Prima di mettermi a scrivere ho cercato ‘racconti barista’ in google, sperando in qualche blog di banconisti di wine bar dove emergessero gli stereotipi espressi: tipologie di clienti legati a tipologie di caffè …. Bèh, le prime tre pagine erano elenco di roba porno. Dopo le tre pagine, mi sono arresa e ho cambiato parole chiave.
Il bar è come un quotidiano locale, storie e personaggi si incrociano e annodano inconsapevolmente. Qui, si manifesta leggero e incisivo lo spirito collettivo del luogo nonché la varietà di clienti in relazione alle diverse bibite, alcoliche e non.
Il caffè rimane sovrano in ogni bar e può essere un espresso classico, stretto, lungo oppure doppio. Unito al latte diventa macchiato per paciosi buongustai; schiumato per chi desidera “una vita frizzante ma non mi piacciono le forti emozioni”; il cappuccino è un momento tonico e rilassante; il latte macchiato invece è per chi del caffè ne vuol sentire appena un accenno. I più sfiziosi chiedono il marocchino, variante assai apprezzata è la cannella al posto del cacao. L’americano è un’opera di mediazione culturale che il sud Italia accetta per spirito di ospitalità.
La maggior parte dei clienti del bar diventano riconoscibili, ottimo vantaggio per un bravo barman. Il bancone è come un ramo d’albero, una vasta fauna ci si appoggia. Gli occasionali e i clienti fissi. I clienti occasionali a loro volta sono differenziati in: le Meteore, una volta e mai più; i Maries Poppins diventano assidui per un periodo, poi, spariscono, e se tornano periodicamente diventano Orbitanti.
I clienti fissi si suddividono in Satellite, presente in media a settimana 5 giorni su 7; Satellite A Fasi Alterne, simili ai satelliti se non fosse che partono e gli Abituali, loro, almeno una volta a settimana il caffè lo prendono in quel bar. Infine, naturalmente, gli Incasinati.
In ognuno di essi può incarnarsi uno stereotipo espresso. Abbiamo quello del logorroico, dello schizzato, del folle e del buongustaio. E ancora, l’esigente, lo splendido, gli innamorati, l’elegante, quello che non c’ha nulla da fare e il bevitore del caffè lungo macchiato freddo.
Per esigenze spazio-temporali qui di seguito potrò descrivervi solo alcuni tipi di stereotipi: il logorroico, lo schizzato, il buongustaio.
La/il logorroica/o Lo stereotipo del logorroico è il più temuto, in quanto il più difficile da gestire. Sia esso uomo o donna tendenzialmente è dai modi distinti e di costituzione robusta. Beve un caffè espresso normale o macchiato accompagnato da acqua naturale. Sarebbe anche piacevole ascoltarlo; se non fosse privo di economicità nell’uso di parole. Il cliente logorroico si rivela nella sua potenza quando diventa cliente fisso; quando ha preso confidenza. Piccola cortesia di verità, perché un logorroico sa di esserlo. Bastano pochi caffè e la confidenza è consolidata. Momento cardine per il pusher di caffelatte e alchimista di sieri etilici; imparerà tante cose. Una di queste: relazionarsi con una persona che usa almeno una trentina di frasi superflue per esprimere un concetto. “Racconta” con ritmo rilassato mentre tu devi assettare il banco per la nuova giornata lavorativa.
La/lo Schizzata/o Interrompere qualcuno che parla lentamente è più difficile che interrompere una persona che quando parla non sputa” (come si dice dalle parti di una mia amica universitaria. … non chiedetemi dove). Lo stereotipo dello schizzato è uno di questi, s’impara presto a gestirlo. Sia uomo, sia donna, è tendenzialmente molto magro ma ci sono casi di ‘appanzati’, spesso non molto alto e scostante nelle visite. Sempre ironico, e se donna davvero bizzarra, al confine con speciale. Va al bar non solo per il caffè, apprezza infatti il buon vino e non disdegna gli aperitivi.
La/il Buongustaia/o C’è poi il buongustaio, si trova in bar dove il caffè è più che buono, prende un ristretto non parla molto e durante il giorno passa più volte. Osserva molto, più di quanto sembra. Ogni buongustaio è diverso dall’altro. Se uomo è probabile che passerà con la moglie interrompendo shopping e commissioni. Se hanno fatto spese, lei prenderà un caffè macchiato che berrà freddo dopo aver lasciato buste e giacca al marito ed essere andata al bagno.
E tu? Che cliente espresso sei?
Canzone Consigliata: Il Riccardo di Giorgio Gaber
http://www.youtube.com/watch?v=YqVR_uaCQ0k
Passo e chiudo.
(26 Marzo 2015)