La nostalgia influenza (più o meno) le nostre vite, dal semplice vecchio ricordo che ci fa tornare il sorriso, regalandoci sprazzi di buonumore, all’improntare il proprio stile seguendo la moda vintage. Ma la voglia di passato condiziona fin troppo spesso la creatività artistica, soprattutto nella musica e nel cinema, con l’abuso di cover o remake. Insomma rifacimenti…
Slow Tv
In un panorama televisivo votato all’intrattenimento, dove per mantenere alta l’attenzione del pubblico si punta sull’interattività – dai commenti sui social al più classico televoto – ci sono le molto meno note mosche bianche. Da quasi dieci anni la Norvegia ha lanciato il format della slow tv, una sorta di maratona di ore e ore che riprende in diretta porzioni di vita fin troppo comuni…
Nostalgia canaglia
Secondo gli psicologi la nostalgia combatte la depressione, migliorando l’umore. Ma il cervello tende a sbiadire i brutti ricordi, privilegiando quelli positivi, così il passato non è sempre così idilliaco come può apparire…
Era una notte buia e tempestosa. E portava consiglio
“Era una notte buia e tempestosa…” Nel 1830 Edward Bulwer-Lytton usava questo famoso incipit per il racconto Paul Clifford e la fortunata frase è stata ripresa e citata più e più volte, soprattutto da Snoopy, diventando un classico della letteratura. Ma a pensarci bene, molte delle civiltà che si erano sviluppate qualche millennio fa, si riferivano alla creazione dell’universo con uno scenario simile…
Chiuso per ferie
Gli spostamenti hanno sempre fatto parte della storia dell’umanità, prima di tutto perché siamo nati nomadi. Ma anche con il passaggio a civiltà stanziali, ci si è continuato a muovere, per sfuggire a carestie, per esplorare o, più in là, per sviluppare traffici commerciali. Il discorso vacanze è diverso, ma comunque molto antico…
La rete odia: la polizia non può sparare
La censura o le campagne di sensibilizzazione contro l’odio in rete potranno anche essere utili, ma non risolvono il problema di fondo. Bisogna scavare più in profondità per sanare un diffuso malessere sociale dettato da frustrazione, rabbia repressa, ignoranza (che libera questa rabbia in direzioni sbagliate) e incapacità di comprendere la labilità dei confini tra reale e virtuale, in un’epoca che ha accolto da poco questo genere di innovazione…
Beitar Gerusalemme, la squadra della destra “pura”
Gerusalemme, 3 marzo 2013, stadio Teddy Kollek. Al 48′ Zaur Sadayev segna l’1-0 per i suoi, il Beitar. La maggior parte del pubblico esulta, come normale, mentre decine, centinaia di tifosi abbandonano gli spalti, qualcuno insulta l’ex ministro degli Esteri di Israele Avigdor Lieberman. È il primo gol di un musulmano per il Beitar e non a tutti sta bene…
Internet non è Che Guevara. Ma neanche Charles Manson
Internet: invenzione epocale, veicolo di libertà, capace di diffondere idee e notizie istantaneamente in tutto il mondo, magari in grado di rovesciare governi corrotti senza nemmeno l’arma del digiuno come Gandhi. Oppure ricettacolo d’odio, di notizie false, di mistificazione, bazar di illegalità di ogni tipo?
The most beautiful day, come beffare la morte
“Tra pianti e risate domina un sentimento conciliante, il pubblico può aspettarsi risate, personaggi avvincenti, momenti emozionanti, situazioni assurde e un sacco di fascino. Al centro c’è la vita stessa, come si fa a trattare con lei? Come dare il meglio di sé?”
Marion Dougherty e la rivoluzione nel cinema
A fare la Storia del cinema non sono solo i grandi registi o attori, ma anche chi, magari più nell’ombra, mette in contatto le giuste persone per il giusto lavoro. Marion Dougherty ha rivoluzionato il sistema dei casting, ribaltando la prospettiva per cui per un certo ruolo dovesse corrispondere un aspetto adeguato. La centralità ora stava nel talento e nell’interpretazione dell’attore…