Fino al 12 dicembre 2017 aspiranti artisti potranno candidarsi per partecipare ad Artrooms Roma, la possibilità di esporre gratuitamente… in un hotel a 4 stelle dentro villa Carpegna. L’idea che arriva da Londra dà vita a mostre estemporanee della durata di un weekend, dal 2 al 4 marzo 2018…
È in arrivo in Italia un “nuovo mecenatismo” importato direttamente dal Regno Unito. Si tratta di Artrooms, la prima fiera d’arte contemporanea che offre ad artisti indipendenti spazi espositivi gratuiti, sfruttando le particolari e sontuose location di hotel a 4 stelle, in un “reciproco scambio di supporto e visibilità”.
Nata e cresciuta a Londra dal 2015 al Melià white house, hotel e resort nel cuore del Regent’s park, alla sua quarta edizione Artrooms si definisce come una “vetrina interattiva” dedicata agli “artisti più stimolanti di oggi”, accuratamente “selezionati, in tutto il mondo, da una giuria composta da esperti del settore e critici d’arte, collezionisti e acquirenti, curatori e galleristi. Un’occasione unica per scoprire le nuove tendenze artistiche internazionali”.
Artrooms Roma è quindi “il primo lancio mondiale” della fiera inglese. La “call for artists” chiuderà fra poco meno di due settimane, mentre l’esposizione inaugurerà venerdì 2 marzo 2018 presso il The Church Palace hotel, anch’esso immerso nel verde dell’antica villa Carpegna, dove “ogni dettaglio” sembra essere già “un pezzo d’arte”. “L’edificio storico di ispirazione rinascimentale”, situato sull’Aurelia, in zona Vaticano, risale almeno al 1948 quando era la Casa per ferie della Gioventù femminile dell’Azione Cattolica. Dal 1955 diventa una casa per pellegrini, già di un certo livello, ospitando vescovi e conferenze episcopali, e lo stesso cardinale Angelo Roncalli poco prima di diventare il buon Papa Giovanni XXIII. Lo storico monastero con il chiostro, la grande chiesa di marmo verde e gli appartamenti, saranno dunque trasformati per l’occasione, dagli artisti stessi, in atelier estemporanei della durata di un weekend, fino a domenica 4 marzo.
Cinquanta camere (su duecento) per cinquanta artisti partecipanti, scelti attraverso un processo di selezione online, da una giuria molto italiana, della quale faranno parte Christian Fannenboeck Campini, direttore della Ransom art gallery di Londra, che custodisce una collezione che va da Francis Bacon a Marco Grassi; Alastair Smart, associate editor di Christie’s, la più grande casa d’asta al mondo, fondata a Londra nel 1766; il critico d’arte e curatore Gianluca Marziani, direttore artistico del Museo delle arti visive di Spoleto; Antonio Valentino, presidente dell’associazione Giovani Collezionisti che sul tema del collezionismo organizza visite guidate, incontri informativi, corsi di formazione e viaggi organizzati; il pittore toscano Massimo Giannoni, da qualcuno definito “il Degas delle biblioteche”; l’architetto e collezionista, nonché direttore del Church Palace, Pietro di Pierri; infine la broker manager della Coldwell Banker, Tiziana Kaseff Grilli visto che la storica agenzia immobiliare, fondata a San Francisco nel 1906, è lo sponsor.
La “call” di Artrooms Roma riguarda tre sezioni: Visual art, l’esposizione centrale che sarà dislocata nelle camere, Video art, diffusa nel resto della struttura; e infine Sculpture park, sfruttando gli spazi della villa. Gli artisti interessati dovranno presentare biografia, curriculum, immagini delle opere e descrizione del progetto espositivo entro il 12 dicembre 2017.
https://roma.artroomsfairs.com