Gli stereotipi si tramandano. Ma come si sono formati? Per fortuna ogni tanto, al di là delle nostre congetture e illazioni, c’è qualcuno che li studia. “Dualità, può essere la password di accesso al puzzle dell’anima portoghese. In essa convivono il carattere temprato, il buon senso, la discrezione affettiva, compostezza, formalismo, malinconia, serietà, che a loro volta sono uniti ai loro altri volti: emotività, impulsività, allegria”, scrive Isabel Teixeira sulla sua tesi di laurea, mentre cerca di descrivere le contraddizioni dell’Immaginario portoghese che passano per corsi storici e incontri con altri uomini, dai celti ai semiti, agli africani…
Selezione all’ingresso
Quasi tutto il mondo politico italiano (e non solo) ripete da tempo lo stesso concetto. Chi scappa dalle guerre deve essere accolto, i “normali” migranti economici devono essere respinti. La divisione è troppo netta e semplificata per poter rispecchiare fedelmente la realtà. Infatti non c’è mai un’unica causa che spinge a lasciare il proprio Paese, ma un intreccio di instabilità politica ed economica, con violazioni pesanti dei diritti umani…
Portogallo, campione d’Europa in fatalismo (1)
“Mi vengono in mente un sacco di stereotipi di molti paesi europei, ma ho il vuoto totale su Portogallo e i portoghesi”, commenta un americano su Reddit. Alché una spagnola risponde come una che la sa lunga: “i portoghesi sono piuttosto tristi, pessimisti e malinconici. Questi tratti sono rappresentati nello stile musicale tipico del Portogallo, il Fado e nella parola saudade che non ha traduzione in nessun’altra lingua”…
Viva la sposa
Tema che accomuna i personaggi, poveri ma mai miserabili, è la consapevolezza di non essere consapevoli, “non si pongono il problema di quello che succederà il giorno dopo”, spiega Celestini, “altrimenti correrebbero ai ripari”, ogni azione riflette “l’opportunità nel presente. Per questo sono come burattini, come Pinocchio, che vive calato solo nell’istante che sta vivendo”…
Lo stereotipo (o del giudizio avventato sulla perfezione imperfetta)
“Stereotipi, pregiudizi e discriminazioni sono spesso concepiti come correlati, anche se esprimono concetti differenti: gli stereotipi sono una componente cognitiva, è come il nostro cervello normalmente gestisce le informazioni, spesso senza una vera e propria consapevolezza; il pregiudizio è la componente affettiva di questo “stereotipare”; infine, la discriminazione è la parte comportamentale che segue le […]
Genova, tirchia e generosa
Chiusi, freddi, scontrosi, ma anche tenaci, oculati, dotati… ogni grande città (e regione) italiana ha i suoi, e questi sono i primi stereotipi che si sentono dire in giro sui genovesi. “Alcuni son sampdoriani”, scherza qualcuno. Ma soprattutto si dice siano tirchi (il famoso “braccino corto”) e, al contempo, si dice siano generosi, ma gli stereotipi negativi tendono a essere più famosi di quelli positivi. Il che basterebbe come prova della fallibilità dello stereotipo, essendo in grado, nel corso del tempo, di affermare tutto e il contrario di tutto…
La globalizzazione dei muri
La globalizzazione avrebbe dovuto agevolare la diffusione di idee e problematiche, per arrivare a pratiche e soluzioni comuni, internet ci porta ovunque con un click. Tutto sembrava volto all’annullamento delle distanze, ma il vero filo conduttore alla fine resta la chiusura. In tutti e quattro angoli del Pianeta proliferano muri che dividono le popolazioni sulla base delle differenze di censo, lingua, nazionalità, religione…
Sotto gli occhi della strada
Migranti, esploratori, pellegrini, commercianti, briganti, artisti. La strada da sempre ha ospitato ogni tipologia di persone, divenendo un simbolo importante, fonte di ispirazione nella letteratura, nella musica e soprattutto nel cinema…
Roma, questione di zozzi
Non si può parlare di chicche (gastronomiche) a Roma, e non iniziare dallo “zozzone”. Lo zozzone è uno e mille furgoni-paninoteca dislocati per mezza Roma che vendono panini alle ore più improbabili. Usuale sosta notturna conosciuta da ogni romano che si rispetti, e spontaneo punto d’osservazione faunistico degli esemplari più disparati – dal truzzo al […]
Roma reagisce raccontando sé stessa
Alla biblioteca Nicolini si è parlato di un nuovo progetto, Reaction Roma, un social movie sulla Capitale. “Si tratta di un’iniziativa che intende raccontare la città soprattutto dal punto di vista delle periferie”, spiega il regista Pietro Jona, “raccoglieremo i contributi video di chi vorrà partecipare, per dare vita a una vera e propria videoinstallazione che a fine anno sarà esposta al Macro Testaccio e poi magari con più calma ci faremo un documentario”…