Flash Story
Aragosta
Quando l’aragosta era cibo per detenuti
Domiziano, da “dominus et deus” alla damnatio memoriae
World Press Photo 2023, il mondo raccontato per immagini
PerCorti di Vita a Torino
Lucia Annunziata racconta gli “inquilini” degli ultimi 10 anni
Hybris di Rezza e Mastrella a teatro, i due lati della porta
Eminem, 50 anni del bianco che ha segnato il rap
Rachel Carson, agli albori dell’ambientalismo moderno
Il Pride di Bologna e il suo orgoglio
Sheila Ribeiro, arte che invita al “non-dominio sulle cose”
World Press Photo, il fotogiornalismo del 2021
Dario Argento al Museo del Cinema di Torino
Non mi lascio commuovere dalle fotografie – la mostra per i 100 anni di Pasolini
Anni Interessanti, l’Italia 1960-1975
Armi biologiche: da Wuhan alla guerra in Ucraina
Romics, dai Millennials alla Generazione Z
Sport e politica, l’arma del boicottaggio
Se i proverbi se la prendono (solo) con le donne
Il dispotico smartphone
biancaneve
La “dittatura” del politicamente corretto (nun se po’ più dì)
Perché ci sentiamo in obbligo di giustificare il violento?
0 like prateek katyal
Il giornalismo sui social e la gestione del conflitto
logo mundialito 1980
Uruguay 1980, the P2 Lodge, football and the Gold Cup (on TV)
“Definire è limitare”
Bambine-streghe, quando le “catene del pregiudizio” sono reali
Inferno a Roma, quando il Diavolo non ci faceva paura
Trascrittori forensi, “chiediamo giustizia alla Giustizia”
“Duel” a Palazzo Merulana, Amici miei vs Compagni di scuola
new york skyline 11 settembre torri gemelle
11 settembre 2001, i 20 anni dall’attentato
rambaldi profondo rosso
Horror movies, the fine line between trash and cult
Europei di calcio, dalla Guerra Fredda all’edizione condivisa
Trap, giovani e società

Ethnos

Etnie. Culture, gruppi umani e comunicazione

Etnia (definizione): aggruppamento umano basato su caratteri culturali e linguistici.

Ethnicieties. Cultures, human groups and communication

Ethnicity (definition): human grouping based on cultural and linguistic characteristics.

saint-camille-photos-3Bambine-streghe, quando le “catene del pregiudizio” sono reali

Siamo sempre più abituati a seguire psicoterapie e assumere psicofarmaci. L’Aifa già dal 2019 aveva lanciato l’allarme per l’aumento nel consumo di ansiolitici e antidrepressivi in Italia (e in Europa). Ma forse, a noi europei, ormai sfuggono quali siano i veri problemi della vita. “Secondo l’OMS, il 75% dei casi di malattia mentale si concentrano nei Paesi a basso reddito”. Ma se hanno anche altre problematiche, come… una guerra, si può intuire come il dramma diventi esponenziale…

linguaggioIl paziente zero (se è il lunguaggio a essere virale)

Metaforicamente, e con una certa dose di fantasia, si potrebbe riportare ogni diffusione riguardante i vari aspetti della cultura popolare tramandati oralmente da millenni al concetto di “paziente zero”. Sarà capitato a tutti di chiedersi come siano nati e come si siano propagati proverbi, barzellette, miti, tradizioni, modi di dire, prima ancora le stesse parole…

Sempre più esposti, sempre più guardoni

E’ comune, come essere umani, “essere colpiti da ciò che più colpisce”, come l’odio o la violenza. Soprattutto se arriva da dove non ti aspetti. Di solito questo “shock” è il motore di azioni contrapposte. Ma che dire di questa ipertrofia della visione che sembra portarci all’immobilismo di fronte a ciò che vediamo, anche in caso ci fosse bisogno del nostro aiuto? Che ci sta succedendo, in generale, come umanità? La lotta contro la violenza si combatte insieme, non solo a parole o video, manifestazioni o vandalismo, ma agendo sul momento, anche con piccoli gesti che possono diventare salvifici. Le manifestazioni fanno capire che siamo tanti, ma solo le azioni puntuali rivelano che non resteremo più a guardare…

Le mura rosse del Barbacane di Varsavia (febbraio 2016 StereoType Mag)Polonia, “povera” ma bella

“Gli stranieri spesso hanno un’immagine della Polonia come di un povero Paese di stile comunista, in cui fa sempre freddo e dove gli orsi polari passeggiano per le strade”, scrive StayPoland. In particolare “i polacchi sanno poco le lingue” e “si lamentano in continuità”; “ai polacchi non piacciono gli stranieri”, ma in compenso “piace la vodka”; infine “in Polonia i crimini sono all’ordine del giorno”. Tutti stereotipi! Che come tali hanno del vero e del falso e, soprattutto, potrebbero essere appiccicati a molti altri Paesi o categorie…

Photo by Ashkan Forouzani on UnsplashAnno nuovo, vita nuova!

Veniva rappresentato come un bambino in braccio a un vecchio, a indicare il passato che accoglie il futuro, il cerchio della vita; oggi l’immagine che più comunemente lo descrive è quella dei fuochi d’artificio… che proprio quest’anno, per la prima volta, non avranno luogo in varie città del mondo, tra cui Roma. La città che diede i natali al “primo Capodanno”, diventando ben presto la festa più diffusa su tutta la Terra. Anche se non per tutti cade il 1 Gennaio, tutte le culture rimandano alla fortuna e prosperità…

Jorge da burgos nome della rosaLe barzellette sono una cosa seria

Le barzellette godono di una duplice reputazione. Se da un lato vengono considerate retaggio di un umorismo ormai passato, facendo storcere il naso a molti, dall’altro hanno una grande valenza storico-popolare, come tutta quella cultura tramandata oralmente fatta di canti, proverbi, massime, tradizioni. Sono un patrimonio ormai collettivo di cui è impossibile risalire alla fonte originaria. E forse non avrebbe nemmeno senso…

La nostra vita (da quarantena)

Dopo il racconto della “quarantena degli altri”, un’ultima carrellata di piccole storie, stavolta tutte italiane, e soprattutto tutte vere. Tra “eroi” dimenticati e tabaccaie “in prima linea”, stakanovisti pentiti e tensioni di famiglia che (invece) si allentano, ricerche epidemiologiche che rivelano l’assurdità della loro giustificata lentezza e un “distanziamento fisico” che non deve diventare davvero “sociale”…

Le vite (da quarantena) degli altri

Per l’ultimo articolo in quarantena vogliamo raccontare una storia che inizia dalle nostre esperienze e finisce con quelle degli altri, attraverso messaggi e parole che vengono da amici e persone a noi più vicine (nonostante tutto), ma non residenti in Italia, mentre l’Italia passava da uno (sfatato) ruolo di “untrice” (che non si dice) a (un più sentito) cuore d’Europa…

friends sessismo omofobiaLe responsabilità dell’intrattenimento (pt. 2)

Da un po’ di tempo a questa parte si sta guardando a vecchi film o serie TV con i parametri di giudizio attuali. Probabilmente siamo in una fase di adattamento da un tipo di società a un altro, in cui, per reazione a problemi oggettivi di discriminazione, si passa a una sorta di giustizialismo sommario che non risparmia nemmeno serie TV all’apparenza innocenti come Friends e How I met your mother…

sterilizzazione coronavirusIl coronavirus e la retorica di “guerra”

In tempi di pandemia globale e di quarantena forzata si sentono spesso fare paralleli con le situazioni di guerra. Se da una parte si possono riscontrare indubbie analogie tra le due circostanze di emergenza, dall’altra psicologia, strategia e sistema sociale giocano un ruolo diametralmente opposto…

Nuovi media, vecchie criticità

Siamo abituati a pensare che internet prima e i social network poi abbiano rivoluzionato e democratizzato il mondo dell’intrattenimento e dell’informazione, rendendo obsoleto ogni altro media antecedente. Ovviamente non è così, non del tutto almeno. Perché se il mezzo è certamente più rapido e capillare di tutti i precedenti, le dinamiche alle spalle sono grosso modo sempre le stesse…

mostra gli anni del maleGli anni del male

Poco più di quaranta anni fa prendeva vita Il Male, rivista che avrebbe cambiato le regole della satira politica e sociale in Italia. È il 7 febbraio 1978 quando esce il primo numero, diretto da Pino Zac (al secolo Giuseppe Zaccaria) e che vedrà la collaborazione di Vincino, Jacopo Fo, Cinzia Leone, Francesco Cascioli, Angelo Pasquini, Vauro Senesi, Andrea “Paz” Pazienza e molti altri…

Bronx, luogo di nascita dell’hip hop (una Storia, due Americhe)

Se l’hip hop vede la luce nella spontaneità delle feste casalinghe del Bronx, il primo disco, l’ingresso nel mondo commerciale, è tutt’altro che genuino. Una mera operazione discografica dell’etichetta Sugarhill Records, che assembla la Sugarhill Gang come si sarebbe fatto con gruppi pop alla Backstreet Boys. Il singolo è Rapper’s Delight, di una quindicina di minuti, l’anno il 1979…

La memoria e la tecnologia 

La neuroscienza studia da anni gli effetti che le tecnologie di tutti i livelli hanno sulla conformazione e le mappature che si vengono a creare nel cervello. Tecnologie di tutti i livelli, perché anche l’uso di attrezzi meccanici ha le sue ripercussioni sull’evoluzione della materia grigia. Quindi figuriamoci il bombardamento di input che arriva via PC o smartphone…

La geopolitica del gelato

Il gelato affonda le sue radici nel mistero, come spesso accade a tutte quelle cose che, con qualche variante, si sviluppano parallelamente nei più disparati luoghi del mondo. Vuole la leggenda che a realizzare il primo gelato in senso stretto sia stato il fiorentino Bernardo Buontalenti, in occasione della visita del re di Spagna Carlo V presso la corte dei Medici. Era il lontano 1559, da lì a diventare una vera e propria istituzione gastronomica ne sarebbe trascorsa di strada…

Perché abbiamo smesso di comunicare?

Questa può sembrare una piccola storia triste. Ma come andrà a finire dipende solo da noi… Molte ricerche indicano infatti che il mondo si stia come “intristendo” a causa dello sviluppo degli schermi, le decine di interfacce con cui ormai interagiamo quotidianamente, talvolta perfino di più che con le altre persone. Non bisogna essere dei geni per capire che questo non può farci bene: se è vero che ogni specie è naturalmente portata a interagire con la propria specie, è come se fossimo i primi animali a non interagire con noi stessi. Ma con qualcosa di alieno a noi. Addirittura inanimato…

gettone telefonicoVi ricordate ancora gli anni ’80?

C’era una volta la vita poco prima di internet e cellulare. Non è una storia antica, anche se già sembra successo tantissimo tempo fa. La forte accelerazione tecnologica nel passaggio dal Novecento al Duemila rende tutto velocemente obsoleto, compreso il nostro modo di vivere di pochi anni fa. Nel frattempo perdiamo i testimoni di “quelle vite”: quando questo succede si rischia di dimenticare guerre e ingiustizie, ma anche il “come si viveva” rimasto impresso nelle ultime persone che hanno vissuto senza internet, computer e cellulari, almeno per qualche anno. Non a caso sono anche gli unici a dimostrarsi (spesso) in grado di saper gestire “il nuovo” con più consapevolezza. L’ultima generazione che ha:avuto questa fortuna è quella degli anni ’80: a quei tempi, dopo decenni di ricerche già partite negli anni ’60, la storia di internet per le masse era appena cominciata…

Il suicidio e la sua etica nelle società

I legislatori si sono storicamente interessati del fine vita, anche quando avviene per mano propria. Il suicidio è stato dibattuto nelle culture di tutto il mondo, per una questione di etica o di onore. E non solo per il concetto religioso di vita come dono divino: già da prima delle confessioni  monoteiste e dopo la secolarizzazione ottocentesca, filosofi e sociologi hanno disquisito sul gesto in relazione alla società contemporanea…

talk show comunicazioneTalk show e comunicazione politica

Nel corso degli anni di storia della TV I talk show si sono andati sempre più contaminando, mescolando alto e basso, sacro e profano, politica e intrattenimento, cambiando la relazione con il proprio pubblico di pari passo con lo sviluppo delle tecniche e delle filosofie di comunicazione…

La figura del barbiere e la sua centralità nella Storia

Oltre alla cura dello stile, la figura del barbiere – rivalutata dalla moda hipster degli ultimi anni – si è storicamente occupata di tanti altri aspetti che apparentemente hanno poco a che fare con forbici, rasoi e schiuma da barba. Nell’antico Egitto assumeva un ruolo paragonabile al sacerdote, nell’antica Grecia la bottega da barbiere era luogo di discussioni anche politiche e filosofiche. Nel medioevo il barbiere assume compiti da dentista e chirurgo (principalmente salassi) dopo che al clero viene vietato di praticare qualsiasi forma di medicina…

La rivoluzione non sarà trasmessa in tv

La sovraesposizione mediatica sembra essere una costante nei movimenti di rottura. Il poeta/musicista Gil Scott-Heron nel 1970 scrisse The revolution will not be televised, la rivoluzione non sarà trasmessa in televisione. Un brano di protesta che invitava all’azione e a non essere spettatori, della TV o di internet a seconda dell’epoca. Purtroppo non sempre la partecipazione è servita allo scopo e nelle occasioni in cui abbiamo assistito (o creduto di assistere) alla rivoluzione in diretta, qualcosa non è andato per il verso giusto…

umorismo ebraico Allen MarxL’umorismo ebraico e l’autoironia

L’ebraismo, pur tra gli stereotipi negativi, gode anche di pregiudizi positivi. Su tutti quello dell’umorismo e soprattutto dell’autoironia, dimostrata nel corso dei non facili secoli: dall’antichità alla vita nei ghetti della Russia, poi dell’Europa occidentale e degli Stati Uniti, perfino durante il nazismo…

… viva viva la Befana

Come spesso accade, la figura della Befana è frutto del sincretismo religioso. Già dal X secolo a.C in tutta la penisola si erano sviluppati dei riti legati ai cicli di produzione agricola, in cui la Madre Terra moriva al solstizio d’inverno per rinascere in primavera. L’evocazione di figure femminili volanti, simbolo di fertilità, avveniva dodici giorni dopo il sol invictus, (quindi il 6 gennaio), in riferimento al numero dei mesi del calendario romano…

Destra e sinistra non sono categorie superate

Nonostante venga ripetuto fino alla nausea che non esistono più le ideologie storiche e che la competizione ora è tra establishment e popolo, non siamo affatto di fronte a una novità. Tutto scorre nello stesso alveo di duecento e oltre anni fa, secondo una tripartizione che non si è discostata dalla classificazione destra (figlia del nazionalismo), sinistra (erede del socialismo) e centro (capitalista e liberista), che poi rappresenta il potere attaccato dalle altre parti. Cambia solo il glossario…

formalità coloriLa formalità ci spinge a essere meno autentici

Da una funzione fondamentale di convivenza e agevolazione comunicativa (mostrarsi benevoli per poter intraprendere uno scambio) in periodi storici incerti, la formalità che ormai dovrebbe dare per scontata la disponibilità al dialogo, sembra stia ostacolando la vera conoscenza dell’altro, il quale tende piuttosto a nascondersi dietro di essa...

Non sono razzista ma…

Le cose sono cambiate dai tempi in cui rozzi e poco istruiti contadini del sud degli Stati Uniti si infilavano una palandrana bianca con cappuccio appuntito e buchi per gli occhi. Quel genuino razzismo che odiava indiscriminatamente (paradossalmente) ha lasciato il passo a un sentimento da una parte attenuato dal filtro del censo e che dall’altra si maschera dietro argomentazioni che più di tanto non reggono, anche se alcune, per un attimo, sembrano addirittura sensate…

Sorriso a 50 stelle (e 13 strisce)

Un gruppo di ricercatori dell’Università del Wisconsin-Madison ha formulato la propria teoria sul perché in certi posti si sia più portati a sorridere rispetto ad altri e la risposta starebbe nell’immigrazione e nel multiculturalismo. In Paesi come Stati Uniti e Canada la comunicazione non verbale avrebbe dunque giocato un ruolo fondamentale nella socializzazione e nella costruzione di un rapporto di fiducia tra le varie comunità…

La famiglia tradizionale è quella che si evolve

Pur sembrando la normalità, la famiglia nucleare è un’eccezione, sia dal punto di vista temporale che geografico. Storicamente la famiglia estesa è stata la più diffusa e il motivo è semplice: la sostenibilità economica. Più intervengono le trasformazioni sociali. Genitori single o non sposati tra loro, coppie senza figli, famiglie allargate per via di divorzi e separazioni, per non parlare della genitorialità omosessuale, relativamente giovane…

La legge di Jante

Siamo abituati a pensare alla socialdemocrazia scandinava come un modello di governo specifico in grado di coniugare collettivismo e liberalismo in un sistema ben realizzato. Magari non perfetto, ma non che ci sia di meglio in giro per il mondo. Si crede che un pilastro della socialdemocrazia di inizio del secolo scorso sia stato la Legge di Jante, decalogo creato dallo scrittore danese Aksel Sandemose…

Caltagirone, la stereotipia ceramica e i suoi grandi maestri

Caltagirone è una città-riferimento nel mondo della Ceramica. Sulla Terra, ci sono zone geografiche, soprattutto quelle ricche di argilla, dove si è consolidata l’arte della produzione ceramica approdando, nel tempo, per stile e fattura, a quella che potremmo definire una stereotipia; un’identità a tutti conosciuta e da tutti riconosciuta…

Satira e informazione politica

La satira può anche usare i fatti come mezzo, ma non come fine, che non dovrebbe essere informare ma principalmente divertire il pubblico. La confusione ha assurto i comici a novelli “giornalisti” e declassato i politici a giullari, con i media che si sono trovati nel mezzo…

Febbraio, il peto dell’Orso e la festa della Candelora

Il 2 Febbraio ricorre nella tradizione cristiana la Candelora, ma anche la festa singolare e non stereotipata Festa dell’Orso, che dalla Lituania al Portogallo vive nei tempi precristiani legandosi alla tradizione celtica…

barattolo manciaResto mancia

Siamo abituati a pensare che lasciare o meno la mancia sia un fattore principalmente culturale, dalla cospicua obbligatorietà degli Stati Uniti, all’offesa per i giapponesi, alla via di mezzo europea, dove un piccolo extra è ben accetto. Ma il metro di paragone è soprattutto contrattuale…

Fake news, falso problema

Le fake news sono l’allarme del momento. Un sondaggio effettuato dalla Bbc in 18 Paesi di tutto il mondo rivela che il 78% degli intervistati si sente preoccupato, in maniera più o meno seria, dalla proliferazione di queste notizie. Ma alla fine la manipolazione quanto incide realmente?

Uno vale uno (o della satura libertà di espressione)

Fino a pochi anni fa il potere, per reprimere la libertà di espressione, censurava. Ora siamo all’estremo opposto, il problema è la saturazione delle opinioni. Per citare Romanzo Criminale, “se a Roma comandano tutti, non comanda nessuno”. Ovvero, se parlano tutti non parla nessuno…

Buonismo? No, Stato sociale

Coniato nel 1993, il termine “buonismo” serviva per ironizzare sul Walter Veltroni, indulgente ai limiti del fastidioso con i rivali del centrodestra. Da lì è stato ripreso più volte fino a quando nel 1995 il giornalista e scrittore Ernesto Galli della Loggia attaccò sul Corriere della Sera il buonismo della sinistra sulle migrazioni. Con l’effetto che adesso, per estensione, chi empatizza con le minoranze di qualsiasi tipo viene tacciato di buonismo, quasi fosse qualcosa di cui vergognarsi…

Politica “indie”

Dal cosmopolitismo illuminista, all’internazionalismo marxista, all’idea sovranazionale dell’Onu e di altre organizzazioni. Dal ritorno al territorio con il fenomeno glocal, all’esplosione degli autonomismi. La chiusura del cerchio, dal particolare al generale e di nuovo al particolare…

La moda dei media

Negli anni ’70 gli studiosi Maxwell McCombs, Donald Shaw, Robert McLure e Thomas Patterson arrivarono alla teorizzazione dell’agenda setting, che a sua volta ricalcava le idee di Walter Lippmann sulla comunicazione di mezzo secolo prima. In sostanza, una manipolazione dei temi da trattare, stabilendo una gerarchia di importanza che, gioco forza, condiziona la “scaletta” dell’opinione pubblica…

Slow tv

In un panorama televisivo votato all’intrattenimento, dove per mantenere alta l’attenzione del pubblico si punta sull’interattività – dai commenti sui social al più classico televoto – ci sono le molto meno note mosche bianche. Da quasi dieci anni la Norvegia ha lanciato il format della slow tv, una sorta di maratona di ore e ore che riprende in diretta porzioni di vita fin troppo comuni…

Grammar nazi

I grammar nazi non piacciono a nessuno (che non sia dei loro). Altrimenti avrebbero avuto un altro appellativo, magari più leggero rispetto all’accostamento alla notoriamente tollerante dottrina nazionalsocialista. Non che abbiano tutti i torti, anzi. La difesa della correttezza del linguaggio e della cultura sono valori apprezzabili, ma tutto ciò che diventi un’ossessione finisce inevitabilmente col perdere il divertimento di fondo e/o la focalizzazione sul punto della questione…

Cyberbullismo, vecchia storia nuova tecnologia

In questi anni 2000 stiamo imparando che la tecnologia crea spartiacque importanti a cui è necessario abituarsi. È vero che internet ti può piazzare in un attimo sotto gli occhi di tutti, ma è anche vero che oggi gli occhi dimenticano presto quello che vedono. Perché ormai vedono troppa roba. E perché è importante acquisire un certo distacco, per non uscirne pazzi. Il cyberbullismo mette alla prova i più giovani, lo stalking gli adulti. Di solito…

La rete odia: la polizia non può sparare

La censura o le campagne di sensibilizzazione contro l’odio in rete potranno anche essere utili, ma non risolvono il problema di fondo. Bisogna scavare più in profondità per sanare un diffuso malessere sociale dettato da frustrazione, rabbia repressa, ignoranza (che libera questa rabbia in direzioni sbagliate) e incapacità di comprendere la labilità dei confini tra reale e virtuale, in un’epoca che ha accolto da poco questo genere di innovazione…

Joan Mulholland, la bianca che sfidò il KKK

Joan Mulholland è un nome che può non dire molto alla maggioranza, ma è anche e soprattutto per gente come lei che le lotte per i diritti civili hanno avuto successo. Prima di tutto, perché è una bianca originaria degli stati del sud, fattore che ha attirato le attenzioni delle forze dell’ordine e del Kkk. Ma minacce, aggressioni, perizie psichiatriche e il carcere non sono riusciti a fermarla…

internet compleannoInternet non è Che Guevara. Ma neanche Charles Manson

Internet: invenzione epocale, veicolo di libertà, capace di diffondere idee e notizie istantaneamente in tutto il mondo, magari in grado di rovesciare governi corrotti senza nemmeno l’arma del digiuno come Gandhi. Oppure ricettacolo d’odio, di notizie false, di mistificazione, bazar di illegalità di ogni tipo?

Convenzioni André Derain Età dell'oroLe convenzioni e l’impossibilità di combatterle (tutte)

Le convenzioni permeano ogni aspetto della collettività, per definizione. Per quanto ci si possa vantare di essere alternativi, anticonformisti e anticonvenzionali, questo sarà possibile sono in minima parte. Altrimenti dovremmo mettere in questione ogni cosa, a partire dal linguaggio e dal calendario. Allora meglio avere la consapevolezza che si potranno ottenere solo piccole ma magari significanti vittorie e concentrarsi su cambiamenti lenti ma inesorabili. Perché “senza ordine non può esistere nulla, senza caos nulla può evolvere”…

Satira: una spada, uno scudo, una medicina

“Sono sicuro di offendere, ma non chiedo scusa. Un comico deve portare in posti sconosciuti, dove non andreste da soli. C’è tanta comicità blanda, senza rilevanza. Non ci sono argomenti tabù, dipende dalla battuta. Prendiamo l’humour nero, tutto sta nella consapevolezza che chi racconta e chi ascolta non siano così. Usiamo la comicità come una spada, uno scudo e una medicina”. (Ricky Gervais)

Santa MuerteSanta Muerte, un’icona travisata

Cappuccio e corona in testa, falce in una mano e globo nell’altra, con la variante della clessidra. Soprattutto un’infinita possibilità di tuniche, per forma e colore. La Santa Muerte, un po’ Madonna, un po’ Tristo Mietitore, un po’ pagana, è recentemente diventata un’icona famosa in tutto il mondo per l’erronea associazione al mondo della criminalità e del narcotraffico messicano…

Africa, magia e calcio: il fantasma di fumo

Perché la Costa d’Avorio non ha vinto per 23 anni la coppa d’Africa nonostante fosse la squadra più forte? E come ha fatto un portiere a sfidare l’intero regime dello Zaire per vincere la coppa campioni? In Africa occidentale calcio e magia si fondono in una serie di rituali che i colonizzatori chiamarono juju, fantasmi di fumo che per la loro concretezza diventano reali. Ma ci crediamo più evoluti quando abbiamo giocatori che pregano per battere il Crotone o l’Empoli o altri che scendono in campo con le stesse mutande, per scaramanzia?

Crimini d’odio, legiferare il fallimento (Hobbes aveva ragione)

Leggi che inaspriscano le pene per i crimini d’odio sono considerate avanzate. Ma cambiando prospettiva, una società che necessiti interventi normativi del genere dimostra tutta la sua debolezza. Se bisogna per forza specificare che la discriminazione etnica, di genere, preferenza sessuale e religiosa è da condannare, vuol dire che qualcosa non va. E per quanto il lavoro dei legislatori possa essere apprezzabile, è al tempo stesso sintomo del fallimento del senso di comunità…

scapegoatIl capro espiatorio

Da sempre a intere categorie etniche, sociali, politiche, religiose, di genere, come fossero catalizzatrici di tutti i mali del mondo, è stata affibbiata l’etichetta di capro espiatorio. Ultimamente tocca anche ad alimenti, sostanze, piante, che però di per sé sono neutrali, dipende dalle modalità di produzione. Così il glutine o l’olio di palma finiscono nella lista nera, ignorando la complessità dei problemi. Come sempre…

url-1La morte del dibattito

Mai avuto la sensazione che i dibattiti tv anziché approfondire rimangano sul superficiale, perché i relatori invitati spesso sono quantomeno inconsistenti? Così accade che Rosita Celentano rappresenti i vegani o che Bello Figo sia la voce di migranti e rifugiati. Un po’ per screditare le posizioni, un po’ per dividerci in squadre superficiali, che la “buttano in caciara” senza interesse per stimolare il confronto e la discussione, altrimenti potremmo imparare qualcosa…

human-freaks-bannerFreak Show

Dal (probabilmente) falso mito del monte Taigeto di Sparta agli atroci esperimenti nazisti, per i nati con deformità e malattie rare la vita nel corso dei secoli non è mai stata facile, oltre che per le condizioni di salute per il pregiudizio. Non a caso il nome “mostri” che gli veniva affibbiato, in latino voleva dire “presagio, segno divino”, una colpa da espiare insomma. Particolarmente famosi sono stati i Freak Show nei circhi inglesi e americani a cavallo fra 1800 e 1900. Ora i numerosi programmi tv che parlano di questi casi puntano più sull’aspetto scientifico e medico, ma l’impressione è che un minimo di spettacolarizzazione resti…

aeroporto-galeao10Airport ’17

Inserito tra i “non luoghi” da Augé, l’aeroporto sta cambiando la propria immagine con il passare degli anni e altri autori, come lo svizzero de Botton, lo considerano invece carico di umanità, sentimenti ed emozioni. Spesso asettico e standardizzato, l’aeroporto ha recentemente assunto anche una connotazione politica tra corridoi umanitari e manifestazioni contro le restrizioni di Trump. Insomma sempre più un luogo di vita vera oltre che di passaggio ad alta velocità…

clint-eastwood-cowboy-wallpaperLa sindrome del vaccaro

Dalla diffusione dei film western degli anni ’30 o di fumetti come Tex Willer, il termine cowboy è entrato nel linguaggio comune italiano. E non è stato tradotto, perché il cowboy viveva emozionanti avventure, uccideva qualche nativo di tanto in tanto – perché non gli bastava sottrargli la terra – ma di certo non si annoiava. Non come il vaccaro, che pure è la traduzione letterale, che conduce un’esistenza poco affascinante. Senza appeal, si potrebbe dire pensando di aggiungere qualcosa solo proferendo un termine in lingua straniera, rendendolo più interessante. La si potrebbe denominare sindrome da vaccaro…

che_guevara_simpsonChe Guevara. La sottile differenza tra mito e uomo

Oggi ricorre il 49^ anniversario della morte di Ernesto Guevara de la Serna, ribattezzato dai cubani “Che” per prendere in giro quel suo modo di parlare lo spagnolo tipico degli argentini. Il Che è un personaggio forte, pensatore e militante rivoluzionario, di un periodo storico segnato da moti di protesta popolare e di rivendicazione dei propri diritti…

la-mafia-e-i-suoi-stereotipi-televisiviLa mafia e i suoi stereotipi televisivi

Esistono oltre 130 film e serie tv sulla mafia, carichi di luoghi comuni ormai superati, come l’ignoranza, la chiusura mentale e locale nei paesini della Sicilia, la lotta allo Stato. Cirino Cristaldi, nel suo libro “La mafia e i suoi stereotipi televisivi”, mette ordine sulla questione…

sandro_botticelli_-_la_carte_de_lenferInferni personali

“Umana, sai come si patisce all’inferno? Credo proprio di no. Sai che una volta l’inferno non era altro che l’assenza di Dio? Se fossi stata in sua presenza sapresti che è una punizione tremenda. Ma poi arrivarono i tuoi simili e peggiorarono la situazione”…

tattoo_forever_largeUn tatuaggio è per sempre

Un po’ come la scrittura, i tatuaggi sono comparsi più o meno contemporaneamente in quasi tutte le aree del mondo. La simultaneità e l’ampia diffusione sono la prova che non ci sia stato un epicentro unico, ornarsi il corpo è stata dunque una sorta di esigenza espressiva istintuale, come le altre forme di arte e la comunicazione nel senso più ampio…

9a246831-6f2f-436a-a519-a658a0b91b56_largeI neologismi dei media

Il linguaggio è in costante evoluzione, parallelamente ai nuovi bisogni che le società sempre più complesse propongono. Anche la diffusione esponenziale e capillare dei media ha contribuito ad arricchire (più o meno) il linguaggio. L’Osservatorio neologico della lingua italiana ha pubblicato un volume secondo cui, a cavallo del nuovo millennio, i quotidiani nazionali avrebbero introdotto nel vocabolario corrente oltre cinquemila parole…

tifosiVerso Euro2016, la selezione degli stereotipi

Tutto pronto per l’inizio degli europei di calcio 2016,  le tifoserie da tutto il continente potranno felicemente (speriamo) unirsi e mescolare usi, costumi, fantasia nell’abbigliamento da stadio. E, ovviamente, stereotipi. Dopo il best 11 post mondiali brasiliani del 2014, stavolta anticipiamo la competizione con una selezione di giocatori che rappresentano o esulano completamente da certe tipologie associate alle rispettive nazionali di appartenenza…

potere-al-popoloIn nome del popolo sovrano…?

La classe politica “non viene giù dal cielo, né da un’altra dimensione. Viene dalle nostre stesse famiglie, città, scuole, chiese, università, luoghi di lavoro” e non ci piace ammetterlo, ma riflette l’elettorato. “Se hai cittadini ignoranti ed egoisti, avrai guide ignoranti ed egoiste. Forse non sono i politici a fare schifo, forse è qualcos’altro”…

politically-correctIl politicamente corretto e altri modi di mascherare la realtà

Le parole, in sé, sono neutrali e innocenti. È il contesto che le rende offensive. Ma certi meccanismi sociali hanno portato a credere che il linguaggio politicamente corretto, in qualche modo, cambi le condizioni. Più probabilmente è solo un modo di manipolare la realtà per nasconderla…

caricature-african-colonialismLa fine degli Stati nazionali

Il mondo, per quanto questo si professi globalizzato, ragiona ancora in termini eurocentrici di Stato-Nazione, sensati in determinate zone ed epoche, ma mai a livello universale. Africa e parte dell’Asia, prima del colonialismo, non si ponevano la questione di confini e istituzioni che controllassero un territorio…

pavone03Il Simbolismo del Pavone: vanità, superbia e non solo

Il pavone è tra i più grandi esemplari dell’ordine dei galliformi.  Importato dall’India venne apprezzato da Greci e Romani; oltre ad allevarlo lo mangiavano. La grande e colorata coda del maschio è stato oggetto di allegorie che hanno nel tempo e nello spazio caratteristiche ricorrenti…

pietra_di_pazienza_barbara-galloPietra di Pazienza, una storia afgana

Nella mitologia persiana syngué sabour, pietra di pazienza, è una pietra magica sulla quale ognuno può riversare il racconto delle proprie sofferenze e disgrazie. La pietra assorbe le confessioni finché un giorno esplode. Così, la mente di chi si è confessato si svuota e il cuore si libera…

Blood Ivory Elephant AK47 by Victor van GaasbeekSe non volete il terrorismo, pensate agli animali

Nel mondo ogni aspetto è connesso agli altri, e occuparsi di ambiente, per esempio, non è mai occuparsi di qualcosa di marginale, anzi. Il mondo è talmente coeso, che esiste una correlazione perfino tra gli animali in via d’estinzione e il terrorismo islamico…

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Il Simbolismo della Croce

La croce è un simbolo che, in forme diverse, si trova quasi ovunque, fin dalle epoche più remote: in Egitto, in Cina, a Cnosso, a Creta. Come il quadrato, la croce rappresenta la terra, di cui esprime però gli aspetti intermedi, dinamici e sottili. Non appartiene in maniera specifica ed esclusiva al Cristianesimo come molti potrebbero pensare…

Il numero 7, Allah nella simbologia dei five percenters

E Allah si fece uomo. Secondo la Nation of Gods and Earths

Per l’islam la rappresentazione della divinità è proibita, anche perché non è dato conoscerne l’aspetto. Quindi l’idolatria è il peccato più grande per un musulmano. Ma il movimento della Nation of Gods and Earths, di ispirazione islamica, credeva che Allah avesse la forma umana…

La nave Vlora sbarca a Bari

Breve guida agli stereotipi sui migranti

Oltre 5 milioni di migranti in Italia ma ancora in molti preferiscono basarsi sugli stereotipi anziché approfondire la conoscenza. E i media di volta in volta fanno allarmismo sui rapinatori dell’est, baby gang sudamericane, aspiranti terroristi islamici. Con l’evergreen dei Rom, jolly da giocare quando le acque sono troppo calme…

st1Keep calm and… il futuro non è ancora stato scritto

Se solo riuscissimo a guardare oltre questo quotidiano senso di panico indotto, secondo il giornalista e scrittore Steven Kotler, intravedremo quattro forze del cambiamento che oggi stanno “agendo insieme e che potranno rendere possibile ciò che prima era impensabile: l’Abbondanza per tutti…

Il cielo sta cadendo! - La paura nei media

Keep calm and… il presente non è poi così male

Talvolta non vi sembra di vivere in una realtà completamente diversa rispetto a quella che poi vedete accendendo la tv, navigando su internet, sfogliando i giornali…? È come se ci fosse, da una parte, il mondo descritto dai media, fatto di crisi, catastrofi e terrorismi, e dall’altra il proprio mondo, quello che sperimentiamo direttamente ogni giorno, fatto di persone quantomeno decenti. Nessun corrotto o immigrato violento all’orizzonte. Nessuno stupratore. Nessuna bomba. Ma allora qual è la realtà? “Molto meglio di quanto la maggior parte di noi non sospetti”…

Uruguay-Brasile 2-1, Ghiggia sigla la rete della vittoriaMaracanaço, il Brasile dalla polvere alla leggenda

Il clamoroso 2-1 subito dall’Uruguay nei Mondiali 1950 fece coniare ai brasiliani il termine maracanaço, la sconfitta contro ogni pronostico, venne anche cambiata la divisa ufficiale: quella bianca portava sfortuna, meglio riprendere i colori della bandiera. Da allora sarebbero stati i verdeoro, avrebbero vinto cinque Mondiali, più di ogni altra Nazionale. E oltre ai numeri sarebbero diventati sinonimo di qualità…

grinchCi vogliono rubare il Natale!

Sicuramente Marco Parma, preside dell’istituto Garofani di Rozzano, non immaginava che sarebbe salito alla ribalta delle cronache. Succede, quando si creano notizie ad arte, partendo da fatti che somigliano solo vagamente a quanto riportano alla fine i media. Che hanno dipinto Parma come il Grinch, pronto a rubare il Natale ai poveri bambini annullando il concerto e sbarazzandosi dei crocefissi, in nome del multiculturalismo…

Un adulto di coleottero Deuterocampta quadrijuga

Il punteruolo fritto, o dei “metodi di lotta” alle specie aliene

Lungo le vie ferroviarie, dalle cassette di banane e ortaggi cadono continuamente insetti esotici, piantine o semi tropicali, più raramente ragni, rettili e altri soggetti che costantemente entomologi, studiosi di botanica e qualche vota ornitologi continuano a descrivere. Non sempre si tratta di casi indolori…

Little Red Riding Hood by DiaOctopusLe favole non sono state scritte per i bambini

“Partiamo da qui: le favole sono state scritte per gli adulti, non per i bambini. Erano infatti storie molto crude, anche ironiche, ma soprattutto moralistiche, che adulti raccontavano ad altri adulti per ammonirli”…

Book by the sea di Ria Ghose

Il mare, la letteratura e internet

Bjorn Larsson, scrittore svedese, non si capacita. Perché qualsiasi giornalista, da quando pubblicò il suo primo romanzo La vera storia del pirata Long John Silver, gli fa sempre la stessa domanda: “come e in che misura il mare ha ispirato la sua scrittura?”

Un'immagine di Class Enemy

La scuola, ovvero la lotta di classe (non marxista)

La scuola è il primo gruppo sociale formato da “estranei”, nel senso di non consanguinei, con cui gli adulti in divenire si confrontano. Di film sulla scuola o in cui la scuola è ben più di un semplice sfondo ce ne sono tanti, ma quelli che veramente hanno lasciato il segno sono pochi…

hqdefaultSead, il rom che difende i diritti dei rodigini

“Ma tu non sei rom… vivi in una casa e hai un lavoro”. Frasi del genere Sead se le sente dire spesso, in parte anche per l’accento napoletano che lo fa risaltare nella sua nuova vita a Rovigo. Per farsi accettare Sead Dobreva, 32enne di Pristina, ha solo dovuto costruirsi una vita normale, anzi speciale nella sua normalità…

pope cibo

Cretesi ma non cretini

Ci sono due domande sulle mie radici che, per la loro reiterazione, ho odiato da sempre. Una è se fossi parente di qualche Santoro ben più famoso e ricco. L’altra, che per la sua infantilità fortunatamente ha caratterizzato solo le elementari, è se gli abitanti di Creta si chiamassero “cretini”…

big-bad-wolves-2-550x222Chi ha paura del lupo cattivo?

“Il miglior film del 2013”. Quentin Tarantino non usa mezze misure per commentare Big bad wolves, pellicola israeliana firmata Aharon Keshales e Navot Papushado dalle tinte horror/thriller…

italiano-che-si-lamentaLa lamentela, e già suona male

Se a un italiano viene bene una cosa è la lamentela. Lamentarsi per l’italiano è uno sfogo mono o dia-logico sull’insofferenza che nasce dal vedere che niente va come lo si immagina. Di solito si inizia dal mattino. Può essere un autobus che non arriva, e poi arriva strapieno che non riesci a entrare. Cose semplici. O più complesse. Come un annuncio per l’ennesimo, spudorato “lavoro gratuito”, il nuovo ossimoro del nuovo millennio…

Un'esecuzione del In ordine di sparizione – ovvero dimenticate Scarface

C’era una volta il gangster da film, il boss che incute timore al solo aspetto, da anziano come un Vito Corleone, figuriamoci da giovane come i PacineschiTony Montana/Scarface e Carlos Brigante. E c’erano una volta località “classiche”, ovvero gli Stati Uniti d’America. Si trattava sempre di migranti, ispanici e irlandesi quando non erano italiani – e poi ci si lamenta delle scarse esportazioni del made in Italy!  In ordine di sparizione, dark comedy di Hans Petter Moland con il “nostro” Bruno Ganz, ribalta molti cliché…

Neuer e Schweinsteiger imparano a ridereMondiali: il best 11 dello stereotipo

Nessuno ha prima d’ora tentato di abbozzare la nazionale dello stereotipo, con quei giocatori che meglio di altri incarnano il pregiudizio della Nazione che rappresentano – o che al contrario ne esulano totalmente…

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