno successivo, a leggere i fatti, il progetto comunitario rischiava il naufragio. Dagli anni ’90 governi di centrodestra e centrosinistra avevano «consolidato le strutture democratiche e creato un’economia di mercato», finché la spinta decisiva all’ingresso in Ue arrivò dalla sinistra, come accadde in Italia. Il problema era il lascito di una «forte disoccupazione» con pesanti «tagli ai servizi sociali» che hanno portato in breve tempo a una virata di governo prima conservatrice, e poi sempre più euro-scettica e nazionalista…

uomo cammina lungo un muro con una scritta“Tutto o niente”, uno stereotipo assoluto

Tutto o niente” è un modo di dire che sembra provenire dall’antica Roma, sottintendendo il potere, e che ricorre in molti Paesi (“all or nothing”, “todo o nada” ecc.). Oggi è comune usarlo in senso generale, come una sorta di filosofia esistenziale, di solito pronunciata da, o associata a chi sa come “vivere davvero” la vita o “amare sul serio” una persona. E cioè al massimo dell’intensità, “sennò non serve a nulla”, “non vale la pena”… ma ha davvero senso?

kajllionaireKajillionaire, la truffa (dei sentimenti) è in famiglia

Ne fa uno ogni 5-10 anni, ma quando esce… she strikes again: Miranda July, al suo terzo lungometraggio con Kajillionaire, presentato martedì per le scuole al Festival di Roma (le proiezioni dureranno fino al 25 ottobre) e uscito nei cinema in Italia il 19 novembre 2020…

Luud Schimmelpenninkl provo bicicletta bianca“Provo”, il ’68 di Amsterdam (tre anni prima)

Quando si pensa ai movimenti studenteschi e operai del Sessantotto, vengono in mente Parigi, San Francisco e la Summer of Love, o la Primavera di Praga, con la Cecoslovacchia che cerca di ribellarsi senza troppo successo all’Unione Sovietica. Ma c’è anche già chi, da tre anni, è passato per quelle stesse proteste e istanze per trasformare la società: l’Olanda, grazie all’attività del movimento “Provo”…

rana pescatrice degli abissiVita negli abissi, non solo “mostri primordiali”

Se prima del 1872, anno in cui si concluse la spedizione scientifica Challenger, si credeva che gli abissi oceanici fossero inabitati, qualche motivo c’era. Come poter sopravvivere senza energia e luce solare e con una pressione insostenibile?

Arrivano i Rewriters, ri-scrittori di un mondo sostenibile

 Rewriters è un nuovo “movimento culturale, la risposta all’insofferenza per un mondo che non ci va più bene e che vogliamo riscrivere per renderlo più sostenibile, anche culturalmente. Per farlo è sostanziale il pensiero laterale e divergente”….

La solidarietà femminile nelle opere di Artemsia

Oltre alla violenza c’è un altro aspetto ricorrente nei quadri di Artemisia Gentileschi: la solidarietà femminile. Un tema che può sembrare banale da parte di una donna, ma anche questo ha un senso molto più profondo se si considera “la sua vita dentro la sua arte”. Ci fu una figura femminile in particolare che non la aiutò affatto, anzi, la infilò dentro la tragedia che caratterizzò la sua gioventù. Ma altre la aiutarono con compassione. E Artemisia non l’ha mai dimenticato, anzi, forse la sua più grande lezione “femminista” è proprio qui dentro…

La Storia e le statue (iconoclastia pt. 3)

Ma quindi, si vuole cancellare la Storia abbattendo o vandalizzando statue? La preoccupazione in tal senso non è infondata, ma al momento un po’ eccessiva. Bisogna considerare la concitazione del periodo, la rabbia che da Derek Chauvin finisce per travolgere indiscriminatamente secoli di Storia secondo il classico schema cambiamento-terrore (tutti in un unico processo di massa)-assestamento…

La catarsi della violenza nell’arte: la storia di Artemisia Gentileschi

Artemisia Gentileschi è stata una delle più grandi pittrici della storia, “la prima celebrata e riconosciuta nella storia dell’arte”, la prima a entrare nell’Accademia delle Arti di Firenze. Ma purtroppo anche una delle prime donne a subire un processo per stupro. Subire doppiamente, già. Perché nonostante fosse la vittima, è a lei che furono inflitte le torture. Il suo nome oggi ricorre da centri anti-violenza e movimenti femministi, poiché fu una vera eroina del tempo per il modo in cui affrontò la violenza carnale prima, e quella della giustizia dopo. Ma questa attenzione alla sua biografia non deve distogliere, come spesso succede, dalla grandezza della sua arte, anche se le due sono strettamente legate…

streghe d'oriente olimpiadiStreghe d’Oriente e Garofani Rosa, il Giappone ripartì dallo sport femminile

Le vittorie del 1964 alle Olimpiadi di Tokyo e del 2011 ai mondiali in Germania sono due imprese dello sport femminile del Giappone che partono dalla questione di genere ma finiscono per trascenderla, ottenendo un riscatto che, dalle squadre, si è esteso a tutto il Paese…

football v homophobiaOmosessualità nel calcio, un tabù difficile da infrangere

Lo storico inglese James Anthony Mangan fa risalire le ragioni dell’omofobia nel calcio, che rende quasi impossibile i coming out per i giocatori, alle origini dello sport, cameratesco, quasi militare, nei college britannici di fine Ottocento. Ma da allora il progresso è stato lentissimo. Febbraio è stato il mese per l’azione contro l’omofobia nel calcio…

amadeus touretteLa Tourette e lo stereotipo della coprolalia

La sindrome di Tourette viene diagnosticata per la prima volta dal medico francese George Gilles de la Tourette nel 1884, ma le cause non sono ancora del tutto note, a differenza di come gli effetti si manifestino. Uno stereotipo comune è l’esclusiva associazione alla coprolalia, un comportamento compulsivo che spinge irrefrenabilmente al turpiloquio. È uno dei tic provocati dalla Tourette, ma non l’unico e non è nemmeno detto che si palesi, anzi probabilmente non lo farà. Insomma non c’è una casistica facilmente tipizzabile…

Making of love collage

Making (of) love, un film per dire sì alla tua libertà

L’educazione sessuale arriva (finalmente) nelle scuole. Ed è fatta dai ragazzi”. Questo è l’ambizioso progetto di Making of Love, portato avanti da otto giovani italiani, dai 19 ai 25 anni, che un giorno si incontrano a Genova e un mese dopo hanno in mano l’idea: “realizzare un film che racconti ad altri ragazzi e ragazze (dai 15 anni in su) le varie sfumature della sessualità a partire dall’ascolto del proprio corpo e dei propri sentimenti. E visto che in Italia l’educazione sessuale latita, a fine anno lo porteremo nelle scuole!”…

ILLUSTRAZIONE DI DANIELA CARVALHOL’insostenibile tabù del sesso

Il sesso è bellezza, gioco, naturalezza, intimità, espressività, amore, creatività e procreazione… non ha un aggettivo negativo. Allora perché il sesso, e la sua educazione, viene (ancora) vissuto come una sorta di tabù, una trasgressione, qualcosa di sporco e segreto, quando in realtà è la cosa più naturale che esista?

Donne che imitano gli uomini

L’ovvia e giusta pretesa da parte delle donne di ottenere, da un lato, il pari riconoscimento di diritti e dignità, rispetto alla controparte maschile, e dall’altro, di veder finalmente riconosciute certe caratteristiche considerate maschili, come la forza o il coraggio, non significa (volere o dover) essere veramente come gli uomini. Inseguirli su tutto quanto, usando i loro metodi, per processo di imitazione. E’ vero che il “nemico” (si fa per dire chiaramente!) va studiato da vicino. Ma perché continuare a nasconderci? Perché non continuare a scalare le vette mostrando al mondo quello che siamo veramente? Perché non mollare ogni resistenza per mescolarci veramente?

donne insiemeLa potenza delle donne

Si sottolinea sempre l’impotenza delle donne. Di fronte al mondo pensato e plasmato dagli uomini. La donna non rispettata, in pericolo, più debole. Raramente però si fa attenzione all’enorme potere che le donne hanno, ma che può manifestarsi solo attraverso una concreta unione tra loro…

I viaggi di Alice

Alice nel paese delle meraviglie è stata edita, tradotta, adattata e riadattata per ogni media, milioni di volte. Si loda la dolce versione piuttosto fedele della Disney, si condanna quella di Tim Burton che l’ha incredibilmente “americanizzata”. E ogni anno arriva qualcosa di nuovo, come la recente versione acrobatica dei Momix. Gotica, semplificata, pop-up. Alice l’abbiamo davvero vista e letta in tutte le salse. Ma pochi – anche se parliamo dell’ordine di centinaia di persone – l’hanno vista interpretata a teatro da chi quei ”paesi” li conosce bene…

Il teatro “pathos-logico” che cura le emozioni

A Roma, lungo l’odiata Cassia con le macchine sempre in fila, c’è qualche perla nascosta. Per esempio l’ambasciata del Kazakistan. E, proprio di fronte, il Teatro Patologico, il cui nome può suggerire cose disturbanti. Anche. Come testimoniano certe “storie da manicomio” agli inizi della carriera del suo fondatore. Ma è soprattutto un lavoro importante sulle emozioni (pathos) che all’estero ci invidiano, ma noi “chiaramente” conosciamo poco…

Calcio femminile, andare oltre il dilettantismo

Se Ronaldo o Messi decidessero di boicottare i mondiali per questioni sindacali ci sarebbe la rivoluzione, considerando anche la maniera viscerale di vivere il calcio in Paesi come Portogallo e soprattutto Argentina. La scelta di Ada Hegerberg, attaccante della Norvegia e del Lione e pallone d’oro in carica, di rifiutare la convocazione al campionato del mondo femminile di Francia 2019 non avrà avuto grandissimo risalto mediatico, ma le motivazioni di fondo sono molto importanti. E sono il vero nocciolo della questione sul dislivello salariale e professionale tra donne e uomini nel calcio…

Igbo-Ora, Nigeria: la città dei gemelli

L’incidenza media dei parti gemellari è di circa l’1% a livello mondiale, ma ci sono molte eccezioni. Linha São Pedro, piccolo villaggio in Brasile, raggiunge addirittura il 10%, tanto da aver alimentato voci al limite del complottismo (forse oltre) che chiamavano in causa esperimenti nazisti. Kodinji e Mohammadpur Umri, in India, raggiungono il 4,5%, stessa percentuale di Igbo-Ora, in Nigeria, che si è guadagnata l’appellativo di città dei gemelli con tanto di cartello di benvenuto e di festival annuale…

festival di beltane, irlanda, primo maggioCos’era prima il primo maggio?

Il “Primo Maggio” cambia con le latitudini e longitudini nello spazio e nel tempo…non è festeggiato da ben 93 paesi su 196. e nel passato era qualcosa di completamente diverso. Tradizioni che in molti stanno cercando di recuperare…

primo slogan 1 maggioPrimo maggio, su coraggio!

Il Primo Maggio, Festa del Lavoro, viene festeggiato in 89 Paesi (su 196) per ricordare la lotta dei lavoratori che riuscì a conquistare la riduzione della giornata lavorativa da 12 a 8 ore. È una festa di origine socialista, comunista e anarchica che incredibilmente ancora sopravvive senza troppe avversioni o mistificazioni. Sarà perché il lavoro riguarda davvero tutti. Ma siamo sicuri che non si possa fare meglio?

donne contemporaneeLe Contemporanee, il diritto alle donne oltre ogni politica

Le Contemporanee è una startup sociale e piattaforma digitale che vuole raccogliere a livello nazionale ed europeo tutti i femminismi e le correnti di genere, in modo da unirsi finalmente in un unico corpo pensante, che abbia quindi un’azione più forte e completa su questi temi. Perché il diritto è lo stesso per tutte e per tutti, al di là di ogni differenza e politica…

grande come una città chiamata alle artiUn municipio Grande come una città

Grande come una città è il municipio III di Roma, zona nord-est della capitale che va da Monte Sacro a Tor San Giovanni. Grande non per il territorio, ma per il movimento di cittadini che è nato al suo interno con l’intenzione di risvegliarlo tramite progetti sociali e culturali autogestiti. Come si faceva durante le occupazioni al liceo, ma senza occupazioni e senza liceo. Grande come una città, al contrario, apre le porte e gli spazi e coinvolge una città intera…

bambino coi tacchiIdentità di genere, non è mica tutto rosa e azzurro

Sul web girano articoli che con tutte le buone intenzioni cercano di diffondere il senso di “normalità” per chi non si riconosce nella propria identità, maschile o femminile, se ci si sente più vicini alla “sensibilità” del sesso opposto. Il problema è che si confonde spesso la “varianza” con la “disforia” di genere. E soprattutto, per spiegare entrambe, si fa leva sugli stereotipi. Siamo proprio sicuri che maschi e femmine abbiano certe inclinazioni, o siamo (soprattutto) noi adulti a indirizzarli sul “come crescere” secondo canoni ben definiti?

occhi azzurri diabolikDiabolik ed Eva, il fumetto violento creato da due donne

Ormai famoso in tutto il mondo, Diabolik è un personaggio immaginario dei fumetti, ladro e spietato assassino, insieme alla sua complice e compagna di vita Eva Kant. Ma non tutti sanno che… fu ideato negli anni ’60 da due brillanti donne italiane che erano in grado di parlare amabilmente di violenza sorseggiando del tè… e poi il primo disegnatore di Diabolik sparì nel nulla…

Gli italiani visti dalla Luna

“Dove sono gli italiani che si vedono negli spot della schiuma da barba? I miei clienti sono un po’ vecchi e con la pancetta”. Luna, all’anagrafe Batuna, è una ragazza albanese scappata dall’assenza di un futuro dignitoso e sbarcata in Italia con l’idea (distorta dal filtro della TV) di sfondare nello showbiz. Lo spettacolo, quello vero, è Luna – gli italiani visti dalla luna, andato in scena al teatro Belli di Antonio Salines, a Roma…

vignetta ogmNatura vs chimica, gli OGM contro i pesticidi

Natura VS chimica, due nemiche giurate che non sono poi così contrapposte, con la lista finale di stereotipi… Il vero problema è solo uno: “essere manichei è sempre sbagliato”…

Angry white Shih Tzu with brown eyesIl cane più pericoloso? Anche questo è razzismo

Dopo aver parlato della loro storia millenaria e come siano stati in grado di instaurare con l’uomo un rapporto da subito privilegiato, oggi quasi d’amore, l’etologo Enrico Alleva viene al lato scottante della faccenda: “i cani pericolosi”, perché soprattutto “chi ha bambini, ha spesso paura”. Tra esagerazioni e discriminazioni, tutti gli stereotipi del “cane cattivo”…

America di Maurizio CattelanFenomenologia del cesso*

Poi dice che gli stereotipi non sono ovunque e nonostante questo nemmeno li vediamo. Vi siete mai posti delle questioni sulla vostra tazza? Non parlo di meditazioni mattutine per incentivare lo stimolo né di recipienti per la colazione. Parlo proprio della tazza del cesso . Sono sempre più alte. Scaricano sempre peggio, sprecando sempre più acqua. Non le abbiamo mai messe in discussione, ma siamo sicuri siano la scelta migliore?

Uguaglianza e diritti delle donne: lo strano caso della Svizzera

La Svizzera è considerata come uno dei migliori esempi di Paese civile, per la neutralità nelle guerre mondiali, il massiccio ricorso alla democrazia diretta con in numerosi referendum, diritti avanzati (vedi eutanasia), l’essere sede di istituzioni come la Croce Rossa o teatro di trattati come la Convenzione di Ginevra. Ma non mancano le contraddizioni, dalle banche che hanno accettato soldi di evasori e nazisti, la velata intolleranza, il ritardo nel concedere uguaglianza alle donne. Per la serie “forse non tutti sanno che…”, le elvetiche hanno ottenuto il suffragio solo nel 1971…

formalità coloriLa formalità ci spinge a essere meno autentici

Da una funzione fondamentale di convivenza e agevolazione comunicativa (mostrarsi benevoli per poter intraprendere uno scambio) in periodi storici incerti, la formalità che ormai dovrebbe dare per scontata la disponibilità al dialogo, sembra stia ostacolando la vera conoscenza dell’altro, il quale tende piuttosto a nascondersi dietro di essa...

identitàIl disturbo dell’integrità dell’identità corporea (o transabilità)

La transabilità o per meglio dire il Disturbo dell’integrità dell’identità corporea, è una patologia mentale che porta a ritenere estranee parti del proprio corpo perfettamente funzionanti, con il desiderio di amputarle. Non senza conseguenze etiche per la comunità

“Lady Macbit, le signore del videogame”

E allora, dopo aver parlato dei videogiochi nella loro nuova veste utile, femmine e social, eccole qui le “Lady Macbit, le signore del videogame”, tutte italiane (e quasi tutte romane)… che hanno contribuito a dare vita a realtà anche piuttosto sconosciute, per chi non è un “fissato” del settore…

Videogiochi: sempre più utili, social e in mano alle donne

Al festival Arcipelago (cortometraggi e nuove immagini) di Roma, al caro vecchio Teatro Palladium a Garbatella (fino al 10 dicembre 2017), si chiacchiera di videogiochi. Dopo decenni di misoginia o, alla meglio, disinteresse per il mondo delle donne, se oggi sono sempre più utili, “stratificati” e social è anche merito delle donne, sia come sviluppatrici che come consumatrici…

sante puttaneDonne, l’eterna lotta tra “sante” e “puttane”

Era ora che le donne insorgessero contro le molestie (anche) nel mondo dello spettacolo! Ma come al solito, quando il dibattito su importanti questioni sociali va a finire sui media – e ci finisce sempre – tende a sfuggirci un po’ di mano. Quello che conta, tra troie e leccatine, è che “la prevaricazione dell’uomo sulle donne” è un fatto vecchio come il cucco, e non solo nel cinema, ma ovunque, dalla politica alle mura di casa, e oggi per la prima volta molte donne lo stanno facendo sapere a tutti. Questo processo porterà anche a falsità ed esagerazioni, ma dov’è il beneficio di vivere in un mondo facendo finta che le cose vadano diversamente? E perché la violenza sulle donne è (ancora) accettabile?

Molestia, violenza… non è proprio la stessa cosa

Il primo dato che colpisce, in questo effetto valanga di cronache, e opinioni sulle cronache (Weinstein, Hoffman, Spacey e le “molestie” di Hollywood sulle sue attrici…), è l’intercambiabilità della parola “molestia” con la parola “violenza”. Quando sono ben diverse – “le parole sono importanti” gridava un esasperato Nanni Moretti in Palombella rossa. Le molestie sono sì fastidiose, ma sono molestie, appunto, “un disagio, un disturbo, una noia”. Altra cosa è la violenza, “un danno, un abuso di forza fisica, una costrizione, un’oppressione, l’obbligo a cedere la propria volontà”. Ciò non toglie che una molestia può diventare violenta, se fatta in determinati contesti…

Il razzismo è negli occhi di chi guarda Non ha veramente senso prendere la foto di una bambina che sorride, con indosso una maglia sportiva, per insultare qualcuno. A maggior ragione se questa bambina è Anna Frank, una ragazzina quando diventò, suo malgrado, una delle più grandi scrittrici del Novecento…

scena da screamStalker, vecchia storia nuova tecnologia

“Ci vogliono dalle 24 alle 48 ore per creare un’identità credibile per fare da stalker o bullizzare una persona. Il paradosso sta tra l’enorme fragilità dell’identità digitale e l’estrema fiducia a scambiare informazioni…

Le libertà della stampa (pt. 2)

In Europa si parla sempre del potere che mette a tacere i giornalisti – cosa vera, grave e diffusa (leggi La libertà di stampa). Al contempo non si parla mai (se non in zona Cinquestelle con i soliti toni generalizzanti), dei tanti giornalisti corrotti (perlomeno da un punto di vista professionale) che di fatto non forniscono una visione oggettiva del potere. Giornalisti, insomma, che si prendono delle libertà che ovviamente hanno degli effetti a caduta su intere popolazioni…

Le piramidi di Meroe, SudanMariam e le altre storie (già) dimenticate del Sudan

Nel 2013 Meriam Ibrahim Ishag fu rinchiusa in una prigione del Sudan per il suo credo. È una delle poche storie note, con annesso lieto fine, arrivata fino in Italia. Nel Paese c’è una forte persecuzione dei cristiani, ma di tutto il resto non si sa quasi niente…

Joan Mulholland, la bianca che sfidò il KKK

Joan Mulholland è un nome che può non dire molto alla maggioranza, ma è anche e soprattutto per gente come lei che le lotte per i diritti civili hanno avuto successo. Prima di tutto, perché è una bianca originaria degli stati del sud, fattore che ha attirato le attenzioni delle forze dell’ordine e del Kkk. Ma minacce, aggressioni, perizie psichiatriche e il carcere non sono riusciti a fermarla…

la Huston nel film The WitchesLa paura che limita la libertà: la donna strega

La strega è donna. Siamo a Triora, in Liguria, a fine ‘500. Qui si svolse uno dei primi casi di stregoneria, montato ad hoc, che incarcerò, torturò e uccise decine di donne innocenti. Una carestia avvenuta per motivi commerciali trovò nella “paura che uccide la libertà” la leva per il capro espiatorio perfetto. La stessa paura che oggi chiede più sicurezza e più controllo…

Convenzioni André Derain Età dell'oroLe convenzioni e l’impossibilità di combatterle (tutte)

Le convenzioni permeano ogni aspetto della collettività, per definizione. Per quanto ci si possa vantare di essere alternativi, anticonformisti e anticonvenzionali, questo sarà possibile sono in minima parte. Altrimenti dovremmo mettere in questione ogni cosa, a partire dal linguaggio e dal calendario. Allora meglio avere la consapevolezza che si potranno ottenere solo piccole ma magari significanti vittorie e concentrarsi su cambiamenti lenti ma inesorabili. Perché “senza ordine non può esistere nulla, senza caos nulla può evolvere”…

sciamanismo in CoreaCorea del Sud: la Park, la Samsung e la sciamana

La Corea del Sud è tornata a votare dopo una delle vicende più strane che l’hanno interessata: quella che riguarda Park Geun-hye, riuscita a diventare, in una volta sola, la prima donna presidente, finita in un impeachment, e poi in carcere… nella storia del Paese. E per colpa di due sciamani…

Il fumo degli stereotipi genera mostri

“Oltreconfine. Storie dal mondo live è il primo show su fatti e storie dall’estero. Reporter, fotogiornalisti, attori, musicisti e ospiti speciali si alternano sul palco per esplorare insieme al pubblico gli eventi più insoliti che avvengono in giro per il mondo”. Ogni volta le storie sono diverse, raccontate tra il teatro e la conversazione, e perlopiù sconosciute. Ma hanno sempre un legame che le tiene insieme: alcune sono unite proprio dallo stereotipo, o meglio la sua versione gigantesca, Il fantasma di fumo, l’enorme illusione che nasce e si sviluppa da una piccola credenza o superstizione, rendendo complesse situazioni altrimenti molto semplici, nel migliore dei casi, fino ad arrivare a cambiare la Storia e, addirittura, provocare tragedie…

Crimini d’odio, legiferare il fallimento (Hobbes aveva ragione)

Leggi che inaspriscano le pene per i crimini d’odio sono considerate avanzate. Ma cambiando prospettiva, una società che necessiti interventi normativi del genere dimostra tutta la sua debolezza. Se bisogna per forza specificare che la discriminazione etnica, di genere, preferenza sessuale e religiosa è da condannare, vuol dire che qualcosa non va. E per quanto il lavoro dei legislatori possa essere apprezzabile, è al tempo stesso sintomo del fallimento del senso di comunità…

Rosa Tomei, la “serva” di Trilussa era una poetessa

“Trilussa andò a vivere nel famoso atelier di via Maria Adelaide nel 1915”, a 44 anni, all’apice della sua fama, quando la casa era frequentata da ospiti illustri, dalla Magnani a Petrolini e lui faceva tournee anche all’estero, in Francia, Brasile, Argentina, Egitto… raccontano che bastava scrivere “Trilussa Roma” sulle lettere che queste gli arrivavano. “Era lo stesso anno in cui a Cori, in provincia di Latina, nasceva Rosaria Tomei…”, racconta Ada Scalchi dell’Associazione 8 marzo, l’inizio di quella che fu un’unione speciale tra un grande poeta e una misconosciuta allieva e poetessa…

Valeria Golino, protagonista di Come il vento, film liberamente ispirato alla vera storia di Armida Miserere, una delle prime donne direttrici di carcere in Italia, divisa tra umanità e durezzaSi arriverà a eliminare le carceri? Le nuove direttrici (2)

A Regina Coeli ci si interroga su sé stessi e il “sistema carcere”, tra stereotipi e comunicazione. Un direttorio completamente al femminile che cerca di attuare un cambiamento, un corpo di “agenti” stanchi di essere definiti ancora “guardie”, dentro un “luogo di costrizione”, migliorato nel tempo, che deve però proseguire nella sua evoluzione diventando quel “luogo di cura” immaginato da uomini illuminati, o semplicemente umani, già tanto tempo fa…   


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Si arriverà a eliminare le carceri? I soliti reclusi (1)

A Regina Caeli ci si interroga su sé stessi e il “sistema carcere”, tra stereotipi e comunicazione. Un direttorio completamente al femminile che cerca di attuare un cambiamento, un corpo di “agenti” stanchi di essere definiti ancora “guardie”, dentro un “luogo di costrizione”, migliorato nel tempo, che deve però proseguire nella sua evoluzione diventando quel “luogo di cura” immaginato da uomini illuminati, o semplicemente umani, già tanto tempo fa…

odi-et-amo-catulloOdi et Amo (troppo)

Da sempre tendiamo a dare alle parole dei giudizi a priori, che possono essere di tipo positivo o negativo. Un po’ come faceva Gaber con la destra e la sinistra, si potrebbe dire cos’è bene e cos’è male per quasi tutti gli opposti, caldo/freddo, magro/grasso, chiaro/scuro. Ma la categoria su cui facciamo più nette divisioni è quella dei sentimenti: sappiamo perfettamente quali sono quelli buoni…

Donne e islam: Gender Jihad e femminizzazione della povertà

I cambiamenti sono lenti perché il movimento delle donne nel mondo islamico è diviso tra femminismo islamista da una parte, e femminismo laico e islamico, dall’altra, è diviso cioè tra donne che credono nella complementarietà di genere e quelle che credono nell’uguaglianza di genere. Quest’ultime portano avanti una “Gender Jihad” che cerca di salvare le donne, anche, dalla povertà…

Donne e islam: “divorzio all’islamica”

“Non è cosi semplice affermare che sia l’Islam a portare arretratezza alle donne, la questione è molto più complessa”. Le storiche della Sis si sono incontrate, come ogni anno, presso la Casa Internazionale delle Donne, per discutere di attualità e storia, insomma come si è arrivati a oggi partendo da ieri. Nell’istruzione, nel lavoro e nella politica si sono registrati importanti passi avanti. “Ma ancora poco si sta facendo per quanto riguarda il Diritto di famiglia islamico, insieme religioso e tradizionale, conservato dalla maggior parte dei Paesi musulmani, e che “sicuramente mantiene molti elementi discriminatori nei confronti delle donne”…

malati-di-nientE’ tutto un equilibrio sopra la follia (pt.2)

La follia non si sa bene cos’è e per questo fa paura, allora l’informazione ha un ruolo fondamentale: è in fondo più possibile di ieri che dalla follia come “atto sconsiderato” si possa pensare anche all’anticonformista stay foolish (“rimanete folli”) di Steve Jobs. In ogni caso, come diceva Freud, “la follia è dentro la vita…

"L'equilibrio sopra la follia" di Juanita Capogna, artista di BariE’ tutto un equilibrio sopra la follia

“Facciamo 2 chiacchiere? Di sicuro una cosa che si dice degli psichiatri è che sono persone a cui non mancano le parole…”, commenta scherzosamente Claudio Mencacci, presidente della Società di Psichiatria. Ma le parole, soprattutto in italiano, hanno molti sinonimi e più sfumature, tanto che per la gente “il folle è più pericoloso del matto, che fa più simpatia…”

south-park-logoSouth Park XX stagione, dai troll ai trump

South Park smette di essere teenager. È infatti da poco iniziata la trasmissione della ventesima stagione del cartone animato made in Colorado, che si è evoluto seguendo l’attualità, abbandonando temi più generici e senza tempo per seguire da vicino e praticamente in diretta le tendenze della società…

IKN11590902.jpgFemmicidio, uomini abituati a odiare le donne

Mi sa che almeno una volta nella vita ci passiamo di mezzo tutte. Un fidanzato un po’ troppo geloso, un marito che ti spia le mail, quello a cui piace fare le piazzate in mezzo alla strada, l’ex che ti telefona mille volte per sapere dove sei, il mezzo sconosciuto che ha deciso di aspettarti…

Stereotipo: una foto nella tua testa o un'opinione che hai su una persona o un gruppo di persone, basata sulle azioni o i comportamenti di altri che sono similiLo stereotipo (o giudizio avventato sulla perfezione imperfetta)

“Stereotipi, pregiudizi e discriminazioni sono spesso concepiti come correlati, anche se esprimono concetti differenti: gli stereotipi sono una componente cognitiva, è come il nostro cervello normalmente gestisce le informazioni, spesso senza una vera e propria consapevolezza; il pregiudizio è la componente affettiva di questo “stereotipare”; infine, la discriminazione è la parte comportamentaleche segue le reazioni pregiudiziali”…

Le principesse Disney e l'immaginario che si portano appressoPrincipesse, specchio (delle brame) della società

Belle e magre, aggraziate e armoniose, romantiche e sempre alla ricerca dell’amore, gentili e disponibili, affabili e amorevoli, servizievoli e attente. Il ruolo di genere sempre uguale delle principesse delle favole: personaggi tendenzialmente irreali nei quali, però, molte bambine cercano di rispecchiarsi. Vero che le prime principesse erano tutte donnine sottomesse, ma era anche la realtà, prima devono trasformarsi le donne…

crazy_scientist_708x325La scienziata pazza

Chi ha inventato la lente fotografica senza riflesso, la siringa medica e la tecnologia wireless? Nessuno lo sa. E anche i nomi di Katherine Blodgett, Letitia Geer e Hedy Lamarr, suggeriscono poco o nulla. Forse le donne hanno meno genio. Forse sono più ingenue. O forse hanno da sempre avuto meno mezzi. Avere meno mezzi e più ostacoli significa, per forza, avere meno possibilità di riuscire. A quel punto ce la fanno in poche…

multitasking (1)Il dio malefico del multitasking (che non esiste)

Gira su internet una nuova ricerca che afferma che “le donne hanno bisogno di dormire più a lungo degli uomini poiché sono più spesso Multi Tasking”. Peccato che il famigerato multi-tasking non esista! “Quando la gente pensa di fare più cose in contemporanea, in realtà sta solo passando da un compito a un altro molto rapidamente”. E questo fa male (e questo bisognerebbe dire!) sia a livello fisico che cognitivo, sia alle donne che agli uomini…

tierra_y_libertad_by_scumbuggJinealogia, la nuova scienza che libererà le donne

Giorni fa era uscita la notizia che Dilar Dirik, ricercatrice in Sociologia all’università di Cambridge e attivista del Movimento delle Donne Curde, era a Roma per parlare, anche, di Jinealogia e Confederalismo: il femminismo oltre lo stato nazione. Jinealogia? Cos’è un refuso? Mai sentita. E pure…

Scena del Film Suffragette in cui le attiviste davanti al palazzo del Re, attendono trepidanti e fiduciose il verdetto sulla loro richiesta del diritto di voto alle donne Suffragette: meno mimose più consapevolezza

In Italia l’8 marzo, giorno della Festa della donna, Suffragette di Sarah Gravon ha trionfato nelle sale cinematografiche. Da decimo a secondo film per incassi con 125 mila euro. Siamo nella Londra d’inizio Novecento. Emmeline Parkhurst (interpretata da Meryl Streep), fondatrice  del Women’s Social and Political Union nel 1903, è un’anziana fuggiasca che guida il movimento con apparizioni fugaci e indicazioni diffuse con il passaparola…

kurds1-420x215Dilar Dirik, il patriarcato non è naturale

“Qualcuno di voi a scuola ha mai studiato le origini del patriarcato?”, chiede Dilar Dirik, ricercatrice in Sociologia all’università di Cambridge e attivista del Movimento delle Donne Curde. La domanda retorica scivola nel silenzio e allora Dilar cerca di riassumere solo seimila anni di umanità sulla Terra, quando dal lento passaggio dalla specie Habilis a quella “moderna” Sapiens, di mezzo ci fu la scoperta dell’agricoltura e della scrittura, che segnò l’ultima fase della Preistoria, il Neolitico. Si formarono allora le prime società “moderne” che erano organizzazioni matriarcali, dove le donne svolgevano le funzioni interne, sociali, economiche e politiche, e gli uomini quelle esterne, di sussistenza e difesa…

Durante le prove di WeWomen. Minako Teki e Julie DossaviWe women: belle, sporche e cattive

Dalla sinossi le intenzioni dello spettacolo sembravano chiare ed enormi: la regista, la spagnola Sol Picò, mette in gioco il suo punto di vista sulla “condizione della donna”, ballando insieme alla beniniana Julie Dossavi, la giapponese Minako Seki e l’indiana Shantala Shivalingappa. Donne tutte diverse, provenienti da Africa, Asia ed Europa, che insieme, ognuna col suo stile particolare e la sua fisicità, mostrano ciò che le accomuna. Una condizione di vita spesso deprimente…

pietra_di_pazienza_barbara-galloPietra di Pazienza, una storia afgana

Nella mitologia persiana syngué sabour, pietra di pazienza, è una pietra magica sulla quale ognuno può riversare il racconto delle proprie sofferenze e disgrazie. La pietra assorbe le confessioni finché un giorno esplode. La mente di chi si è confessato si svuota e il cuore si libera…

pech-merle-caveLa nascita dell’arte? Per mano delle donne

Le pitture rupestri delle preistoriche grotte di Francia, Spagna, Indonesia, etc, databili dai 12 mila ai 40 mila anni fa, sono state realizzate per i 3/4 da donne. Prima del 2006 il genere femminile non era stato nemmeno preso in considerazione. Suscita più stupore questo, o la scoperta che, non solo le donne dipingevano, ma lo facevano in misura maggiore rispetto ai compagni di specie?

Una calciatrice di Fifa'16 Il calcio è un gioco maschio. Oppure no?

Ogni anno i due grandi videogiochi di calcio rivali, Fifa e Pes, si battagliano a suon di innovazioni, quest’anno Fifa ha apportato una novità sostanziale, facendo cadere un tabù: tra le squadre che si potranno scegliere ci sono dodici nazionali femminili. In Italia si ironizza, ma negli Stati Uniti e non solo le calciatrici sono vere star…

Disorientation Cinzia Leone, la democrazia vir(tu)ale ci disorienta

Cinzia Leone è una grande. È il piacere di vedere una donna “vera” su palchi che ne ospitano sempre meno. Una persona, cioè, che rifiuta l’orpello e va dritto al punto, da sempre abituata a guardarsi intorno, costruendo i suoi spettacoli in base a ciò che osserva, i cambiamenti che ci travolgono, “da bravi italiani”…

Amy (agosto 2011) di Alice RinaldiAmy, la sfortuna di diventare famose

Amy sentiva tutto come una bomba. Come fosse amplificato. Come se le parole venissero solo dal dolore. Come se dovesse provare tutto l’improvabile, ma solo se fa male, come se dovesse amare senza ripensamenti chi ha poi effettivamente contribuito ad ammazzarla. Perché di fatto si odiava, amando solo chi poteva annientarla. Amy, the girl behind the name (2015), documentario di Asif Kapadia, presentato a Cannes a maggio di quest’anno, non uscirà da nessuna parte in Italia se non sporadicamente distribuito dalla Nexo Digital…

san su kyiSe le donne governassero il mondo…

Se le donne governassero il mondo non ci sarebbero guerre e ci sarebbe più giustizia sociale, si riteneva e un po’ a torto lo si ritiene ancora. Nel senso che, almeno in Occidente, le dimostrazioni purtroppo non sono andate nella direzione sperata…

SwastikaGay1Il paradosso del nazismo omosessuale

Le contraddizioni del rapporto ideologia/omosessualità nel nazismo sono ancora più evidenti e inquietanti. Hans Bluher, giornalista e scrittore, già nel 1912 anticipò i tempi sostenendo che il corpo degli scout dell’epoca era tenuto insieme dall’omoerotismo: questo collante serviva anche per scremare, per fare emergere i leader…

Una migrante (da metropolisweb.it)Orizzonti Mediterranei, gli sbarchi e la violenza sulle donne

Il documentario inizia con una musica e un testo: “Dalla notte dei tempi tra i crocevia del mondo, uomini lasciano la loro terra. Lacrime, pericolo, fatica e violenze cercano un varco, mentre paure, sospetto e intolleranza erigono barriere. Ma quando, tra i crocevia del mondo o tra le rotte degli oceani, si muovono donne, il loro viaggio è diverso, diverso perché sono donne. Perché, dalla notte dei tempi, tra i crocevia del mondo, alle donne tocca la violenza, la devastazione fisica e morale capace di generare creature alle quali, poi, si farà fatica a dare il proprio amore”…

Dietrich_MarleneIl super-clitoride di Catterina Vizzani. Essere lesbiche nell’Italia del ‘700

Durante il 2013 in Sicilia sei città hanno aperto il registro delle unioni civili, ma solo in due di queste si sono iscritte coppie omosessuali. Rosario e Federico si sono iscritti l’11 luglio 2013 a Palermo, Teresa e Stefania hanno invece firmato pochi giorni fa nel Comune di Enna, il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne…

madri-bambineFemmine che non possono scegliere: il fenomeno delle spose e madri bambine

“Sanna, in India, si è sposata a 31 anni, dopo un master, e con un uomo più giovane di lei, non ha dovuto consegnare una dote, nonostante la famiglia sia musulmana”. Questa è una delle pochissime storie andate a buon fine circa il poco affrontato tema delle bambine spose e madri, descritto nel Rapporto 2013 Madri bambine, affrontare il dramma delle gravidanze tra adolescenti dell’UNFPA, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione…

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