La trap è salita all’attenzione dell’opinione pubblica dall’incidente della discoteca di Corinaldo, in provincia di Ancona, avvenuto durante un concerto di Sfera Ebbasta. Ciò che è socialmente interessante è il fatto che ci si sia magicamente accorti di chi è Sfera, di cosa canti, del messaggio che veicoli. E dare la colpa a lui o al genere musicale è un modo di deresponsabilizzarsi, di non capire che sono frutto dell’ambiente circostante, né più né meno. Non tentano di modificarlo in meglio, si adattano perfettamente ai valori più popolari, soldi, sesso e droga…
Domiziano, da “dominus et deus” alla damnatio memoriae
L’imperatore Domiziano suscitò sentimenti contrastanti nei contemporanei e, quindi, nella narrazione che ne verrà fatta. Dai fedelissimi veniva chiamato dominus et deus, signore e dio, ma fu anche in aperto contrasto con il Senato e l’aristocrazia, tanto che alla morte ne fu ordinata la damnatio memoriare…
Sheila Ribeiro, arte che invita al “non-dominio sulle cose”
Ci sono mostre, e mostre. Arte molto estetica, senza contenuto. O tanti contenuti, senza arte. Quella dell’artista brasiliana / canadese (e molto italiana) Sheila Ribeiro, classe 1973, riesce a combinare entrambi nella sua prima collaborazione con la galleria PostmastersROMA…
Anni Interessanti, l’Italia 1960-1975
Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’Italia è un Paese da ricostruire, sia in senso letterale che sociale, politico, economico. Sono anni in cui alle enormi difficoltà si risponde con entusiasmo e voglia di ripartire. Ma non sono anni facili e spensierati…
Armi biologiche: da Wuhan alla guerra in Ucraina
Che sia arrivata la guerra dopo una pandemia in cui NON si è parlato a sufficienza di armi biologiche… è quantomeno inquietante. Soprattutto. E se il problema serio non fosse tanto sui vaccini? Quanto l’usare i virus come armi anche quando sarebbe internazionalmente vietato?
Il dispotico smartphone
Recentemente mi è capitato di passare da una nota marca di cellulare a un’altra nota marca di cellulare e le differenze si sono fatte sentire. Ma non su ciò che mi aspettavo: tecnica e “pulizia”, quanto sul suo insito e sottile “dispotismo”…
La “dittatura” del politicamente corretto (nun se po’ più dì)
A sentire le discussioni sui media (non solo sui social) sembra sia in atto una guerra all’ultimo sangue tra dittatori del politicamente corretto e paladini della libertà di espressione (o di insulto?), secondo cui “non si può più dire niente”. Ma non sempre la percezione coincide con la reale portata di un fenomeno, spesso più marginale di come appaia…
Perché ci sentiamo in obbligo di giustificare il violento?
“Un giudice donna”, “un poliziotto donna”, “un presidente donna”. Donna, donna, donna. Vicino a ogni “nuova” professione. Oppure interi testi lunghi pagine (!) scritti con la schwa perché si vuole dimostrare di essere inclusivi. Perché invece la gente non vede che così si fa solo peggio e che sarebbe tanto più semplice modificare l’uso della lingua secondo regole (maschili/femminili) che già possiede? Perché “oggi” ci sono anche i fluidi?
Supermagic, magia, illusionismo e i Segreti di una Storia longeva
“Un gioco di prestigio ha successo se viene eseguito in modo tale da apparire prodigioso agli spettatori, i quali non vi scorgono un rapporto di causa a effetto: l’illusionista deve usare metodi ordinari, ma produrre effetti il più possibile ‘irreali’ dal punto di vista dell’osservatore”…
Processi mediatici, sempre una questione di tifo
La TV segue casi di cronaca nera da quando è stata inventata, ma appunto, prima seguiva. Si basava su fatti, riportava quanto accadeva in aula o quanto dichiarava la polizia. Non lanciava congetture, non organizzava tribune tra colpevolisti e innocentisti…