Flash Story
Aragosta
Quando l’aragosta era cibo per detenuti
Domiziano, da “dominus et deus” alla damnatio memoriae
World Press Photo 2023, il mondo raccontato per immagini
PerCorti di Vita a Torino
Lucia Annunziata racconta gli “inquilini” degli ultimi 10 anni
Hybris di Rezza e Mastrella a teatro, i due lati della porta
Eminem, 50 anni del bianco che ha segnato il rap
Rachel Carson, agli albori dell’ambientalismo moderno
Il Pride di Bologna e il suo orgoglio
Sheila Ribeiro, arte che invita al “non-dominio sulle cose”
World Press Photo, il fotogiornalismo del 2021
Dario Argento al Museo del Cinema di Torino
Non mi lascio commuovere dalle fotografie – la mostra per i 100 anni di Pasolini
Anni Interessanti, l’Italia 1960-1975
Armi biologiche: da Wuhan alla guerra in Ucraina
Romics, dai Millennials alla Generazione Z
Sport e politica, l’arma del boicottaggio
Se i proverbi se la prendono (solo) con le donne
Il dispotico smartphone
biancaneve
La “dittatura” del politicamente corretto (nun se po’ più dì)
Perché ci sentiamo in obbligo di giustificare il violento?
0 like prateek katyal
Il giornalismo sui social e la gestione del conflitto
logo mundialito 1980
Uruguay 1980, the P2 Lodge, football and the Gold Cup (on TV)
“Definire è limitare”
Bambine-streghe, quando le “catene del pregiudizio” sono reali
Inferno a Roma, quando il Diavolo non ci faceva paura
Trascrittori forensi, “chiediamo giustizia alla Giustizia”
“Duel” a Palazzo Merulana, Amici miei vs Compagni di scuola
new york skyline 11 settembre torri gemelle
11 settembre 2001, i 20 anni dall’attentato
rambaldi profondo rosso
Horror movies, the fine line between trash and cult
Europei di calcio, dalla Guerra Fredda all’edizione condivisa
Trap, giovani e società

Uno vale uno (o della satura libertà di espressione)

Uno vale uno (o della satura libertà di espressione)

Fino a pochi anni fa se un potere voleva reprimere la libertà di espressione, censurava. Ora siamo all’estremo opposto, il problema è la saturazione delle opinioni. Per citare Romanzo Criminale, “se a Roma comandano tutti, non comanda nessuno”. Ovvero, se parlano tutti, non parla nessuno…

SanVa (dai lupercalia a San Valentino)

Come molte delle principali festività cristiane, anche San Valentino è frutto del sincretismo con radicate tradizioni pagane. La festa degli innamorati si sovrappone infatti ai lupercalia romani di metà febbraio, tre giorni di trasgressive celebrazioni in onore delle greggi (onore si fa per dire, visti i sacrifici), della purificazione, della fertilità e della rinascita…

“Penultima data del tour mondiale” di Valerio Lundini apre la stagione “indie” del Parioli

Valerio Lundini, 32 anni, è un personaggio particolare. Fumettista, attore, autore, musicista, comico sicuramente ma difficile da collocare in qualche categoria e impossibile da descrivere. Lui e soprattutto il suo lavoro, fatto in particolar modo di scenette surreali ma a pensarci bene ben radicate nella realtà, a volte proprio alla lettera. Insomma, più facile guardarlo che spiegarlo, raccontarlo non rende bene…

Nuovi media, vecchie criticità

Siamo abituati a pensare che internet prima e i social network poi abbiano rivoluzionato e democratizzato il mondo dell’intrattenimento e dell’informazione, rendendo obsoleto ogni altro media antecedente. Ovviamente non è così, non del tutto almeno. Perché se il mezzo è certamente più rapido e capillare, le dinamiche alle spalle sono grosso modo sempre le stesse…

La comunicazione per slogan (o della morte del dibattito)

Slogan è un termine che deriva dal gaelico sluagh-ghairm. Le due parole significano rispettivamente “nemico” e “urlo”, la loro unione andava a prendere l’accezione di “grido di battaglia”. Il lato strettamente “guerriero” ora si è perso, a meno che non ci si voglia spingere in analogie tra strategie di mercato e belliche. Si parla infatti […]

Status. Ruoli, poteri e gerarchie

Status (definizione): posizione o condizione di un soggetto in relazione a un determinato contesto sociale.

Status. Roles, powers and hierarchies

Status (definition): position or condition of an individual in relation to a specific social context.

Photo by Philippe Oursel on Unsplash
Bordeaux, France. Photo by Philippe Oursel on Unsplash

sheila ribeiro neither national nor geographicSheila Ribeiro, arte che invita al “non-dominio sulle cose”

Ci sono mostre, e mostre. Arte molto estetica, senza contenuto. O tanti contenuti, senza arte. Quella dell’artista brasiliana Sheila Ribeiro, classe 1973, riesce a combinare entrambi nella sua prima collaborazione con la galleria PostmastersRome. Diretta da Paulina Bebecka e Eugenia Carabba è la filiale romana della newyorkese PostMasters. Un forte impatto estetico, con un ancor più forte (e profondo) contenuto, a cui bisogna dare (comunque) il giusto tempo di emergere…

imbarco al porto di civitavecchiaAnni Interessanti, l’Italia 1960-1975

Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’Italia è un Paese da ricostruire, sia in senso letterale che sociale, politico, economico. Sono anni in cui alle enormi difficoltà si risponde con entusiasmo e voglia di ripartire. Ma non sono anni facili e spensierati, nonostante la più che comprensibile voglia di leggerezza. Perché al progresso economico o alla effervescente scena dello spettacolo, non si accompagna un’adeguata crescita sociale. Le sperequazioni sono evidenti: tra Nord e Sud, uomini e donne, città e campagne, operai e ceto medio…

ivan-diaz-_ts3NfjvaXo-unsplashArmi biologiche: da Wuhan alla guerra in Ucraina

Che sia arrivata la guerra dopo una pandemia in cui NON si è parlato a sufficienza di armi biologiche… è quantomeno inquietante. Soprattutto. E se il problema serio non fosse tanto sui vaccini? Quanto l’usare i virus come armi anche quando sarebbe internazionalmente vietato?

272331419_310537767793486_2129696957448966643_nPerché ci sentiamo in obbligo di giustificare il violento?

“Un giudice donna”, “un poliziotto donna”, “un presidente donna”. Donna, donna, donna. Vicino a ogni “nuova” professione. Oppure interi testi lunghi pagine (!) scritti con la schwa perché si vuole dimostrare di essere inclusivi. Perché invece la gente non vede che così si fa solo peggio e che sarebbe tanto più semplice modificare l’uso della lingua secondo regole (maschili/femminili) che già possiede?

supermagicsegreti2022-foto-web-miguel-munos-2Supermagic, Magia, illusionismo e i Segreti di una Storia longeva

“Un gioco di prestigio ha successo se viene eseguito in modo tale da apparire prodigioso agli spettatori, i quali non vi scorgono un rapporto di causa a effetto: l’illusionista deve usare metodi ordinari, ma produrre effetti il più possibile ‘irreali’ dal punto di vista dell’osservatore”…

yasin-yusuf-fmh-vtumhqs-unsplash-1“Definire è limitare”

La definizione più comune di “identità” è riferita alla persona, ovvero “l’essere quello e non un altro”, una sorta di consapevolezza di sé stessi, mentre il “razzismo” è una sistematica “discriminazione” basata su “un’ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente «superiori», destinate al comando, e di altre «inferiori», destinate alla sottomissione”. Eppure l’identità è anche un “recinto” dal quale è difficile uscire, mentre il razzismo si trasforma spesso in “vittimizzazione”, un “nuovo” modo per discriminare…

7settembre_03Trascrittori forensi, “chiediamo giustizia alla giustizia”

Un classico stereotipo è lamentarsi sempre dei tempi della Giustizia italiana. Ma non tutti considerano che, dietro certi funzionamenti, c’è spesso il problema di come l’Italia tratti i suoi lavoratori. In vista dello sciopero nazionale indetto da Cobas, e previsto per domani 10 Dicembre 2021, pubblichiamo la lettera aperta di tutti quei professionisti, mai considerati, che lavorano “all’ombra della Giustizia”…

amici miei mymoviesDuel, a Palazzo Merulana Amici miei vs Compagni di scuola

Amici miei e Compagni di scuola hanno diversi punti di contatto, nonostante soggetto e trama divergano. Sono innanzitutto due commedie di grande spessore, in un certo senso formative, necessarie a capire il contesto storico in cui sono immerse, ma con uno sguardo al futuro. A margine della Festa del Cinema di Roma, inizia anche la rassegna di “duelli” a sfondo cinematografico…

gabe-bult-fBk6WpZHg1w-unsplashIl dispotico smartphone

Esistono diverse marche di cellulari, anche se non sembra, e anche in questo ambito pare che il mondo sia spaccato a metà, come a delineare le prime bozze di due “archetipi di cellulare”. Le differenze ci sono, ma non tanto su tecnica e pulizia del design, quanto sul suo insito e sottile “dispotismo”…

biancaneveLa “dittatura” del politicamente corretto (nun se po’ più dì)

A sentire le discussioni sui media (non solo sui social) sembra sia in atto una guerra all’ultimo sangue tra dittatori del politicamente corretto e paladini della libertà di espressione (o di insulto?), secondo cui “non si può più dire niente”. Ma non sempre la percezione coincide con la reale portata di un fenomeno, spesso più marginale di come appaia…

logo mundialito 1980Uruguay 1980, il Mundialito della P2

Abbiamo visto come, da Mussolini in poi (mondiali Italia 1934), i regimi autoritari (ma non solo) abbiano sfruttato le manifestazioni sportive per propaganda politica. A volte l’evento è persino creato dal nulla, come il Mundialito disputato in Uruguay a cavallo tra 1980 e 1981, sulla cui organizzazione ha pesato molto la P2, la loggia deviata che aveva stretti rapporti con le giunte militari che opprimevano il Sud America in quegli anni…

La questione della moralità nel giudicare le donne

Ancora oggi la solita storia? Grandi donne attaccate sul piano della moralità. Se poi ci metti pure la politica… allora va bene anche annientarle. L’importante è arginare il loro avvicinamento al “potere” (a meno che non ragionino più o meno come gli uomini, ovvio!). Questa storia racconta una dinamica ricorrente da centinaia di anni, se non millenni. Da ieri a oggi i nomi che vengono in mente possono essere infiniti…

terza onda Sergio SouzaLa Terza Onda, come cadere facilmente nell’omologazione

Le persone esterne al liceo Cubberley che venivano a sapere dell’esperimento del professor Ron Jones del 1967, non si spiegavano come avessero fatto gli studenti a cadere nella trappola, a non farsi domande, a non capire di far parte di un gruppo pseudo-nazista. Ma è proprio quella la lezione di Jones, il totalitarismo fa scivolare subdolamente verso il consenso dettato dalla propaganda, verso il senso di appartenenza che molti cercano. L’uso della forza da solo non basta…

…continuavano a chiamarli pirati

Nonostante il nome in comune, i pirati di oggi non hanno molto a che spartire con quelli del passato, se non l’etimologia stessa del termine inteso come “assaltare”. E difficilmente scalzeranno i classici…

carabinieri piacenza mele marceUna mela marcia al giorno…

In tutti i mestieri ci sono mele marce, questo viene ripetuto all’infinito ed è ovviamente vero. Però non tutti i suddetti pomi possono essere equiparati senza una valutazione del contesto, del danno causato o di come venga trattato il problema…

executive outcomes eeben barlow contractorsContractor, né eroi né mercenari

La professione dei cosiddetti contractors, militari ingaggiati da privati come sorta di guardie del corpo per civili in zone di guerra (o comunque “calde”), risente di un doppio stereotipo. Se da una parte si attinge all’epica eroica del valoroso soldato, dall’altra c’è un accostamento dispregiativo ai mercenari…

floyd polizia violenza manifestazioneLe vite dei bianchi

È ovvio che tutte le vite contino, ma il pregio degli slogan (come #blacklivesmatter) è anche il loro difetto. Sono incisivi ma, proprio perché sintetici, non possono essere esaustivi del tutto. Forse sarebbe bastato aggiungere un too (anche) alla fine per essere inattacabile. Ad ogni modo, il messaggio del movimento non è ritenere che le vite dei neri siano più importanti di quelle degli altri, è porre l’accento su due problemi radicati negli Stati Uniti (e non solo): razzismo e violenza (specialmente delle forze dell’ordine). Rafforzare i diritti di qualcuno non vuol dire toglierne ad altri, al massimo ne erode i privilegi…

Lo smart working non è semplice “lavoro da casa”

Lo smart working è un nuovo termine, anche in inglese, che più o meno dal 2014 intende sottolineare le ulteriori possibilità che le nuove tecnologie danno al lavoro contemporaneo. Si precisa che “lo smart working non è remote working, ma viceversa sì. Il grave problema, non solo lessicale che abbiamo in Italia, invece fa sì che il “vecchio” lavoro in ufficio sia stato semplicemente trasferito a casa, o peggio, abbia semplicemente preso tutto il negativo del lavoro d’ufficio unendolo a tutto il negativo del lavoro da casa, senza quindi prendere alcuna caratteristica né “intelligente” né “agile“…

pipistrelli habitatIl pipistrello non è “untore”, ma “antivirus”

Che fossero visti come demoni, divinità o supereroi, i pipistrelli non sono mai stati considerati con indifferenza. E anche l’approccio puramente scientifico (a volte antropocentrico) non li valuta neutrali. Per l’utilità nello sviluppo dell’agricoltura, essendo in grado di impollinare anche a grandi distanze, per la difesa dalle zanzare (possono mangiarne anche un migliaio a notte), ora anche come “antivirus” naturale. Ma, giustamente, alle sue condizioni…

sterilizzazione coronavirusIl coronavirus e la retorica di “guerra”

In tempi di pandemia globale e di quarantena forzata si sentono spesso fare paralleli con le situazioni di guerra. Se da una parte si possono riscontrare indubbie analogie tra le due circostanze di emergenza, dall’altra psicologia, strategia e sistema sociale giocano un ruolo diametralmente opposto…

Nuovi media, vecchie criticità

Siamo abituati a pensare che internet prima e i social network poi abbiano rivoluzionato e democratizzato il mondo dell’intrattenimento e dell’informazione, rendendo obsoleto ogni altro media antecedente. Ovviamente non è così, non del tutto almeno. Perché se il mezzo è certamente più rapido e capillare di tutti i precedenti, le dinamiche alle spalle sono grosso modo sempre le stesse…

iran usaStati Uniti e Iran, buoni e cattivi non sono nel copione

In meno di 70 anni il ribaltarsi dei rapporti tra Iran e Stati Uniti, la tessitura di trame contorte, la volubilità degli attori in gioco ha tenuto e continua a tenere il mondo in apprensione. Ma ha anche evidenziato la validità del legame causa-effetto, così come l’assurdità del mantenere posizioni rigide a favore dell’una o dell’altra parte, a seconda dell’ideologia o del nazionalismo. Ché la divisione tra buoni e cattivi, nella maggior parte dei casi, si adatta più a Topolino contro Gambadilegno…

imballaggi commestibiliIl ciclo del riciclo e la leadership dell’Italia

Nel campo della trasformazione delle plastiche il nostro Paese è il secondo mercato europeo dopo la Germania. L’Europa non è messa benissimo visto che produce all’anno 69 milioni di tonnellate di plastica, ma la quota di circolarità è ancora bassa, sotto il 10%… La crisi climatica ci fa pensare solo al sistema energetico, ma in realtà non è risolutivo da solo: la de-carbonizzazione degli Accordi di Parigi si ottiene anche con l’economia circolare. Se sviluppata, nel 2050 può abbattere le emissioni di Co2 del 45%! La cosiddetta “carbon strategy” deve cioè passare per la “circular strategy“…

Calcio e regime (pt. 2): il no di Carlos Caszely

Solitamente il calcio e lo sport in generale sono stati sfruttati dal regime del momento per propagandare la forza del Paese. Ma può succedere anche il contrario. Carlos Caszely, forte e popolare attaccante cileno degli anni Settanta e Ottanta, è stato decisivo nella campagna elettorale che ha sancito la fine di Pinochet nel referendum del 1988…

Calcio e regime

Mussolini è stato uno dei primi a capire come il calcio potesse essere veicolo di propaganda e sicuramente il primo a sfruttare un evento sportivo importante come i mondiali del 1934. Da una parte si mostra il lato migliore all’estero, nascondendo ogni altra nefandezza, dall’altra si compatta il popolo verso l’obiettivo finale, la vittoria. Il tutto ovviamente intriso di una stucchevole retorica, che sarà scopiazzata in tutto il mondo quando necessario al potere e al regime di turno…

Greta Thunberg, se un simbolo è ancora necessario (Iconoclastia pt. 2)

Simbolo e ragione non devono necessariamente parlare la stessa lingua. Il primo è più immediato e viene compreso più facilmente dall’inconscio. Solo dopo, eventualmente, si passerà al livello successivo, ci sarà il processo di razionalizzazione. I simboli sono stati fondamentali nella costruzione delle identità, individuali e collettive, essenziali nella narrazione che è servita a cementare clan, tribù, Stati nazionali, comunità religiose o di pensiero, tifoserie. E tutta la tecnologia a disposizione non ha cambiato poi così tanto le cose…

Riti di passaggio, come guadagnare l’età adulta

Diventare grandi è certamente un processo graduale, ma per convenzione si è sempre cercato di stabilire un momento ben preciso in cui avvenisse la trasformazione da ragazzino/ragazzina a membro che contribuisce alla comunità – anche solo attraverso la propria fertilità. Così in tutti i tempi, luoghi (e laghi) i popoli organizzavano celebrazioni pubbliche che sancissero la crescita dell’individuo, denominate dall’antropologo francese Arnold van Gennep “riti di passaggio”…

La condanna a morte per iniezione letale non è “più umana”

Dal 1977 gli Stati Uniti hanno iniziato a usare l’iniezione letale per eseguire le condanne a morte, sbandierando il fatto che si trattasse di una soluzione più “umana” della sedia elettrica. La realtà è ben diversa da quello che si crede: più che scivolare dolcemente verso una morte – comunque ingiusta indipendentemente dai crimini commessi – si può arrivare fino a quasi 45 minuti di agonia. Ma anche nei casi non così eccezionali gli anestesisti di professione ipotizzano una sensazione di “fuoco nelle vene”…

In barba alle mode

Nel corso dei secoli il simbolismo assunto dalla barba ha condizionato le mode delle diverse popolazioni. Portarla poteva essere sintomo di povertà come in buona parte dell’epoca faraonica dell’antico Egitto, di ribellione come nel Risorgimento o contravvenire a norme igieniche come nel protocristianesimo. L’imperatore romano Giuliano l’Apostata scrisse addirittura un’opera satirica dove metteva nel mirino i detrattori della barba (Misopogon)…

La censura non c’è ma si vede

Nel 2015 l’Associazione mondiale della carta stampata e il Center for International Media Assistance hanno riportato una nuova forma di censura, definita “soft”. Riprendevano un altro rapporto, realizzato da Open Justice Initiative nel 2005, che descriveva un sistema di potere che influenza i media senza interdizione legale, censura o minaccia economica diretta. Esercitando, di fatto, una sorta di ricatto, di pressione psicologica…

Il ruolo della paura nella società

Dal punto di vista sociale e culturale, la paura è stata trattata in maniera ambivalente. Da una parte l’epica e la retorica del coraggioso eroe senza macchia. Dall’altra le fiabe, che hanno invece sempre invitato a scavare nel proprio inconscio per affrontare e accettare i propri limiti. Poi c’è il ruolo che la paura assume nella società, quella più arcaica e quella attuale di massa…

Trap, giovani e società

La trap è frutto dell’ambiente circostante, né più né meno. Non tenta di modificarlo in meglio ma si adatta perfettamente ai “valori” più popolari, soldi, sesso e droga. E il suo modo per comunicarli fa breccia facilmente. Più che chiederci quale influenza possa avere sui giovani, insomma, dovremmo domandarci come mai tanti giovani sono attratti dal genere e si identifichino in certi valori…

Piove, governo ladro (o della cleptocrazia)

Il termine cleptocrazia, dal greco “governo del furto”, fu coniato nel XIX secolo in riferimento alla politica spagnola dell’epoca, ma divenne particolarmente popolare nella seconda metà del Novecento “grazie” al dittatore dell’allora Zaire Mobutu Sese Seko…

Open space, più chiusura in se stessi

Ethan Bernstein e Stephen Turban, della Harvard Business School, hanno condotto un’indagine in cinquecento aziende in transizione verso l’open space, arrivando alla conclusione, grazie all’uso di apparecchi in grado di captare il contatto visivo e le conversazioni, che il rapporto interpersonale diretto è diminuito addirittura del 70% …

Contro ogni pronostico (vita da underdogs pt. 2)

La Croazia non è riuscita nell’impresa di ribaltare il pronostico contro la Francia. Ma per quanto sfavorita, era una squadra con giocatori di livello e una buona tradizione calcistica. Non si poteva dunque parlare del classico Davide contro Golia. Ma ci sono stati successi che hanno superato la fantasia, come Danimarca e Grecia agli europei o l’Iraq in coppa d’Asia nel 2007…

La legge di Jante

Siamo abituati a pensare alla socialdemocrazia scandinava come un modello di governo specifico in grado di coniugare collettivismo e liberalismo in un sistema ben realizzato. Magari non perfetto, ma non che ci sia di meglio in giro per il mondo. Si crede che un pilastro della socialdemocrazia di inizio del secolo scorso sia stato la Legge di Jante, decalogo creato dallo scrittore danese Aksel Sandemose…

La responsabilità dell’intrattenimento

Si dibatte da sempre sulle responsabilità che ha l’intrattenimento verso il pubblico, sull’influenza che il cinema, la musica, lo spettacolo, lo sport, la letteratura più “leggeri” possono esercitare. Sono realmente in grado di plasmare la visione che abbiamo della vita? I personaggi famosi vanno considerati modelli di comportamento, positivo o negativo a seconda del messaggio veicolato?

movimento 5 stelleIl paradosso del MoVimento 5 Stelle (trilogia dell’orrore pt.3)

Il MoVimento 5 Stelle vive del paradosso che deriva dall’essere stato fondato da un comico. Non perché la satira non possa occuparsi di politica, anzi, in Italia c’è stata una sovraesposizione di eroi della libertà contro i tiranni della politica. Ma perché da navigato comico qual è, Beppe Grillo sa bene che quest’arte vive di esagerazioni e appunto paradossi…

berlusconiIl centrodestra dopo Berlusconi (trilogia dell’orrore pt.2)

Silvio Berlusconi è stato il protagonista indiscusso della storia del centrodestra nella Seconda Repubblica e nel male e nel peggio ha segnato la Storia del Paese, ben prima che entrasse in politica. Ha cambiato anche le regole della televisione e del calcio, sempre facendosi rincorrere dagli avversari in un circolo vizioso. Ma il suo ruolo nella coalizione sembra ormai esautorato…

Sinistra cercasi (trilogia dell’orrore pt.1)

Si è spesso indagato sulle ragioni del divisionismo a sinistra, apparentemente insito nel dna, per cui c’è sempre qualcuno più ortodosso, più fedele alla linea, più purista e qualcun altro più centrista, all’americana, che agli ideali antepone un risultato che (troppo spesso) non c’è…

Giochi Militari Internazionali (o le anti-Olimpiadi)

Meno famosi e sicuramente molto meno nello spirito delle Olimpiadi sono i Giochi Militari Internazionali, nati e cresciuti in Russia nel 2015 e giunti già alla terza edizione nell’estate 2017, proprio a metà tra Rio e Pyongchang. La manifestazione è esattamente quello che sembra, una competizione tra eserciti per dimostrare chi ha l’arsenale e il potenziale militare migliore…

Il razzismo è negli occhi di chi guarda (pt. 2)

La nota azienda di abbigliamento H&M è stata accusata di razzismo per la pubblicità della linea di felpe con la scritta “La scimmia più ‘cool’ della giungla”, in cui è un bambino nero a indossare il capo della discordia. Dure reazioni, indignazione, perfino vandalismo in alcuni negozi in Sudafrica, Belgio e altri Paesi…

Charles Manson, fascino e banalità del male

Charles Manson e il male, una sovrapposizione, un’identificazione che ha riguardato pochi altri in maniera così forte – se si escludono capi politici o militari. Perché attorno a Manson si è costruita una mitologia…

una visualizzazione del tempoLo stereotipo del tempo

Come immaginate il tempo? Come una retta? O come un cerchio? Quasi tutta l’umanità è portata a pensare al tempo in modo lineare… ma in realtà il tempo è circolare…

Iconicità dei capelli

I capelli non hanno nessuna funzione o utilità per la sopravvivenza della specie, eppure nessun popolo è mai riuscito ad ignorarne la forte simbologia. Nell’immaginario collettivo rappresentano uno status associato, per uomini e donne, alla personalità, alla sicurezza di sé, alla seduzione e alla sensualità…

sante puttaneDonne, l’eterna lotta tra “sante” e “puttane”

Era ora che le donne insorgessero contro le molestie (anche) nel mondo dello spettacolo! Ma come al solito, quando il dibattito su importanti questioni sociali va a finire sui media – e ci finisce sempre – tende a sfuggirci un po’ di mano. Quello che conta, tra troie e leccatine, è che “la prevaricazione dell’uomo sulle donne” è un fatto vecchio come il cucco, e non solo nel cinema, ma ovunque, dalla politica alle mura di casa, e oggi per la prima volta molte donne lo stanno facendo sapere a tutti. Questo processo porterà anche a falsità ed esagerazioni, ma dov’è il beneficio di vivere in un mondo facendo finta che le cose vadano diversamente? E perché la violenza sulle donne è (ancora) accettabile?

Uno vale uno (o della satura libertà di espressione)

Fino a pochi anni fa il potere, per reprimere la libertà di espressione, censurava. Ora siamo all’estremo opposto, il problema è la saturazione delle opinioni. Per citare Romanzo Criminale, “se a Roma comandano tutti, non comanda nessuno”. Ovvero, se parlano tutti non parla nessuno…

La moda dei media

Negli anni ’70 gli studiosi Maxwell McCombs, Donald Shaw, Robert McLure e Thomas Patterson arrivarono alla teorizzazione dell’agenda setting, che a sua volta ricalcava le idee di Walter Lippmann sulla comunicazione di mezzo secolo prima. In sostanza, una manipolazione dei temi da trattare, stabilendo una gerarchia di importanza che, gioco forza, condiziona la “scaletta” dell’opinione pubblica…

Iconoclastia (Columbus Day off)

Molti personaggi assumono il valore iconico di eroi della Patria, finché un certo revisionismo porta alla luce le diverse contraddizioni o crimini di cui si sono macchiati. Allora si abbatte la furia iconoclasta, estremo opposto che non permette di trovare un punto di equilibrio e una valutazione ragionata e imparziale…

Grammar nazi

I grammar nazi non piacciono a nessuno (che non sia dei loro). Altrimenti avrebbero avuto un altro appellativo, magari più leggero rispetto all’accostamento alla notoriamente tollerante dottrina nazionalsocialista. Non che abbiano tutti i torti, anzi. La difesa della correttezza del linguaggio e della cultura sono valori apprezzabili, ma tutto ciò che diventi un’ossessione finisce inevitabilmente col perdere il divertimento di fondo e/o la focalizzazione sul punto della questione…

scena da screamStalker, vecchia storia nuova tecnologia

“Ci vogliono dalle 24 alle 48 ore per creare un’identità credibile per fare da stalker o bullizzare una persona. Il paradosso sta tra l’enorme fragilità dell’identità digitale e l’estrema fiducia a scambiare informazioni…

Cyberbullismo, vecchia storia nuova tecnologia

In questi anni 2000 stiamo imparando che la tecnologia crea spartiacque importanti a cui è necessario abituarsi. È vero che internet ti può piazzare in un attimo sotto gli occhi di tutti, ma è anche vero che oggi gli occhi dimenticano presto quello che vedono. Perché ormai vedono troppa roba. E perché è importante acquisire un certo distacco, per non uscirne pazzi. Il cyberbullismo mette alla prova i più giovani, lo stalking gli adulti. Di solito…

Strega, premio “editoriale” dal 1947

Premio Strega. Ha vinto Cognetti. Che sopresa per noi mortali, appassionati di libri! Ma gli “addetti ai lavori” lo sapevano da mesi… perché mantenere un Premio che ogni anno è già deciso, e va più alla (grossa) casa editrice che a libro e autore?

giappone anzianiGiappone, un Paese per vecchi. Ma fino a un certo punto

Il Giappone è uno dei Paesi dal maggiore tasso di longevità e salute, ma con l’allungarsi delle aspettative di vita aumentano anche le problematiche legate alla senilità, come demenza e morbo di Alzheimer. Il governo di Shinzo Abe sta faticando a trovare misure efficaci che incrementino l’assistenza a una popolazione che invecchia progressivamente…

La “libertà” di stampa…

Si parla sempre del potere che mette a tacere i giornalisti. Ma di che potere si tratta? Potere politico, il più delle volte, ma anche potere mediatico e, nel nostro stesso sud-est Europa, c’è anche il potere dei trafficanti di droga. Poi, c’è anche l’altro giornalismo, quello che non riceve alcuna pressione…

Il lupo solitario, fenomenologia di un falso mito

Ispirato da un personaggio della letteratura, in meno di un secolo il “lupo solitario” si è evoluto da criminale comune, a terrorista di estrema destra, a terrorista islamico. L’erronea fenomenologia (di un altrettanto erronea metafora), dettata anche dalle tempistiche dell’informazione…

Mediterraneo per morire

Mare nostrum, Mare bianco per i turchi, Grande mare per gli ebrei, Mare di mezzo per i tedeschi, Grande verde per gli egizi. il Mediterraneo ha assunto diversi ruoli nel corso dei periodi storici, mantenendo sempre una certa centralità nelle vicende geopolitiche, per via della posizione “privilegiata”, punto di incontro fra tre continenti…

La fantasia al portiere

Solitario in uno sport di squadra, nel calcio il portiere gode di uno status tutto particolare. Rischia di diventare un grigio burocrate che si limita a svolgere il compitino senza iniziativa, o può compiere gesta esaltanti. In particolare il Sudamerica ha una tradizione di un certo livello, da Gatti a Higuita, da Campos a Chilavert…

reatotorturaL’inutile banalità della tortura

Viviamo nell’illusione che la democrazia sia refrattaria alla tortura, ma la sola differenza con la dittatura è la sua tranquilla amministrazione. In Italia per esempio la tortura non è reato. Lo Stato ufficiale magari si indigna, ma poi c’è la ragion di stato che prosegue nella distinzione fra legittimo e legale, di fatto giustificandola. Il rapporto potere-tortura non è accidentale, magari non si può definire, ma si può descrivere, mentre la retorica cerca di derubricare la violenza (si è perfino discusso se il waterboarding, piacevole pratica per cui si è inondati d’acqua avendo la sensazione di non respirare, fosse tortura o meno). Il “male minore” indebolisce la concezione del male, perché non ci rendiamo più conto che è male comunque…

matrix-mappa-del-mondo-189376Da Matrix a Trump, simulazione e ipocrisia

Gli autori di Matrix, uno dei film (trilogie) più “cult” degli anni ’90, in un’intervista dichiararono che erano stati ispirati da un libro del 1985 del filosofo e sociologo francese Jean Baudrillard, Simulacri e simulazione. Nonostante gli anni passati è un saggio che ha molto di attuale, visto che sosteneva una questione piuttosto evidente oggi: “nella società capitalista, sia la cultura che i media forniscono una rappresentazione fittizia della realtà sotto una struttura economica di sfruttamento. Alcune persone si isolano, riuscendo a uscire da questo condizionamento culturale, conducendo una crociata contro la tecnologia che è appunto quella che simula, inganna e opprime gli esseri umani”. Come fanno gli abitanti di Zion, che nel film è l’ultima città abitata da umani sul pianeta Terra…

odi-et-amo-catulloOdi et Amo (troppo)

Da sempre tendiamo a dare alle parole dei giudizi a priori, che possono essere di tipo positivo o negativo. Un po’ come faceva Gaber con la destra e la sinistra, si potrebbe dire cos’è bene e cos’è male per quasi tutti gli opposti, caldo/freddo, magro/grasso, chiaro/scuro. Ma la categoria su cui facciamo più nette divisioni è quella dei sentimenti: sappiamo perfettamente quali sono quelli buoni…

riccanza-cast-gianmaria_684Ciao povery 

Giovani e ricchi, i nuovi miti spinti dai social come Instagram, fanno sfoggio dei loro beni davanti a migliaia, milioni di follower, che guardano col naso appiccicato alla vetrina di un negozio per loro inaccessibile, fra ammirazione e invidia. Cosa c’è dietro a questa risalita del dio denaro in tutte le sue forme? Spoiler: un bel niente…

clint-eastwood-cowboy-wallpaperLa sindrome del vaccaro

Dalla diffusione dei film western degli anni ’30 o di fumetti come Tex Willer, il termine cowboy è entrato nel linguaggio comune italiano. E non è stato tradotto, perché il cowboy viveva emozionanti avventure, uccideva qualche nativo di tanto in tanto – perché non gli bastava sottrargli la terra – ma di certo non si annoiava. Non come il vaccaro, che pure è la traduzione letterale, che conduce un’esistenza poco affascinante. Senza appeal, si potrebbe dire pensando di aggiungere qualcosa solo proferendo un termine in lingua straniera, rendendolo più interessante. La si potrebbe denominare sindrome da vaccaro…

altanreferendumLe ragioni del nì

Stavolta il quorum non è necessario (perché il referendum del 4 dicembre è confermativo), significa che sulla Costituzione si potrà decidere anche in 3 persone. Perché, tra accozzaglie da sì e accozzaglie da no… che ne è di tutti quegli italiani indecisi che magari alla fine non voteranno? E non solo perché non hanno capito una benemerita riguardo la riforma (e non certo per colpa loro)…

world-humor-awards-climate-change-2-premio-giacomo-cardelli-italiaLe tematiche ambientali non sono noiose… anche perché si muore (2)

Negli ultimi anni le evidenze degli effetti del riscaldamento globale (desertificazione, inondazioni e uragani, malattie, scioglimento dei ghiacci) hanno convinto anche gli scettici che il problema c’è e va affrontato. Anche se, perfino in un ambito del genere, c’è e perdura il negazionismo: ¼ degli americani nel 2015 non crede nel cambiamento climatico. E il grande problema è che, tra questa minoranza di “negazionisti dell’ovvio”, c’è anche il neo-presidente Trump che in un sol colpo potrebbe rendere inutili tutti gli sforzi fatti da Obama…

humor-world-awards-cambiamento-climatico-elena-ospina-colombiaLe tematiche ambientali non sono noiose… anche perché si muore! (1)

Le tematiche ambientali nel tempo sono state stereotipate parecchio. Percepite da quasi tutti, a parte pochi fanatici “green”, come molto secondarie, quasi inutili. Nelle notizie arrivano sempre a fondo Tg, nel lavoro vengono viste come occupazioni marginali, nella vita di tutti i giorni nessun peso. Tanto il sole, la luna, il cielo, è tutto ancora lì come lo abbiamo sempre visto. Temi che al massimo attirano compassione o scherno, alla meglio, una certa noia…

p11993086_b_h10_abNarcos, o della politica dell’equilibrio

La politica dell’equilibrio è una dottrina secolare. Quando qualcuno diventa troppo forte da poter da solo sopraffare gli altri, gli altri mettono da parte le loro divergenze per riportare il bilanciamento. Così Stato colombiano e narcotrafficanti rivali si unirono per sconfiggere Pablo Escobar, la cui fama sinistra danneggiava il Paese e la sua immagine all’estero. Con lo zampino della Dea…

teorie-del-complottoComplottismo, una religione scientifica

Il complottismo è una forma mentale, praticamente un sostituto della religione. Razionale e scientifico finché riesce ad esserlo, quando manca un tassello che possa provare la veridicità di certe teorie, ricorre quasi alla fede, rinforzandosi. È ovvio che non si possa spiegare tutto, “loro” sono abili a nascondere le prove…

good_evilIl fascino del male

Il lato oscuro esercita una forte attrazione a sé, anche verso chi, razionalmente, lo combatte. Alla base c’è una rappresentazione distorta del malvagio, figura complessa che sfugge alla “banalità” del bene, spesso dipinto come intelligente, brillante, sicuro di sé, magari raffinato come Hannibal Lecter…

IKN11590902.jpgFemmicidio, uomini abituati a odiare le donne

Mi sa che almeno una volta nella vita ci passiamo di mezzo tutte. Un fidanzato un po’ troppo geloso, un marito che ti spia le mail, quello a cui piace fare le piazzate in mezzo alla strada, l’ex che ti telefona mille volte per sapere dove sei, il mezzo sconosciuto che ha deciso di aspettarti …

communism-fascism-and-nazism-5-638Fascismo rosso, inattese convergenze

Tante volte si è sentito equiparare fascismo e comunismo senza nessun distinguo, grossolanamente accomunati in uno stesso calderone. Le radici delle due ideologie sono totalmente diverse, antitetiche se vogliamo, sembra assurdo pensare a convergenze fra due sistemi così incompatibili. Eppure nell’immediato secondo dopoguerra frange estreme di ali già estreme hanno progettato un sodalizio per non far cadere l’Italia nei blocchi capitalista o sovietico e intraprendere la terza via. Le basi: antiborghesia e antiamericanismo…

stemmaLeicester, la classe operaia va in paradiso

Il Leicester è campione d’Inghilterra, una vittoria che forse ridà un po’ di credibilità al sistema calcio, travolto da una parte da continui scandali e dall’altra sempre più nelle mani di ricchi magnati che hanno inondato di soldi togliendo quello spirito di sacrificio e identificazione che rende le vittorie più belle. Facile trionfare quando si investono centinaia di milioni…

Le principesse Disney e l'immaginario che si portano appressoPrincipesse, specchio (delle brame) della società

Belle e magre, aggraziate e armoniose, romantiche e sempre alla ricerca dell’amore, gentili e disponibili, affabili e amorevoli, servizievoli e attente. Il ruolo di genere sempre uguale delle principesse delle favole: personaggi tendenzialmente irreali nei quali, però, molte bambine cercano di rispecchiarsi. Vero che le prime principesse erano tutte donnine sottomesse, ma era anche la realtà, prima devono trasformarsi le donne…

Nemico dell'Islam? di Stefano GrossiNouri Bouzid, il problema dell’islam sta nella testa della gente

“In questi anni si è parlato molto di Paesi come l’Iraq, l’Afghanistan, la Siria, perdendo di vista quello che stava accadendo ai nostri più vicini‪‎, che consideriamo tali anche da un punto di vista economico e turistico, almeno fino a ora. Rapporti che all’improvviso vanno ripensati. Il primo che oggi viene in mente è l’Egitto, ma un altro Paese “amico” di cui non si parla molto è la Tunisia…” Un incontro a Roma alla Casa del Cinema con il regista Nouri Bouzid

"Come ti senti quando non trovi il cellulare?"

Odio il cellulare

In un bus affollato squilla un cellulare. Un ragazzo lo tira fuori dalla tasca, disattiva la suoneria, e lo rimette a posto. Alla signora appiccicata a lui scappa un sorrisetto e con aria complice gli chiede: “non le va di rispondere eh?” e lui “no adesso non è proprio il momento”. Lei sospira in segno di comprensione e commenta “utile il cellulare eh… ma talvolta è proprio una bella scocciatura!” “Già” fa lui mentre altri intorno annuiscono in silenzio.
In metropolitana, in strada, al cinema, a tavola, in bagno, a letto, e perfino in sauna… il cellulare spunta dappertutto. E se tutti ce l’hanno – sembreresti pazzo a non averlo – pochi osano ammetterlo: il cellulare è una vera maledizione…

multitasking (1)Il dio malefico del multitasking (che non esiste)

Gira su internet una nuova ricerca che afferma che “le donne hanno bisogno di dormire più a lungo degli uomini poiché sono più spesso Multi Tasking”.
Peccato che il famigerato multi-tasking non esista!
“Quando la gente pensa di fare più cose in contemporanea, in realtà sta solo passando da un compito a un altro molto rapidamente”.
E questo fa male (e questo bisognerebbe dire!) sia a livello fisico che cognitivo, sia alle donne che agli uomini…

Blood Ivory Elephant AK47 by Victor van GaasbeekSe non volete il terrorismo, pensate agli animali

Nel mondo ogni aspetto è connesso agli altri, e occuparsi di ambiente, per esempio, non è mai occuparsi di qualcosa di marginale, anzi. Il mondo è talmente coeso, che esiste una correlazione perfino tra gli animali in via d’estinzione e il terrorismo islamico…

misinformationI media non raccontano la realtà

Alcuni articoli hanno il potere di trasformare la quasi irrilevanza di un fatto in questioni di Stato, perfino di continente, e l’ammonimento sociale in odio cieco e generalizzato. Quando le notizie sono non notizie sono come gusci vuoti in cui trovare la conferma dei propri pregiudizi: lontane dall’essere fatti, parole del genere portano solo a cristallizzare una situazione che si ritiene emblematica…

Rasputin_The-Mad-Monk_HD_768x432-16x9Sesso e potere, la scalata sociale di Rasputin

Sesso e potere vanno di pari passo, con vantaggi reciproci. Il cliché vuole uomini dall’importante status particolarmente sensibili al fascino femminile, ma ad inizio ‘900 fu il noto monaco mistico Rasputin a sfruttare il proprio corpo per salire nella scala sociale…

Gheddafi cartoonato

Entrino i clown

Mantenere il bambino interiore rende un personaggio sanguinario ancora più inquietante. Capricci, stravaganze, eccessi, manie irrazionali, ma anche culto della persona e autocelebrazione, il fanciullino che all’adulto darebbe al massimo un volto folkloristico, lotta contro la corruzione e la fame di potere totale, restandone travolto. Il risultato è agghiacciante…

Values-personal-purpose-person-20130505170344Valore Personale, la scienza diventa intangibile

La contrapposizione fra paradigmi matematici e valori intangibili sta cadendo sempre di più, Dall’Inghilterra arriva il Valore Personale, parametro che calcola l’impatto sociale di singoli individui, associazioni, comunità e via salendo fino a Nazioni intere, se non al Pianeta Terra nel suo complesso…

Morgan Lost e lo sguardo di Seth

Da Dylan Dog a Morgan Lost, i media e il narcisismo del male

È tornato in edicola un nuovo eroe dei fumetti, la versione 2015 di Dylan Dog, l’amato indagatore dell’incubo creato da Tiziano Sclavi, che ha accompagnato le letture di tanti adolescenti degli anni ’90. Dopo un lungo silenzio che durava da sette anni, Sergio Bonelli Editore ci riprova, cercando di ammaliare nuove generazioni di lettori facendole fa balzare direttamente in un presente futuristico di un’imprecisata metropoli, gotica e decadente come la vecchia Londra di Dylan, ma completamente inventata, New Heliopolis…

envyE se l’invidia fosse una spinta verso l’equità?

L’invidia viene considerata come un sentimento negativo, ma le emozioni che scaturiscono possono essere varie. Si può scivolare nello schadenfreude, che ci fa godere delle disgrazie altrui. Ma siamo sicuri che volere semplicemente migliorare la propria condizione ottenendo quello che non abbiamo sia per forza una cosa da evitare? Nelle corrette dosi non può essere un motore di sviluppo, di giustizia ed equità sociale?

Two-EscobarsI due Escobar

Bene e male sono nella maggior parte dei casi difficili da scindere, convivono strettamente in ognuno di noi. Altre volte non solo convivono, ma concorrono alla stessa causa, anche se per motivi diversi. Andrés e Pablo hanno in comune la “malattia” per il calcio e, casualmente, il cognome: Escobar. Ma un carattere diametralmente opposto…

tunnelFuga da Alcatraz. Versione Messico

La notizia non è certo positiva, ma per le modalità in cui si è svolta ha del grottesco. Solo pochi giorni fa Joaquin “El Chapo” Guzman, a detta di molti il più potente narcotrafficante del Messico, è evaso di galera, in puro stile Banda Bassotti. Se non sono lenzuola annodate alle sbarre fino ad arrivare a terra, allora si tratta di un altro grande classico. Il tunnel verso la libertà…

173-0119212027-juryProcessi mediatici, sempre una questione di tifo

Wikipedia, la bibbia dei pigri, fa risalire la nascita dei processi mediatici al 2006, anno in cui il piccolo Tommaso “Tommy” Onofri, 18 mesi, fu rapito e ucciso. La tv segue casi di cronaca nera da quando è stata inventata. Ma appunto, prima seguiva…

simboli_massoniciMassoneria, equità sociale contro le “cupole”

Ammettiamolo, nella narrazione di una storia che contempla poteri occulti e trame oscure la massoneria ci sta a pennello, come in From hell: La vera storia di Jack lo Squartatore. Qui la loggia vicina alla corona inglese esegue i delitti attribuiti al noto serial killer “precursore del XX secolo”…


drug war“Terra dei liberi”, le contraddizioni della guerra Usa alla droga

America, “terra dei liberi e casa dei coraggiosi”, come recita l’inno nazionale, lo Star-Spangled Banner (Bandiera adorna di stelle). Eppure secondo le statistiche se il 5% dei cittadini del mondo sono statunitensi, lo sono anche il 25% dei detenuti planetari. Una sproporzione evidente…

terre di mezzo Il Mondo di mezzo. Di corruzione, guerra fra poveri e altre amenità

Dimentichiamo l’u-topia e l’u-cronia – nel senso etimologico di “non luogo” e “non tempo” – del Signore degli Anelli e della sua Terra di Mezzo, l’aura romantica che accompagna le saghe, le lotte degli eroi contro “il cattivo”…

Rainer Voss negli uffici abbandonati di una banca di Francoforte

Master of the universe, uomini che si prostituiscono alla finanza

“Prima o poi ci sarà il collasso, e allora si dovranno inventare qualcosa”. Nel nuovo documentario  di Marc Bauder premiato a Locarno, Master of the universe, Rainer Voss, ex operatore finanziario “spietato” che ha lavorato per quei mercati che oggi sembrano comandare tutto, ci fa una rivelazione: “so che vi deprimerò con questa storia”, siamo in crisi da tanto, ma non finisce mica qui, “probabilmente arriverà qualcosa di ben peggiore”…

migranti mareMamma li turchi! La percezione di un’invasione che non c’è

Dalla metà del XV secolo iniziò a diffondersi l’espressione “mamma li turchi”, in un periodo di scorribande ottomane nei mari dell’Italia meridionale. Adattando la realtà dell’epoca alla situazione attuale non cambia molto, già che l’uomo medio si vede e sente invaso dai migranti venuti dal mare, perlopiù musulmani come gli “infedeli” seguaci del Saladino…

house-of-cards1Quando gli “Intrighi del potere” riscuotono successo

Miglior nuova serie tv ai Writers Guild Awards 2014, stesso riconoscimento al Roma Fiction Fest, miglior regia per i primi due episodi a David Fincher – quello di Fight Club e Seven, solo per citarne alcuni – innumerevoli nomination in altrettante premiazioni più o meno famose. House of Cards ha conquistato tutti fino al presidente

Etnie. Culture, gruppi umani e comunicazione

Etnia (definizione): aggruppamento umano basato su caratteri culturali e linguistici.

Ethnicieties. Cultures, human groups and communication

Ethnicity (definition): human grouping based on cultural and linguistic characteristics.

saint-camille-photos-3Bambine-streghe, quando le “catene del pregiudizio” sono reali

Siamo sempre più abituati a seguire psicoterapie e assumere psicofarmaci. L’Aifa già dal 2019 aveva lanciato l’allarme per l’aumento nel consumo di ansiolitici e antidrepressivi in Italia (e in Europa). Ma forse, a noi europei, ormai sfuggono quali siano i veri problemi della vita. “Secondo l’OMS, il 75% dei casi di malattia mentale si concentrano nei Paesi a basso reddito”. Ma se hanno anche altre problematiche, come… una guerra, si può intuire come il dramma diventi esponenziale…

linguaggioIl paziente zero (se è il lunguaggio a essere virale)

Metaforicamente, e con una certa dose di fantasia, si potrebbe riportare ogni diffusione riguardante i vari aspetti della cultura popolare tramandati oralmente da millenni al concetto di “paziente zero”. Sarà capitato a tutti di chiedersi come siano nati e come si siano propagati proverbi, barzellette, miti, tradizioni, modi di dire, prima ancora le stesse parole…

Sempre più esposti, sempre più guardoni

E’ comune, come essere umani, “essere colpiti da ciò che più colpisce”, come l’odio o la violenza. Soprattutto se arriva da dove non ti aspetti. Di solito questo “shock” è il motore di azioni contrapposte. Ma che dire di questa ipertrofia della visione che sembra portarci all’immobilismo di fronte a ciò che vediamo, anche in caso ci fosse bisogno del nostro aiuto? Che ci sta succedendo, in generale, come umanità? La lotta contro la violenza si combatte insieme, non solo a parole o video, manifestazioni o vandalismo, ma agendo sul momento, anche con piccoli gesti che possono diventare salvifici. Le manifestazioni fanno capire che siamo tanti, ma solo le azioni puntuali rivelano che non resteremo più a guardare…

Le mura rosse del Barbacane di Varsavia (febbraio 2016 StereoType Mag)Polonia, “povera” ma bella

“Gli stranieri spesso hanno un’immagine della Polonia come di un povero Paese di stile comunista, in cui fa sempre freddo e dove gli orsi polari passeggiano per le strade”, scrive StayPoland. In particolare “i polacchi sanno poco le lingue” e “si lamentano in continuità”; “ai polacchi non piacciono gli stranieri”, ma in compenso “piace la vodka”; infine “in Polonia i crimini sono all’ordine del giorno”. Tutti stereotipi! Che come tali hanno del vero e del falso e, soprattutto, potrebbero essere appiccicati a molti altri Paesi o categorie…

Photo by Ashkan Forouzani on UnsplashAnno nuovo, vita nuova!

Veniva rappresentato come un bambino in braccio a un vecchio, a indicare il passato che accoglie il futuro, il cerchio della vita; oggi l’immagine che più comunemente lo descrive è quella dei fuochi d’artificio… che proprio quest’anno, per la prima volta, non avranno luogo in varie città del mondo, tra cui Roma. La città che diede i natali al “primo Capodanno”, diventando ben presto la festa più diffusa su tutta la Terra. Anche se non per tutti cade il 1 Gennaio, tutte le culture rimandano alla fortuna e prosperità…

Jorge da burgos nome della rosaLe barzellette sono una cosa seria

Le barzellette godono di una duplice reputazione. Se da un lato vengono considerate retaggio di un umorismo ormai passato, facendo storcere il naso a molti, dall’altro hanno una grande valenza storico-popolare, come tutta quella cultura tramandata oralmente fatta di canti, proverbi, massime, tradizioni. Sono un patrimonio ormai collettivo di cui è impossibile risalire alla fonte originaria. E forse non avrebbe nemmeno senso…

La nostra vita (da quarantena)

Dopo il racconto della “quarantena degli altri”, un’ultima carrellata di piccole storie, stavolta tutte italiane, e soprattutto tutte vere. Tra “eroi” dimenticati e tabaccaie “in prima linea”, stakanovisti pentiti e tensioni di famiglia che (invece) si allentano, ricerche epidemiologiche che rivelano l’assurdità della loro giustificata lentezza e un “distanziamento fisico” che non deve diventare davvero “sociale”…

Le vite (da quarantena) degli altri

Per l’ultimo articolo in quarantena vogliamo raccontare una storia che inizia dalle nostre esperienze e finisce con quelle degli altri, attraverso messaggi e parole che vengono da amici e persone a noi più vicine (nonostante tutto), ma non residenti in Italia, mentre l’Italia passava da uno (sfatato) ruolo di “untrice” (che non si dice) a (un più sentito) cuore d’Europa…

friends sessismo omofobiaLe responsabilità dell’intrattenimento (pt. 2)

Da un po’ di tempo a questa parte si sta guardando a vecchi film o serie TV con i parametri di giudizio attuali. Probabilmente siamo in una fase di adattamento da un tipo di società a un altro, in cui, per reazione a problemi oggettivi di discriminazione, si passa a una sorta di giustizialismo sommario che non risparmia nemmeno serie TV all’apparenza innocenti come Friends e How I met your mother…

sterilizzazione coronavirusIl coronavirus e la retorica di “guerra”

In tempi di pandemia globale e di quarantena forzata si sentono spesso fare paralleli con le situazioni di guerra. Se da una parte si possono riscontrare indubbie analogie tra le due circostanze di emergenza, dall’altra psicologia, strategia e sistema sociale giocano un ruolo diametralmente opposto…

Nuovi media, vecchie criticità

Siamo abituati a pensare che internet prima e i social network poi abbiano rivoluzionato e democratizzato il mondo dell’intrattenimento e dell’informazione, rendendo obsoleto ogni altro media antecedente. Ovviamente non è così, non del tutto almeno. Perché se il mezzo è certamente più rapido e capillare di tutti i precedenti, le dinamiche alle spalle sono grosso modo sempre le stesse…

mostra gli anni del maleGli anni del male

Poco più di quaranta anni fa prendeva vita Il Male, rivista che avrebbe cambiato le regole della satira politica e sociale in Italia. È il 7 febbraio 1978 quando esce il primo numero, diretto da Pino Zac (al secolo Giuseppe Zaccaria) e che vedrà la collaborazione di Vincino, Jacopo Fo, Cinzia Leone, Francesco Cascioli, Angelo Pasquini, Vauro Senesi, Andrea “Paz” Pazienza e molti altri…

Bronx, luogo di nascita dell’hip hop (una Storia, due Americhe)

Se l’hip hop vede la luce nella spontaneità delle feste casalinghe del Bronx, il primo disco, l’ingresso nel mondo commerciale, è tutt’altro che genuino. Una mera operazione discografica dell’etichetta Sugarhill Records, che assembla la Sugarhill Gang come si sarebbe fatto con gruppi pop alla Backstreet Boys. Il singolo è Rapper’s Delight, di una quindicina di minuti, l’anno il 1979…

La memoria e la tecnologia 

La neuroscienza studia da anni gli effetti che le tecnologie di tutti i livelli hanno sulla conformazione e le mappature che si vengono a creare nel cervello. Tecnologie di tutti i livelli, perché anche l’uso di attrezzi meccanici ha le sue ripercussioni sull’evoluzione della materia grigia. Quindi figuriamoci il bombardamento di input che arriva via PC o smartphone…

La geopolitica del gelato

Il gelato affonda le sue radici nel mistero, come spesso accade a tutte quelle cose che, con qualche variante, si sviluppano parallelamente nei più disparati luoghi del mondo. Vuole la leggenda che a realizzare il primo gelato in senso stretto sia stato il fiorentino Bernardo Buontalenti, in occasione della visita del re di Spagna Carlo V presso la corte dei Medici. Era il lontano 1559, da lì a diventare una vera e propria istituzione gastronomica ne sarebbe trascorsa di strada…

Perché abbiamo smesso di comunicare?

Questa può sembrare una piccola storia triste. Ma come andrà a finire dipende solo da noi… Molte ricerche indicano infatti che il mondo si stia come “intristendo” a causa dello sviluppo degli schermi, le decine di interfacce con cui ormai interagiamo quotidianamente, talvolta perfino di più che con le altre persone. Non bisogna essere dei geni per capire che questo non può farci bene: se è vero che ogni specie è naturalmente portata a interagire con la propria specie, è come se fossimo i primi animali a non interagire con noi stessi. Ma con qualcosa di alieno a noi. Addirittura inanimato…

gettone telefonicoVi ricordate ancora gli anni ’80?

C’era una volta la vita poco prima di internet e cellulare. Non è una storia antica, anche se già sembra successo tantissimo tempo fa. La forte accelerazione tecnologica nel passaggio dal Novecento al Duemila rende tutto velocemente obsoleto, compreso il nostro modo di vivere di pochi anni fa. Nel frattempo perdiamo i testimoni di “quelle vite”: quando questo succede si rischia di dimenticare guerre e ingiustizie, ma anche il “come si viveva” rimasto impresso nelle ultime persone che hanno vissuto senza internet, computer e cellulari, almeno per qualche anno. Non a caso sono anche gli unici a dimostrarsi (spesso) in grado di saper gestire “il nuovo” con più consapevolezza. L’ultima generazione che ha:avuto questa fortuna è quella degli anni ’80: a quei tempi, dopo decenni di ricerche già partite negli anni ’60, la storia di internet per le masse era appena cominciata…

Il suicidio e la sua etica nelle società

I legislatori si sono storicamente interessati del fine vita, anche quando avviene per mano propria. Il suicidio è stato dibattuto nelle culture di tutto il mondo, per una questione di etica o di onore. E non solo per il concetto religioso di vita come dono divino: già da prima delle confessioni  monoteiste e dopo la secolarizzazione ottocentesca, filosofi e sociologi hanno disquisito sul gesto in relazione alla società contemporanea…

talk show comunicazioneTalk show e comunicazione politica

Nel corso degli anni di storia della TV I talk show si sono andati sempre più contaminando, mescolando alto e basso, sacro e profano, politica e intrattenimento, cambiando la relazione con il proprio pubblico di pari passo con lo sviluppo delle tecniche e delle filosofie di comunicazione…

La figura del barbiere e la sua centralità nella Storia

Oltre alla cura dello stile, la figura del barbiere – rivalutata dalla moda hipster degli ultimi anni – si è storicamente occupata di tanti altri aspetti che apparentemente hanno poco a che fare con forbici, rasoi e schiuma da barba. Nell’antico Egitto assumeva un ruolo paragonabile al sacerdote, nell’antica Grecia la bottega da barbiere era luogo di discussioni anche politiche e filosofiche. Nel medioevo il barbiere assume compiti da dentista e chirurgo (principalmente salassi) dopo che al clero viene vietato di praticare qualsiasi forma di medicina…

La rivoluzione non sarà trasmessa in tv

La sovraesposizione mediatica sembra essere una costante nei movimenti di rottura. Il poeta/musicista Gil Scott-Heron nel 1970 scrisse The revolution will not be televised, la rivoluzione non sarà trasmessa in televisione. Un brano di protesta che invitava all’azione e a non essere spettatori, della TV o di internet a seconda dell’epoca. Purtroppo non sempre la partecipazione è servita allo scopo e nelle occasioni in cui abbiamo assistito (o creduto di assistere) alla rivoluzione in diretta, qualcosa non è andato per il verso giusto…

umorismo ebraico Allen MarxL’umorismo ebraico e l’autoironia

L’ebraismo, pur tra gli stereotipi negativi, gode anche di pregiudizi positivi. Su tutti quello dell’umorismo e soprattutto dell’autoironia, dimostrata nel corso dei non facili secoli: dall’antichità alla vita nei ghetti della Russia, poi dell’Europa occidentale e degli Stati Uniti, perfino durante il nazismo…

… viva viva la Befana

Come spesso accade, la figura della Befana è frutto del sincretismo religioso. Già dal X secolo a.C in tutta la penisola si erano sviluppati dei riti legati ai cicli di produzione agricola, in cui la Madre Terra moriva al solstizio d’inverno per rinascere in primavera. L’evocazione di figure femminili volanti, simbolo di fertilità, avveniva dodici giorni dopo il sol invictus, (quindi il 6 gennaio), in riferimento al numero dei mesi del calendario romano…

Destra e sinistra non sono categorie superate

Nonostante venga ripetuto fino alla nausea che non esistono più le ideologie storiche e che la competizione ora è tra establishment e popolo, non siamo affatto di fronte a una novità. Tutto scorre nello stesso alveo di duecento e oltre anni fa, secondo una tripartizione che non si è discostata dalla classificazione destra (figlia del nazionalismo), sinistra (erede del socialismo) e centro (capitalista e liberista), che poi rappresenta il potere attaccato dalle altre parti. Cambia solo il glossario…

formalità coloriLa formalità ci spinge a essere meno autentici

Da una funzione fondamentale di convivenza e agevolazione comunicativa (mostrarsi benevoli per poter intraprendere uno scambio) in periodi storici incerti, la formalità che ormai dovrebbe dare per scontata la disponibilità al dialogo, sembra stia ostacolando la vera conoscenza dell’altro, il quale tende piuttosto a nascondersi dietro di essa...

Non sono razzista ma…

Le cose sono cambiate dai tempi in cui rozzi e poco istruiti contadini del sud degli Stati Uniti si infilavano una palandrana bianca con cappuccio appuntito e buchi per gli occhi. Quel genuino razzismo che odiava indiscriminatamente (paradossalmente) ha lasciato il passo a un sentimento da una parte attenuato dal filtro del censo e che dall’altra si maschera dietro argomentazioni che più di tanto non reggono, anche se alcune, per un attimo, sembrano addirittura sensate…

Sorriso a 50 stelle (e 13 strisce)

Un gruppo di ricercatori dell’Università del Wisconsin-Madison ha formulato la propria teoria sul perché in certi posti si sia più portati a sorridere rispetto ad altri e la risposta starebbe nell’immigrazione e nel multiculturalismo. In Paesi come Stati Uniti e Canada la comunicazione non verbale avrebbe dunque giocato un ruolo fondamentale nella socializzazione e nella costruzione di un rapporto di fiducia tra le varie comunità…

La famiglia tradizionale è quella che si evolve

Pur sembrando la normalità, la famiglia nucleare è un’eccezione, sia dal punto di vista temporale che geografico. Storicamente la famiglia estesa è stata la più diffusa e il motivo è semplice: la sostenibilità economica. Più intervengono le trasformazioni sociali. Genitori single o non sposati tra loro, coppie senza figli, famiglie allargate per via di divorzi e separazioni, per non parlare della genitorialità omosessuale, relativamente giovane…

La legge di Jante

Siamo abituati a pensare alla socialdemocrazia scandinava come un modello di governo specifico in grado di coniugare collettivismo e liberalismo in un sistema ben realizzato. Magari non perfetto, ma non che ci sia di meglio in giro per il mondo. Si crede che un pilastro della socialdemocrazia di inizio del secolo scorso sia stato la Legge di Jante, decalogo creato dallo scrittore danese Aksel Sandemose…

Caltagirone, la stereotipia ceramica e i suoi grandi maestri

Caltagirone è una città-riferimento nel mondo della Ceramica. Sulla Terra, ci sono zone geografiche, soprattutto quelle ricche di argilla, dove si è consolidata l’arte della produzione ceramica approdando, nel tempo, per stile e fattura, a quella che potremmo definire una stereotipia; un’identità a tutti conosciuta e da tutti riconosciuta…

Satira e informazione politica

La satira può anche usare i fatti come mezzo, ma non come fine, che non dovrebbe essere informare ma principalmente divertire il pubblico. La confusione ha assurto i comici a novelli “giornalisti” e declassato i politici a giullari, con i media che si sono trovati nel mezzo…

Febbraio, il peto dell’Orso e la festa della Candelora

Il 2 Febbraio ricorre nella tradizione cristiana la Candelora, ma anche la festa singolare e non stereotipata Festa dell’Orso, che dalla Lituania al Portogallo vive nei tempi precristiani legandosi alla tradizione celtica…

barattolo manciaResto mancia

Siamo abituati a pensare che lasciare o meno la mancia sia un fattore principalmente culturale, dalla cospicua obbligatorietà degli Stati Uniti, all’offesa per i giapponesi, alla via di mezzo europea, dove un piccolo extra è ben accetto. Ma il metro di paragone è soprattutto contrattuale…

Fake news, falso problema

Le fake news sono l’allarme del momento. Un sondaggio effettuato dalla Bbc in 18 Paesi di tutto il mondo rivela che il 78% degli intervistati si sente preoccupato, in maniera più o meno seria, dalla proliferazione di queste notizie. Ma alla fine la manipolazione quanto incide realmente?

Uno vale uno (o della satura libertà di espressione)

Fino a pochi anni fa il potere, per reprimere la libertà di espressione, censurava. Ora siamo all’estremo opposto, il problema è la saturazione delle opinioni. Per citare Romanzo Criminale, “se a Roma comandano tutti, non comanda nessuno”. Ovvero, se parlano tutti non parla nessuno…

Buonismo? No, Stato sociale

Coniato nel 1993, il termine “buonismo” serviva per ironizzare sul Walter Veltroni, indulgente ai limiti del fastidioso con i rivali del centrodestra. Da lì è stato ripreso più volte fino a quando nel 1995 il giornalista e scrittore Ernesto Galli della Loggia attaccò sul Corriere della Sera il buonismo della sinistra sulle migrazioni. Con l’effetto che adesso, per estensione, chi empatizza con le minoranze di qualsiasi tipo viene tacciato di buonismo, quasi fosse qualcosa di cui vergognarsi…

Politica “indie”

Dal cosmopolitismo illuminista, all’internazionalismo marxista, all’idea sovranazionale dell’Onu e di altre organizzazioni. Dal ritorno al territorio con il fenomeno glocal, all’esplosione degli autonomismi. La chiusura del cerchio, dal particolare al generale e di nuovo al particolare…

La moda dei media

Negli anni ’70 gli studiosi Maxwell McCombs, Donald Shaw, Robert McLure e Thomas Patterson arrivarono alla teorizzazione dell’agenda setting, che a sua volta ricalcava le idee di Walter Lippmann sulla comunicazione di mezzo secolo prima. In sostanza, una manipolazione dei temi da trattare, stabilendo una gerarchia di importanza che, gioco forza, condiziona la “scaletta” dell’opinione pubblica…

Slow tv

In un panorama televisivo votato all’intrattenimento, dove per mantenere alta l’attenzione del pubblico si punta sull’interattività – dai commenti sui social al più classico televoto – ci sono le molto meno note mosche bianche. Da quasi dieci anni la Norvegia ha lanciato il format della slow tv, una sorta di maratona di ore e ore che riprende in diretta porzioni di vita fin troppo comuni…

Grammar nazi

I grammar nazi non piacciono a nessuno (che non sia dei loro). Altrimenti avrebbero avuto un altro appellativo, magari più leggero rispetto all’accostamento alla notoriamente tollerante dottrina nazionalsocialista. Non che abbiano tutti i torti, anzi. La difesa della correttezza del linguaggio e della cultura sono valori apprezzabili, ma tutto ciò che diventi un’ossessione finisce inevitabilmente col perdere il divertimento di fondo e/o la focalizzazione sul punto della questione…

Cyberbullismo, vecchia storia nuova tecnologia

In questi anni 2000 stiamo imparando che la tecnologia crea spartiacque importanti a cui è necessario abituarsi. È vero che internet ti può piazzare in un attimo sotto gli occhi di tutti, ma è anche vero che oggi gli occhi dimenticano presto quello che vedono. Perché ormai vedono troppa roba. E perché è importante acquisire un certo distacco, per non uscirne pazzi. Il cyberbullismo mette alla prova i più giovani, lo stalking gli adulti. Di solito…

La rete odia: la polizia non può sparare

La censura o le campagne di sensibilizzazione contro l’odio in rete potranno anche essere utili, ma non risolvono il problema di fondo. Bisogna scavare più in profondità per sanare un diffuso malessere sociale dettato da frustrazione, rabbia repressa, ignoranza (che libera questa rabbia in direzioni sbagliate) e incapacità di comprendere la labilità dei confini tra reale e virtuale, in un’epoca che ha accolto da poco questo genere di innovazione…

Joan Mulholland, la bianca che sfidò il KKK

Joan Mulholland è un nome che può non dire molto alla maggioranza, ma è anche e soprattutto per gente come lei che le lotte per i diritti civili hanno avuto successo. Prima di tutto, perché è una bianca originaria degli stati del sud, fattore che ha attirato le attenzioni delle forze dell’ordine e del Kkk. Ma minacce, aggressioni, perizie psichiatriche e il carcere non sono riusciti a fermarla…

internet compleannoInternet non è Che Guevara. Ma neanche Charles Manson

Internet: invenzione epocale, veicolo di libertà, capace di diffondere idee e notizie istantaneamente in tutto il mondo, magari in grado di rovesciare governi corrotti senza nemmeno l’arma del digiuno come Gandhi. Oppure ricettacolo d’odio, di notizie false, di mistificazione, bazar di illegalità di ogni tipo?

Convenzioni André Derain Età dell'oroLe convenzioni e l’impossibilità di combatterle (tutte)

Le convenzioni permeano ogni aspetto della collettività, per definizione. Per quanto ci si possa vantare di essere alternativi, anticonformisti e anticonvenzionali, questo sarà possibile sono in minima parte. Altrimenti dovremmo mettere in questione ogni cosa, a partire dal linguaggio e dal calendario. Allora meglio avere la consapevolezza che si potranno ottenere solo piccole ma magari significanti vittorie e concentrarsi su cambiamenti lenti ma inesorabili. Perché “senza ordine non può esistere nulla, senza caos nulla può evolvere”…

Satira: una spada, uno scudo, una medicina

“Sono sicuro di offendere, ma non chiedo scusa. Un comico deve portare in posti sconosciuti, dove non andreste da soli. C’è tanta comicità blanda, senza rilevanza. Non ci sono argomenti tabù, dipende dalla battuta. Prendiamo l’humour nero, tutto sta nella consapevolezza che chi racconta e chi ascolta non siano così. Usiamo la comicità come una spada, uno scudo e una medicina”. (Ricky Gervais)

Santa MuerteSanta Muerte, un’icona travisata

Cappuccio e corona in testa, falce in una mano e globo nell’altra, con la variante della clessidra. Soprattutto un’infinita possibilità di tuniche, per forma e colore. La Santa Muerte, un po’ Madonna, un po’ Tristo Mietitore, un po’ pagana, è recentemente diventata un’icona famosa in tutto il mondo per l’erronea associazione al mondo della criminalità e del narcotraffico messicano…

Africa, magia e calcio: il fantasma di fumo

Perché la Costa d’Avorio non ha vinto per 23 anni la coppa d’Africa nonostante fosse la squadra più forte? E come ha fatto un portiere a sfidare l’intero regime dello Zaire per vincere la coppa campioni? In Africa occidentale calcio e magia si fondono in una serie di rituali che i colonizzatori chiamarono juju, fantasmi di fumo che per la loro concretezza diventano reali. Ma ci crediamo più evoluti quando abbiamo giocatori che pregano per battere il Crotone o l’Empoli o altri che scendono in campo con le stesse mutande, per scaramanzia?

Crimini d’odio, legiferare il fallimento (Hobbes aveva ragione)

Leggi che inaspriscano le pene per i crimini d’odio sono considerate avanzate. Ma cambiando prospettiva, una società che necessiti interventi normativi del genere dimostra tutta la sua debolezza. Se bisogna per forza specificare che la discriminazione etnica, di genere, preferenza sessuale e religiosa è da condannare, vuol dire che qualcosa non va. E per quanto il lavoro dei legislatori possa essere apprezzabile, è al tempo stesso sintomo del fallimento del senso di comunità…

scapegoatIl capro espiatorio

Da sempre a intere categorie etniche, sociali, politiche, religiose, di genere, come fossero catalizzatrici di tutti i mali del mondo, è stata affibbiata l’etichetta di capro espiatorio. Ultimamente tocca anche ad alimenti, sostanze, piante, che però di per sé sono neutrali, dipende dalle modalità di produzione. Così il glutine o l’olio di palma finiscono nella lista nera, ignorando la complessità dei problemi. Come sempre…

url-1La morte del dibattito

Mai avuto la sensazione che i dibattiti tv anziché approfondire rimangano sul superficiale, perché i relatori invitati spesso sono quantomeno inconsistenti? Così accade che Rosita Celentano rappresenti i vegani o che Bello Figo sia la voce di migranti e rifugiati. Un po’ per screditare le posizioni, un po’ per dividerci in squadre superficiali, che la “buttano in caciara” senza interesse per stimolare il confronto e la discussione, altrimenti potremmo imparare qualcosa…

human-freaks-bannerFreak Show

Dal (probabilmente) falso mito del monte Taigeto di Sparta agli atroci esperimenti nazisti, per i nati con deformità e malattie rare la vita nel corso dei secoli non è mai stata facile, oltre che per le condizioni di salute per il pregiudizio. Non a caso il nome “mostri” che gli veniva affibbiato, in latino voleva dire “presagio, segno divino”, una colpa da espiare insomma. Particolarmente famosi sono stati i Freak Show nei circhi inglesi e americani a cavallo fra 1800 e 1900. Ora i numerosi programmi tv che parlano di questi casi puntano più sull’aspetto scientifico e medico, ma l’impressione è che un minimo di spettacolarizzazione resti…

aeroporto-galeao10Airport ’17

Inserito tra i “non luoghi” da Augé, l’aeroporto sta cambiando la propria immagine con il passare degli anni e altri autori, come lo svizzero de Botton, lo considerano invece carico di umanità, sentimenti ed emozioni. Spesso asettico e standardizzato, l’aeroporto ha recentemente assunto anche una connotazione politica tra corridoi umanitari e manifestazioni contro le restrizioni di Trump. Insomma sempre più un luogo di vita vera oltre che di passaggio ad alta velocità…

clint-eastwood-cowboy-wallpaperLa sindrome del vaccaro

Dalla diffusione dei film western degli anni ’30 o di fumetti come Tex Willer, il termine cowboy è entrato nel linguaggio comune italiano. E non è stato tradotto, perché il cowboy viveva emozionanti avventure, uccideva qualche nativo di tanto in tanto – perché non gli bastava sottrargli la terra – ma di certo non si annoiava. Non come il vaccaro, che pure è la traduzione letterale, che conduce un’esistenza poco affascinante. Senza appeal, si potrebbe dire pensando di aggiungere qualcosa solo proferendo un termine in lingua straniera, rendendolo più interessante. La si potrebbe denominare sindrome da vaccaro…

che_guevara_simpsonChe Guevara. La sottile differenza tra mito e uomo

Oggi ricorre il 49^ anniversario della morte di Ernesto Guevara de la Serna, ribattezzato dai cubani “Che” per prendere in giro quel suo modo di parlare lo spagnolo tipico degli argentini. Il Che è un personaggio forte, pensatore e militante rivoluzionario, di un periodo storico segnato da moti di protesta popolare e di rivendicazione dei propri diritti…

la-mafia-e-i-suoi-stereotipi-televisiviLa mafia e i suoi stereotipi televisivi

Esistono oltre 130 film e serie tv sulla mafia, carichi di luoghi comuni ormai superati, come l’ignoranza, la chiusura mentale e locale nei paesini della Sicilia, la lotta allo Stato. Cirino Cristaldi, nel suo libro “La mafia e i suoi stereotipi televisivi”, mette ordine sulla questione…

sandro_botticelli_-_la_carte_de_lenferInferni personali

“Umana, sai come si patisce all’inferno? Credo proprio di no. Sai che una volta l’inferno non era altro che l’assenza di Dio? Se fossi stata in sua presenza sapresti che è una punizione tremenda. Ma poi arrivarono i tuoi simili e peggiorarono la situazione”…

tattoo_forever_largeUn tatuaggio è per sempre

Un po’ come la scrittura, i tatuaggi sono comparsi più o meno contemporaneamente in quasi tutte le aree del mondo. La simultaneità e l’ampia diffusione sono la prova che non ci sia stato un epicentro unico, ornarsi il corpo è stata dunque una sorta di esigenza espressiva istintuale, come le altre forme di arte e la comunicazione nel senso più ampio…

9a246831-6f2f-436a-a519-a658a0b91b56_largeI neologismi dei media

Il linguaggio è in costante evoluzione, parallelamente ai nuovi bisogni che le società sempre più complesse propongono. Anche la diffusione esponenziale e capillare dei media ha contribuito ad arricchire (più o meno) il linguaggio. L’Osservatorio neologico della lingua italiana ha pubblicato un volume secondo cui, a cavallo del nuovo millennio, i quotidiani nazionali avrebbero introdotto nel vocabolario corrente oltre cinquemila parole…

tifosiVerso Euro2016, la selezione degli stereotipi

Tutto pronto per l’inizio degli europei di calcio 2016,  le tifoserie da tutto il continente potranno felicemente (speriamo) unirsi e mescolare usi, costumi, fantasia nell’abbigliamento da stadio. E, ovviamente, stereotipi. Dopo il best 11 post mondiali brasiliani del 2014, stavolta anticipiamo la competizione con una selezione di giocatori che rappresentano o esulano completamente da certe tipologie associate alle rispettive nazionali di appartenenza…

potere-al-popoloIn nome del popolo sovrano…?

La classe politica “non viene giù dal cielo, né da un’altra dimensione. Viene dalle nostre stesse famiglie, città, scuole, chiese, università, luoghi di lavoro” e non ci piace ammetterlo, ma riflette l’elettorato. “Se hai cittadini ignoranti ed egoisti, avrai guide ignoranti ed egoiste. Forse non sono i politici a fare schifo, forse è qualcos’altro”…

politically-correctIl politicamente corretto e altri modi di mascherare la realtà

Le parole, in sé, sono neutrali e innocenti. È il contesto che le rende offensive. Ma certi meccanismi sociali hanno portato a credere che il linguaggio politicamente corretto, in qualche modo, cambi le condizioni. Più probabilmente è solo un modo di manipolare la realtà per nasconderla…

caricature-african-colonialismLa fine degli Stati nazionali

Il mondo, per quanto questo si professi globalizzato, ragiona ancora in termini eurocentrici di Stato-Nazione, sensati in determinate zone ed epoche, ma mai a livello universale. Africa e parte dell’Asia, prima del colonialismo, non si ponevano la questione di confini e istituzioni che controllassero un territorio…

pavone03Il Simbolismo del Pavone: vanità, superbia e non solo

Il pavone è tra i più grandi esemplari dell’ordine dei galliformi.  Importato dall’India venne apprezzato da Greci e Romani; oltre ad allevarlo lo mangiavano. La grande e colorata coda del maschio è stato oggetto di allegorie che hanno nel tempo e nello spazio caratteristiche ricorrenti…

pietra_di_pazienza_barbara-galloPietra di Pazienza, una storia afgana

Nella mitologia persiana syngué sabour, pietra di pazienza, è una pietra magica sulla quale ognuno può riversare il racconto delle proprie sofferenze e disgrazie. La pietra assorbe le confessioni finché un giorno esplode. Così, la mente di chi si è confessato si svuota e il cuore si libera…

Blood Ivory Elephant AK47 by Victor van GaasbeekSe non volete il terrorismo, pensate agli animali

Nel mondo ogni aspetto è connesso agli altri, e occuparsi di ambiente, per esempio, non è mai occuparsi di qualcosa di marginale, anzi. Il mondo è talmente coeso, che esiste una correlazione perfino tra gli animali in via d’estinzione e il terrorismo islamico…

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Il Simbolismo della Croce

La croce è un simbolo che, in forme diverse, si trova quasi ovunque, fin dalle epoche più remote: in Egitto, in Cina, a Cnosso, a Creta. Come il quadrato, la croce rappresenta la terra, di cui esprime però gli aspetti intermedi, dinamici e sottili. Non appartiene in maniera specifica ed esclusiva al Cristianesimo come molti potrebbero pensare…

Il numero 7, Allah nella simbologia dei five percenters

E Allah si fece uomo. Secondo la Nation of Gods and Earths

Per l’islam la rappresentazione della divinità è proibita, anche perché non è dato conoscerne l’aspetto. Quindi l’idolatria è il peccato più grande per un musulmano. Ma il movimento della Nation of Gods and Earths, di ispirazione islamica, credeva che Allah avesse la forma umana…

La nave Vlora sbarca a Bari

Breve guida agli stereotipi sui migranti

Oltre 5 milioni di migranti in Italia ma ancora in molti preferiscono basarsi sugli stereotipi anziché approfondire la conoscenza. E i media di volta in volta fanno allarmismo sui rapinatori dell’est, baby gang sudamericane, aspiranti terroristi islamici. Con l’evergreen dei Rom, jolly da giocare quando le acque sono troppo calme…

st1Keep calm and… il futuro non è ancora stato scritto

Se solo riuscissimo a guardare oltre questo quotidiano senso di panico indotto, secondo il giornalista e scrittore Steven Kotler, intravedremo quattro forze del cambiamento che oggi stanno “agendo insieme e che potranno rendere possibile ciò che prima era impensabile: l’Abbondanza per tutti…

Il cielo sta cadendo! - La paura nei media

Keep calm and… il presente non è poi così male

Talvolta non vi sembra di vivere in una realtà completamente diversa rispetto a quella che poi vedete accendendo la tv, navigando su internet, sfogliando i giornali…? È come se ci fosse, da una parte, il mondo descritto dai media, fatto di crisi, catastrofi e terrorismi, e dall’altra il proprio mondo, quello che sperimentiamo direttamente ogni giorno, fatto di persone quantomeno decenti. Nessun corrotto o immigrato violento all’orizzonte. Nessuno stupratore. Nessuna bomba. Ma allora qual è la realtà? “Molto meglio di quanto la maggior parte di noi non sospetti”…

Uruguay-Brasile 2-1, Ghiggia sigla la rete della vittoriaMaracanaço, il Brasile dalla polvere alla leggenda

Il clamoroso 2-1 subito dall’Uruguay nei Mondiali 1950 fece coniare ai brasiliani il termine maracanaço, la sconfitta contro ogni pronostico, venne anche cambiata la divisa ufficiale: quella bianca portava sfortuna, meglio riprendere i colori della bandiera. Da allora sarebbero stati i verdeoro, avrebbero vinto cinque Mondiali, più di ogni altra Nazionale. E oltre ai numeri sarebbero diventati sinonimo di qualità…

grinchCi vogliono rubare il Natale!

Sicuramente Marco Parma, preside dell’istituto Garofani di Rozzano, non immaginava che sarebbe salito alla ribalta delle cronache. Succede, quando si creano notizie ad arte, partendo da fatti che somigliano solo vagamente a quanto riportano alla fine i media. Che hanno dipinto Parma come il Grinch, pronto a rubare il Natale ai poveri bambini annullando il concerto e sbarazzandosi dei crocefissi, in nome del multiculturalismo…

Un adulto di coleottero Deuterocampta quadrijuga

Il punteruolo fritto, o dei “metodi di lotta” alle specie aliene

Lungo le vie ferroviarie, dalle cassette di banane e ortaggi cadono continuamente insetti esotici, piantine o semi tropicali, più raramente ragni, rettili e altri soggetti che costantemente entomologi, studiosi di botanica e qualche vota ornitologi continuano a descrivere. Non sempre si tratta di casi indolori…

Little Red Riding Hood by DiaOctopusLe favole non sono state scritte per i bambini

“Partiamo da qui: le favole sono state scritte per gli adulti, non per i bambini. Erano infatti storie molto crude, anche ironiche, ma soprattutto moralistiche, che adulti raccontavano ad altri adulti per ammonirli”…

Book by the sea di Ria Ghose

Il mare, la letteratura e internet

Bjorn Larsson, scrittore svedese, non si capacita. Perché qualsiasi giornalista, da quando pubblicò il suo primo romanzo La vera storia del pirata Long John Silver, gli fa sempre la stessa domanda: “come e in che misura il mare ha ispirato la sua scrittura?”

Un'immagine di Class Enemy

La scuola, ovvero la lotta di classe (non marxista)

La scuola è il primo gruppo sociale formato da “estranei”, nel senso di non consanguinei, con cui gli adulti in divenire si confrontano. Di film sulla scuola o in cui la scuola è ben più di un semplice sfondo ce ne sono tanti, ma quelli che veramente hanno lasciato il segno sono pochi…

hqdefaultSead, il rom che difende i diritti dei rodigini

“Ma tu non sei rom… vivi in una casa e hai un lavoro”. Frasi del genere Sead se le sente dire spesso, in parte anche per l’accento napoletano che lo fa risaltare nella sua nuova vita a Rovigo. Per farsi accettare Sead Dobreva, 32enne di Pristina, ha solo dovuto costruirsi una vita normale, anzi speciale nella sua normalità…

pope cibo

Cretesi ma non cretini

Ci sono due domande sulle mie radici che, per la loro reiterazione, ho odiato da sempre. Una è se fossi parente di qualche Santoro ben più famoso e ricco. L’altra, che per la sua infantilità fortunatamente ha caratterizzato solo le elementari, è se gli abitanti di Creta si chiamassero “cretini”…

big-bad-wolves-2-550x222Chi ha paura del lupo cattivo?

“Il miglior film del 2013”. Quentin Tarantino non usa mezze misure per commentare Big bad wolves, pellicola israeliana firmata Aharon Keshales e Navot Papushado dalle tinte horror/thriller…

italiano-che-si-lamentaLa lamentela, e già suona male

Se a un italiano viene bene una cosa è la lamentela. Lamentarsi per l’italiano è uno sfogo mono o dia-logico sull’insofferenza che nasce dal vedere che niente va come lo si immagina. Di solito si inizia dal mattino. Può essere un autobus che non arriva, e poi arriva strapieno che non riesci a entrare. Cose semplici. O più complesse. Come un annuncio per l’ennesimo, spudorato “lavoro gratuito”, il nuovo ossimoro del nuovo millennio…

Un'esecuzione del In ordine di sparizione – ovvero dimenticate Scarface

C’era una volta il gangster da film, il boss che incute timore al solo aspetto, da anziano come un Vito Corleone, figuriamoci da giovane come i PacineschiTony Montana/Scarface e Carlos Brigante. E c’erano una volta località “classiche”, ovvero gli Stati Uniti d’America. Si trattava sempre di migranti, ispanici e irlandesi quando non erano italiani – e poi ci si lamenta delle scarse esportazioni del made in Italy!  In ordine di sparizione, dark comedy di Hans Petter Moland con il “nostro” Bruno Ganz, ribalta molti cliché…

Neuer e Schweinsteiger imparano a ridereMondiali: il best 11 dello stereotipo

Nessuno ha prima d’ora tentato di abbozzare la nazionale dello stereotipo, con quei giocatori che meglio di altri incarnano il pregiudizio della Nazione che rappresentano – o che al contrario ne esulano totalmente…

Trap, giovani e società

La trap è salita all’attenzione dell’opinione pubblica dall’incidente della discoteca di Corinaldo, in provincia di Ancona, avvenuto durante un concerto di Sfera Ebbasta. Ciò che è socialmente interessante è il fatto che ci si sia magicamente accorti di chi è Sfera, di cosa canti, del messaggio che veicoli. E dare la colpa a lui o al genere musicale è un modo di deresponsabilizzarsi, di non capire che sono frutto dell’ambiente circostante, né più né meno. Non tentano di modificarlo in meglio, si adattano perfettamente ai valori più popolari, soldi, sesso e droga…

PerCorti di Vita a Torino

Al Maffei di Torino è andata in scena la IV edizione 2023 del Festival internazionale di cortometraggi PerCorti di Vita. Un formato facile da consumare, ma sempre difficile da realizzare. Come condensare in pochi minuti un lutto tremendo, una vendetta inaspettata e la quotidiana violenza sulle donne (senza andare incontro ai soliti stereotipi) ?

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