Sebbene le prime idee di sostenibilità siano già iniziate a circolare nel XIX secolo, contestualmente alla Rivoluzione Industriale, il moderno ambientalismo, diffuso nella cultura di massa, ha 60 anni. Era il settembre 1962 quando la biologa e zoologa Rachel Carson pubblicò Silent Spring, Primavera Silenziosa, libro di denuncia contro l’uso di pesticidi e biocidi tossici nell’agricoltura.
Il libro viene a ragione considerato un riferimento per l’ecologia. Un po’ perché smuove per la prima volta la collettività in questa direzione. Inoltre, perché consolida il concetto di ambiente sano non solo in funzione di salvaguardia della salute umana.
Propensione alla scrittura
Nata nel 1907 in Pennsylvania, Rachel Carson ha dimostrato già dai tempi scolastici grandi capacità di scrittura. Pubblicava regolarmente, nel giornalino dell’istituto, novelle con la campagna – dove era cresciuta – come protagonista.
In seguito abbandonerà la scrittura puramente creativa, ma questa propensione contribuirà al suo successo editoriale oltre che accademico.
La Primavera Silenziosa
L’opera per cui la Carson viene principalmente ricordata è appunto Primavera Silenziosa, frutto di anni di studio sulle tecniche di coltivazione e soprattutto di difesa delle piante da insetti e parassiti.
L’idea viene inizialmente dalla lettera ricevuta da una sua amica, che le segnalava una strana sequenza di eventi. Dal suo santuario per uccelli, irrorato dal governo con il ddt (dicloro-difenil-tricloroetano), erano spariti gli uccelli. Da qui anche il titolo del volume, che allude al silenzio lasciato dai pennuti.
Catena alimentare
La correlazione, adesso lo sappiamo, c’era eccome. Ciò che veniva tralasciato, ancora fino agli anni Sessanta, erano sia l’effetto del contatto con il ddt che il suo ruolo nella catena alimentare. Oltre a uccidere gli insetti e salvare il raccolto, essendo molto resistente, rimaneva sulle piante e gli ortaggi di cui ci si nutriva direttamente. Ma non solo, anche chi si nutriva di insetti (come appunto gli uccelli) e di lì a seguire, finiva contaminato.
Insomma, un disastro da cui non si salvava nessuno. Insetti, uccelli, piante, umani, ma anche le acque e i suoi abitanti, visto che veniva sparso da aeroplani che non badavano troppo a dove si depositasse. Ancora ad anni dalla sua proibizione, in molti pazienti statunitensi venivano riscontrate tracce di ddt.
Campagna per screditare la Carson
Primavera Silenziosa causò un terremoto. La sua grande diffusione minò molte certezze dell’opinione pubblica oltre che del mondo scientifico. Non a caso, la Monsanto, multinazionale di biotecnologie, e le altre aziende di settore, passarono al contrattacco anche in maniera scorretta.
Più che dimostrare la bontà del ddt e degli altri prodotti, iniziarono una feroce campagna per screditare personalmente Rachel Carson. Fu definita “zitella” e “comunista”, “birdwatcher”, come se fosse semplicemente un’appassionata osservatrice di uccelli e non una professionista.
Insomma, tutto il campionario di stereotipi che si poteva usare contro un’avversaria, a maggior ragione se donna di scienza. In una vignetta, si vedono i rappresentanti delle industrie chimiche davanti al Congresso – incarnato da zio Sam – mentre alle loro spalle la sagoma di una strega a cavallo della sua scopa vola via.
Anno desolato
Il Monsanto Magazine ha anche pubblicato una parodia di Primavera Silenziosa, chiamata Anno desolato (The Desolate Year). La desolazione sarebbe derivata dall’assenza di pesticidi, che avrebbe permesso agli insetti di razziare i raccolti, provocando carestie.
Ma con scarsi risultati, visto che l’allora presidente John Fitzgerald Kennedy decise di istituire una Commissione per investigare sugli effetti del ddt e degli altri pesticidi.
Carson non vivrà la vittoria
Il ddt sarà vietato per legge nel 1972, sotto la presidenza di Richard Nixon, mentre in Italia lo sarà nel 1978. Non è così in tutto il mondo, è tuttora usato in molti Paesi, anche se con limitazioni rispetto al passato, dove le zanzare continuano a costituire un grave problema sanitario. Il ddt era infatti nato alla fine dell’Ottocento come farmaco contro la malaria.
La Carson però non vivrà questa vittoria. Già durante la scrittura del libro, si era ammalata di cancro. Morirà nel 1964, circa un anno dopo Kennedy, lasciando comunque un’eredità rilevante per l’ambientalismo. Nel 1980 sarà anche insignita da Jimmy Carter della Presidential Medal of Freedom, massima decorazione civile negli Stati Uniti.