Artemisia Gentileschi è stata una delle più grandi pittrici, “la prima celebrata e riconosciuta nella storia dell’arte”, la prima a entrare nell’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Ma purtroppo anche una delle prime donne a subire un processo per stupro. Subire doppiamente, già. Perché nonostante fosse la vittima, è a lei che furono inflitte le torture. Il suo nome oggi ricorre da centri anti violenza contro le donne e movimenti femministi, poiché fu una vera eroina del tempo per il modo in cui affrontò la violenza carnale prima, e quella della giustizia dopo. Ma questa attenzione alla sua biografia non deve distogliere, come spesso succede, dalla grandezza della sua arte, anche se le due sono strettamente legate…
Sport ed emancipazione, se la vittoria trascende il singolo
Ci sono trionfi che hanno fatto la Storia dello sport e non è azzardato dire degli afroamericani in generale: da Jesse Owens che fa man bassa di ori olimpici davanti a Hitler all’iconico podio di Città del Messico 1968, con il pugno alzato di Tommie Smith e John Carlos, passando per lo storico Rumble in the Jungle tra Muhammad Ali e George Foreman…
Raffaello, quando il virtuale è più “vicino”
Durante i giorni di quarantena si sono moltiplicati i “tour virtuali” per accompagnarci nelle mostre e nei musei italiani, sospese e chiusi da più di 2 mesi. Si tratta di iniziative che hanno portato compagnia e una boccata di aria fresca, seppur “digitale”. Gallerie e musei sono state infatti tra le prime “attività” a chiudere il 9 marzo 2020, nonostante molti abbiano spazi talmente grandi da garantire entrate contingentate, e dove in fondo, è già buona regola non avvicinarsi troppo e “non toccare” niente, ma questa è la realtà (virtuale)…
Le responsabilità dell’intrattenimento (pt. 2)
Da un po’ di tempo a questa parte si sta guardando a vecchi film o serie TV con i parametri di giudizio attuali. Probabilmente siamo in una fase di adattamento da un tipo di società a un altro, in cui, per reazione a problemi oggettivi di discriminazione, si passa a una sorta di giustizialismo sommario che non risparmia nemmeno serie TV all’apparenza innocenti come Friends e How I met your mother…
I lati positivi del coronavirus
E se a qualcuno può sembrare inappropriato, bisogna sempre ricordare che perfino un omicidio può avere delle attenuanti. Figuratevi un virus… Si sta dicendo e ascoltando di tutto (e da tutti) in questi giorni. E, come al solito, dichiarazioni di tipo diametralmente opposto: dalla “stronzata” ai complotti, dalla “semplice influenza” allo sterminio di massa… ma […]
John Cazale, un re Mida sfortunato
John Cazale non era solo un grande attore, un talento espressivo naturale o uno di quelli che applicava un metodo ben preciso, in modo da calarsi perfettamente nella parte. Era in grado di innalzare il livello di tutto il cast, trascinandolo, dettando i ritmi tra copione e improvvisazione…
Il cuore aperto di Palermo
Palermo ti rimane negli occhi. Il sole, i colori, i profumi, i fiori, il mare, l’arte, le persone… tanto che ti dici “vorrei vivere qui”. Poi ti soffermi, cercando di dismettere i classici occhi da turista innamorato, e intravedi gli stereotipi. Ma se la città perfetta non esiste, esiste sempre quell’andare dove ti porta il cuore…
A Tor Bella Monaca non piove mai
A Tor Bella Monaca non piove mai recupera la tradizione di cinema realistico/popolare, fotografando una storia familiare nel contesto di una realtà molto composita e l’immobilismo che viene imposto alle periferie dal preconcetto…
Tra doppiaggio e lingua originale meglio la flessibilità
Il doppiaggio è ormai obsoleto, abbiamo i migliori doppiatori del mondo. Il dibattito tra lingua originale e adattamento è piuttosto statico, parziale e soprattutto non ha una risposta giusta, univoca, con buona pace degli “esponenti” delle due fazioni opposte. Come in molti altri argomenti serve flessibilità…
Candid camera, da Dracula agli esperimenti sociali
Anche le candid camera possono nascondere – oltre a telecamere e microfoni, ovvio – dei significati più profondi rispetto a uno sterile umorismo e raccontare un microcosmo che riflette i massimi sistemi. Fino a scomodare Hannah Arendt e la banalità del male…